Capitolo 6: Give me three words
"Razza di cretina..." richiamo Valerie mentre la vedo entrare nella vasca. "Avresti potuto dirmi che il deficiente fosse il capo del tuo capo!" La guardo in cagnesco, aspettando una replica da parte sua.
"Scusa, che ne sapevo io che stessi parlando di lui?" Mi risponde.
"Tu non mi hai fatto alcun nome, mi hai dato una descrizione minima, non ero di certo in grado di identificarlo." Afferma con ovvietà.
Pensandoci ora, non posso darle torto.
"Oh, però non sai ancora cos'è successo al carinissimo capo." Ridacchio maleficamente, dopodiché comincio a raccontarle l'accaduto."No, non puoi averlo fatto davvero." Mi comunica la mia amica, iniziando a ridere come una foca in calore, mentre io la guardo come se le stesse spuntando un terzo occhio sulla fronte.
"Ovvio che l'ho fatto davvero. Credi che scherzi?" Alza le mani in segno di resa e poi mi guarda col suo solito sguardo indagatore.
"Ma dimmi un pò.." continua a guardarmi in quel modo, ma cosa vuole?
"Se dovessi descriverlo, servendoti di tre parole?" Mi dice appoggiando il braccio al bordo. La guardo male poiché sta facendo gocciolare per terra l'acqua e lei sembra accorgersene, infatti ritira il braccio.
"Mh, fammi pensare..." le rispondo passandomi il pollice e l'indice sotto il mento, mentre muovo i piedi nella schiuma.
"Arrogante, spocchioso e.." sto per dare l'ultimo aggettivo che può descrivere quell'Harry, quando la mia amica mi precede.
"Sexy?" Mi dice arricciando le labbra, guardandomi.
Scuoto la testa anche se so che Valerie infondo ha pienamente ragione. Harry è così.. affascinante, ecco.
Mi ha dato un'impressione strana e basandomi sui comportamenti che ha avuto, posso supporre che sia una persona dalle tante sfumature, mettiamola così. Però nonostante questo non posso negare l'evidenza, soprattutto non alla mia amica e non a me stessa. Domani però voglio comunque avere un confronto con Zayn su quello che è successo e voglio di certo saperne di più sul suo amico.Mentre firmo un permesso d'uscita anticipata a Tyler siccome non sta tanto bene, bussano alla porta del mio ufficio.
"Prego, entrate!" Esordisco rimettendo al suo posto la penna e stendendo la schiena sulla sedia.
Entra Zayn con fare trionfante che quasi saltella e lancia le carte che ha in mano per aria.
"Che cos'hai, Zayn?"Rido a vederlo così.
"Credo che tu possa aiutarmi a scoprire il nome della mia prossima donzella." Si siede davanti a me e mi guarda con sguardo sognante.
"Vediamo, chi è la sfortunata?" Dico aprendo il registro che mostra tutti i dati delle modelle che oggi sono arrivate qui in azienda, avendo già capito le sue intenzioni.
"Cazzo, Aud. È bellissima." Esclama con troppa enfasi nel tono di voce.
"Sisi, ok ma continua." Dico alzando gli occhi al cielo, divertita.
"I suoi occhi sono chiari ed azzurri, ha le labbra..."
Lo stoppo appena un'idea geniale mi balza in mente, dopodiché richiudo il grande registro.
"Io ti aiuterò, solo se..." lo guardo, esitando.
"Solo se?" Mi incita a continuare, alzando un sopracciglio.
"Solo se mi darai delle informazioni su quell"Harry Styles." Gli dico, attendendo poi per una sua possibile reazione esilarante. Come infatti quest'ultima non tarda ad arrivare, Zayn mi guarda, spalanca gli occhi e scoppia a ridere. Me l'aspettavo pienamente, infatti non replico e aspetto che la sua risata smetta di risuonare nella stanza, facendo ticchettare le unghie sul bracciolo della sedia.
"Sei seria?" Finalmente mi rivolge la parola, guardandomi accigliato.
