Atti Osceni in luogo privato

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“Osceno è il tumulto privato che ognuno ha e che i liberi vivono. Si chiama esistere, e a volte diventa sentimento.”



“Oscèno: che offende gravemente il senso del pudore, soprattutto per quanto si riferisce all’ambito della sessualità. Atti osceni punibili dalla legge se commessi in luogo pubblico o esposti al pubblico.”
Ma se l’oscenità viene esternata solo nel privato della propria coscienza, allora di che cosa parliamo veramente? Il significato è lo stesso o qualcosa cambia impercettibilmente?
Propendo per la seconda ipotesi e il risultato si manifesta in un libro come questo.
Dalla copertina irriverente, quasi ammiccante, che lascia intendere cose che andrebbero sussurrate solo a se stessi e mai agli altri, a un linguaggio che parla e arriva dritto al centro della carne, senza mai insudiciarla o ferirla, semplicemente scoperchiandola, mettendo a nudo il lato oscuro che fa parte della nostra vera natura in modo profondo, intenso, per certi versi, animalesco.
Le fasi della crescita morale e fisica di Libero Marsell sono lì, partendo dai suoi dodici anni.
Aspettano di essere sfogliate, lette e capite.
La trasformazione di come un bambino, afferri la vita e tutto ciò che essa rappresenti passando attraverso gioie e dolori incolmabili, diventando poi un uomo, che quasi mai fino alla fine, ha piena coscienza di sé e della propria fisicità.
L’uomo, in quanto maschio, al cui centro vede la propria virilità e il riflesso di essa, in tutto ciò che lo circonda. Il modo di approcciarsi a quell’universo parallelo, che gli scorre sempre accanto senza riuscire a sfiorarlo o incontrarlo mai del tutto come lui desidera. Quel mondo, sì, che sono le donne, che ama o che odia, che usa o che semplicemente lo affascinano come sirene in mezzo all’oceano delle incomprensioni e delle cose non dette.
Donne, che insegue e desidera, per cercare di possederle non solo con la carne ma soprattutto con la testa, al fine di riuscire a trovare una risposta su chi lui sia davvero.
Marco Massiroli è bravo nel suo intento. Fa in modo che il lettore si ritrovi al centro di un corridoio con tante porte socchiuse, dove non è necessario inchinarsi per spiare dal buco della serratura e dare forma all’immaginazione, no, semplicemente le lascia così, con quello spiraglio di chiaroscuri spettacolari, a intravedere le oscenità che scuotono l’animo di Libero Marsell. I suoi primi turbamenti sessuali, la separazione dei genitori, il lutto di una grave perdita mai del tutto superata, gli amori non corrisposti e l’inevitabile modo con cui li sfoga sulla carne.
A dare sfondo alle sue vicissitudini, due città stupende e bellissime, Parigi e Milano, che emergono da queste pagine con una forza d’impatto incredibile. Le vediamo non imbruttite dagli eventi attuali che le circondano, ma sotto una luce di raffinatezza e sensualità al pari di un corpo nudo femminile.
Eclettiche, strutturalmente complesse, immerse in un marasma di cultura e politica, nel senso più vivo e completo del termine. Una Milano che io conosco molto bene, ma che descritta così intensamente, in pochi erano riusciti a farmi amare ancora di più.
E poi le donne, quel via vai silenzioso che per anni vediamo in un crocevia di sospiri e sguardi, intorno a Libero. Donne davvero indimenticabili e struggenti, piene di difetti e mille sfaccettature che impariamo ad amare attraverso gli occhi di quel bambino, ragazzo, uomo.
Più di tutto mi ha colpito un passo, breve, quasi appena accennato, ma di una intensità, ai miei occhi devastante,  che per la prima volta mi ha fatto pensare a come in effetti, pur nelle nostre diversità, uomini e donne, affrontano certe situazioni nel medesimo stato emotivo. Senza nessun filtro o differenza.
Solo cuore, carne, anima. Niente di più.
Il rendersi conto, quasi all’improvviso,  che una persona non c’è più e che non ci sarà più e venire messi davanti a una verità così grande, con un semplice pasto preparato e ritrovato per caso nel congelatore, capire in quell’istante che una volta finito, non riassaggeremo mai, quel sapore così familiare, così nostro, così confidenziale e che lo perderemo per sempre nelle pieghe dei ricordi è stato il fulcro di tutto, l’apoteosi di questo libro osceno, che mi porterò dentro per tantissimo tempo.

Assolutamente da leggere.

Un abbraccio❤

Kate
^^

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 04, 2018 ⏰

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