"Il desiderio non era passato.
Comporre corpi e vestirsi di protesi.
Sentirsi diverso, rinato.
E il potere che aveva sui bambini che si fidavano di lui e lo facevano sentire un Dio..."
Un Dio...Sottopelle finisce tra le mie mani grazie a un Giveway su Instagram, il primo e unico a cui abbia mai partecipato. La fortuna del principiante e di chi, come nel mio caso, decide di fare un salto nel vuoto, senza avere la più pallida idea di dove e come si schianterà, mi ha aiutata e così, incredibilmente, ho vinto.
Con tutta probabilità il corriere non aveva ancora inserito le chiavi nel cruscotto, quando ho iniziato la lettura.
La copertina, semplice e bellissima, dai toni tenui, impalpabili, quasi inesistenti, era come il richiamo di una sirena. Avevo desiderato quel libro fin dal primo istante in cui i miei occhi lo avevano scoperto in un'istantanea sul profilo del suo autore.
E finalmente era mio.
Scritto da Matthias Graziani, giornalista e scrittore a tempo pieno, Sottopelle è un thriller sconvolgente e brutalmente trascinante.
288 pagine di pura, inquietante adrenalina.
Miami 1995.
New York 2006.
Il tenente Roy Akerman. Anima oscura e tormentata che ha rievocato in me il ricordo del giovane poliziotto David Mills di Seven e il vizioso, fino ai limiti del paradosso, detective Adam Stradberg.
Le loro vite si intrecceranno, in un susseguirsi di eventi e flashback, come una macabra danza mortale, scivolando tra le pieghe insanguinate di una serie di omicidi raccapriccianti, quanto spaventosi, che li porterà sulle tracce di un sadico omicida, dal passato turbolento, sofferto ed estremamente disturbato.
Il Killer delle Marionette si diverte a sezionare e straziare i corpi di piccole creature di otto anni e comporre le sue atroci bambole, appese ai fili della pazzia che lo avvelena.
Le marionette. Dai tratti realistici ma totalmente prive di emozioni, come gusci vuoti, cavi, che necessitano di essere riempiti.
In questo caso di pura malvagità.
Gli occhi aperti e fissi con lo sguardo perso nel vuoto, pietrificati da ricordi dolorosi che nessuno dovrebbe vivere e che non potranno mai confidare ad anima viva, le gote prive di rossore e un sorriso fintamente rassicurante.
Ma per chi?
Immaginate di trovarvi a combattere contro qualcosa di terrificante.
E no, non mi riferisco alla marionetta, ma al buio profondo che si nasconde nell'animo di certe persone.
Diverse persone.
Troppe persone.
Che nascono cattive. Non lo diventano. Lo sono.
La marionetta è solo un mezzo. Un modo per nascondere il vero io. Quello trascurato e brutalizzato.
La personalità di questo serial killer è complessa, contorta. A volte è un'impresa stare dietro a tutti i suoi pensieri.
La rabbia mi ha assalita in diverse occasioni e subito dopo la sensazione di voler capire, scavare nel profondo di quell'anima malata, mi travolgeva violentemente, peggio di uno tsunami.
Perché la verità è che lo si vorrebbe perdonare.
E poi subito dopo, odiare.
Fermare.
E di nuovo lasciarlo libero di trovare un posto, dove trovare pace.
Oppure rinchiuderlo, buttando via per sempre la chiave.
O ucciderlo, con le proprie mani.
E poi ti fermi e ti rendi conto che ci sono sempre quelle stramaledette marionette sullo sfondo, che sembrano guardarti e sorridere malefiche come il loro burattinaio..
Non parlano.
Non fiatano.
Ma ti osservano.
E urlano vendetta.
Quasi pronte a saltarti addosso al primo passo falso.
Insomma questo racconto non mi ha fatto abbassare la guardia, neppure per un istante, mi ha trascinata fino in fondo. Senza via di scampo.
Lo stile deciso, diretto e a tratti brutalmente crudo mi ha stordita parola dopo parola. Le descrizioni sono accurate fin nei più piccoli dettagli e inesorabilmente si viene catapultati al centro di queste due città come se le vivessimo di persona, impugnando la Beretta M9, imprecando contro i portoricani.
Incredibile come tutto questo possa emergere in meno di 300 pagine.
Emozionanti, forti e cariche di passione.
Poche parole, infiniti significati.
È proprio il caso di dire che la scrittura di Matthias Graziani ti entra dentro.
Sottopelle.Non posso che consigliarvi questa lettura.
Un abbraccio.^^
Kate.
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Talking About - Beyond Words -
PoetryLe parole mi arrivano dritte dalla pancia passando attraverso il cuore e oltrepassando l'anima. Vengono fuori da sole, come un fiume in piena e per me è praticamente impossibile domarle.