Capitolo XVII - Problemi in Paradiso
Imparerai a tue spese che lungo il tuo cammino incontrerai
ogni giorno milioni di maschere e pochissimi volti.
[Luigi Pirandello]
POV JOCELYN
— Jocelyn, qui! — Mi voltai di scatto verso Maryse, accerchiata da quattro demoni Raum.
— Sithael! — Esclamai, correndo verso di lei. Infilzai diritto nel cuore il primo demone e il secondo si voltò verso di me, facendo allungare innaturalmente gli artigli nerastri che aveva al posto delle unghie.
Mi abbassai proprio mentre sferrava un colpo che avrebbe potuto tranciarmi la testa e mirai alle sue gambe con una stoccata, ma il Rahum saltò e schivò il colpo.
Spiccò un balzo, cercando di atterrarmi dall'alto, e mi gettai a terra, rotolando di lato. Cercai d'infilzarlo e quello si spostò di scatto, pensando di afferrarmi per le spalle.
Ringhiai, frustrata, facendo roteare la spada sottile nella mano grazie all'impugnatura, e tranciai di netto la testa mostruosa del demone.
Un Vermithrall spuntò alle mie spalle e mi abbassai sulle ginocchia appena in tempo, evitando per un pelo la sua viscida morsa. Gli piantai una seconda spada angelica nel petto ma il demone continuò ad avanzare fino a quando non gli piantai la spada nel petto, all'altezza del cuore. Il Vermithrall crollò a terra, dividendosi in tanti piccoli vermi. Estrassi un accendino dalla tasca e lo gettai in terra, vicino a dell'erba secca e… et voilà, un bel falò di Vermithrall è servito!
Due ibridi si posizionarono davanti e dietro di me. Il primo era un incrocio lupo mannaro-fata, la seconda una fata-strega o qualcosa di simile.
Dove cazzo era Luke quando serviva?
Scossi la testa, gettandomi dietro un masso per ripararmi da un fascio di scintille verdognole che partivano dalle dita dell'ibrida femmina.
— Jocelyn, alle tue spalle! E dopo voglio ben capire a cosa serve esattamente quel tuo lupo mannaro da compagnia, oppure è solo un orpello? — Mi voltai di scatto, ritrovandomi un demone Drevak davanti a me. Gli tranciai la testa di netto e vidi Valentine correre verso di me, con in mano due katane con i marchi incisi ai lati delle lame.
Non avevo mai sentito un tono più sarcastico di quello.
Scossi la testa. Concentrati Jocelyn, concentrati, mi ripetei.
Srotolai la frusta dalla vita e colpii un demone non bene identificato, aveva quasi fattezze umane, ma non era davvero umano. La pelle era rossa e bitorzoluta, quasi gelatinosa, e pelosa, molto, e il volto di lupo con smisurati canini.
— Stanno incrociando i Nascosti con i demoni! — Urlai, gettandomi a terra per evitare dell'icore di demone che era spruzzato nell'aria.
Un altro incrocio di demone si fece avanti, questo però sembrava più umano, e tra le mani artigliate stringeva una spada priva di rune. E cazzo, se era abile!
Menò un fendente e mi gettai ancora in terra, sbucciandomi le ginocchia.
— Jael! — Urlai, evocando l'ennesima spada angelica. Cercai di colpirlo al fianco deforme, ma schivò abilmente il colpo e anche quello successivo schizzando in aria. Atterrò carponi e cercai di oltrepassare la sua guardia, ma impugnò la spada a due mani e sferrò un colpo talmente potente che avrebbe potuto tagliarmi in due dal capo al ventre, se solo fossi rimasta in quella posizione per un secondo in più. Mi spostai, schivando il colpo per un pelo, e mi accucciai dietro un gradone che era saltato dalla scalinata dell'Istituto nella foga del combattimento.
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Shadowhunters - City of Marble
FanfictionLa vera difficoltà non sta nel cambiare se stessi, ma nel riconoscere ciò che si è realmente e, soprattutto, nell'accettarlo. IN REVISIONE - CAPITOLI RISCRITTI 4/X (DA DEFINIRE), ATTENZIONE: molti di questi capitoli sono stati scritti davvero tanto...