"Il ragazzo inarcò un sopracciglio per la sorpresa e stette in silenzio per un attimo. Si levò la sigaretta dalle labbra, rilasciò una boccata di fumo e si appoggiò coi gomiti sul parapetto del suo terrazzo : "Su una cosa sono d'accordo : questo si...
Sapeva di aver sbagliato. Sapeva di aver messo a rischio tutto.
I suoi pensieri scorrevano liberi come le gocce d'acqua sulla sua pelle. Daylin gettò la testa all'indietro per lasciarsi investire in pieno viso dal getto caldo della doccia.
Gli aveva rivelato il suo nome. Dopo tutti quegli anni di allenamento : le botte... Le punizioni... Il dolore... La solitudine... L'abbandono...
Quel ragazzo... Jungkook... L'aveva fatta tentennare.
Daylin chiuse gli occhi e si accarezzò lentamente le braccia. Eppure quel suo tocco, le sue mani sulla sua pelle, le sue carezze bramose, la sua voce... L'avevano risvegliata... Avevano fatto rinascere quella parte di sé che pensava fosse morta da tempo, l'avevano fatta sentire viva, vera...
Quel mattino quando si era destata fra le sue braccia ed era riuscita con facilità ad uscire dalle coperte e rivestirsi senza svegliarlo, aveva commesso un errore peggiore...
Perché lui nel sonno l'aveva chiamata, per nome, con la sua voce roca, con quel tono dolce e gentile con il quale mai nessuno si era appellato a lei prima d'allora...
"Daylin"
E lei aveva esitato. Era rimasta pietrificata davanti alla porta, rischiando quasi di essere vista in volto dal suo amico che era apparso improvvisamente all'ingresso...
Ma mentre si dileguava fuori dall'edificio la ragazza sapeva di aver già preso la sua scelta.
Un sorriso pericoloso increspò le labbra carnose di Daylin.
Da quel momento in poi avrebbe seguito un piano diverso. Non quello desiderato da Aracnis, non quello designato per lei fin dalla sua infanzia : il suo.
Per la prima volta la ragazza aveva trovato qualcosa per cui lottare e, nonostante non se fosse ancora resa conto del tutto, iniziava a percepire gli effetti sul proprio corpo ed uno strano battito accelerato al cuore che la faceva sentire su di giri, eccitata, ribelle e coraggiosa come non mai.
Uscì con cautela dalla doccia e si avvolse nel suo morbido asciugamano. Poi a piedi nudi, si spostò sulle punte verso il lavandino cercando di non bagnare il pavimento. Sul mobile giaceva il biglietto che le era stato consegnato quel mattino da un emissario di Aracnis.
"Domani notte al casinò di Mr. Bang"
Quello era il luogo in cui Jungkook, ovvero il suo bersaglio, sarebbe nuovamente uscito allo scoperto secondo le ricerche dell'anziana, visto che da quel mattino sembrava essere scomparso dalla città ed era risultato introvabile ed irraggiungibile.
Daylin pulì un poco lo specchio dal vapore opaco che il suo bagno aveva rilasciato per la stanza e fissò il suo riflesso con uno sguardo freddo e determinato : "Vedremo chi riderà per ultimo Madre".
~•~
*** Nota dell'autrice ***
So che potrebbe sembrare un misero traguardo, però io sono felicissima e ho deciso di condividere lo stesso la notizia. Per la prima volta questa fanfiction si è posizionata all'interno di alcune classifiche e la cosa mi ha riempito di gioia😭❤️
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