"Sì, Zayn. Sono seria, voglio saperne di più." Gli dico ancor più convinta di prima, aspettando che il fotografo mi dia delle informazioni su Harry.
"Che tipo di informazioni vuoi che ti dia? Del tipo quanti anni ha, cosa fa nella vita e cose del genere?" Mi risponde, divertito.
"Sì, Zayn. Qualsiasi cosa va bene." Annuncio con non chalance, facendo un gesto con le mani verso di lui, con lo scopo di stimolarlo a parlare.
"Non ti chiederò il motivo per il quale vuoi saperne di più perché so con certezza che non me lo dirai, quindi..." rotea gli occhi e si sistema meglio sulla sedia, prima di cominciare a parlare.
"Harry è mio amico da molto tempo, ci siamo conosciuti quando avevo diciotto anni e quando non ancora avevo preso seriamente il mio lavoro." Si gratta leggermente la fronte, pensando a come poter continuare, suppongo.
"Beh, cosa dire.. ha ventotto anni, ha una sorella maggiore che si chiama Gemma ed è direttore di Vogue, siccome suo padre gli ha lasciato il posto quando è morto." Prende una piccola pausa e successivamente continua. "È complicato, lo conosco da anni ormai e non riesco ancora a capire come prenderlo. A volte è carismatico, altre volte somiglia a Crudelia Demon." Ride leggermente, passandosi le dita tra i capelli. Lo accompagno ridendo di buon gusto del ridicolo paragone che ha appena fatto e sono sempre più certa che se le sogna la notte certe cose.
"Però è professionale, dai."Alza le spalle continuando a ridere in modo buffo.
"È un Don Giovanni, non è così?" Gli dico, ovviamente riferendomi agli eventi accaduti precedentemente.
"A dirla tutta gli stanno dietro un bel pò di donne, per questo motivo mi ha divertito la situazione che si è creata tra di voi dall'inizio." Esordisce sicuro di quello che dice.
"Non credo si aspettasse una reazione del genere da parte tua, ecco."
"Ovviamente, non sapeva che fossi la figlia del capo." Gli rispondo, aprendo il primo cassetto ed estraendone le mie caramelle alla liquirizia.
"Severo ma giusto." Dice allungandosi e tirando fuori dal pacchetto una caramella.
"Aspetta." Dice bloccandosi sul posto ed indicandomi in modo inquietante.
"Cosa?" Mi infilo una caramella in bocca, guardandolo.
"Ieri avevi un'intervista, un'intervista da Vogue. Credo di aver sentito Tyler parlarne ieri mattina." Finalmente realizza e scoppia nuovamente a ridere.
"Malik, sei inquietante. Smettila di ridere come una foca col mestruo!" Farfuglio, masticando poi la mia adorata caramellina.
"Vi siete rincontrati, ecco cos'è successo!"
Esclama quasi urlando, così gli lancio la carta che ho arrotolato nei capelli.
"Esatto e le lezioni di autodifesa di Valerie sembrano essermi servite."
Dopo questa mia affermazione, Zayn spalanca gli occhi e smette di ridere. Finalmente, era ora!
"Audrey..." mi richiama guardandomi con uno sguardo sospettoso ed indagatore. "Cos'hai fatto ad Harry?"
Un ghigno malefico cresce sul mio volto.
"Se solo sapessi, mio caro tesorino..." mi prendo gioco di lui.
"Ti dico solo che il tuo amico non ne è rimasto molto contento."•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
Ciao ragazze!
Siamo tornate solo per pubblicarvi questo nuovo capitolo fresco fresco e per augurarvi buone feste di Pasqua!Speriamo davvero che la storia vi stia piacendo. Fateci sapere cosa ne pensate, mi raccomando!
Bacioni,
RiLess28 :)

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Vogue |H.S.
FanfictionOrmai quello che aveva sempre desiderato fare stava per diventare realtà. Audrey Hamilton, 26 anni, stilista, immagine e futura direttrice della "Hamilton Imperium" nonché l'azienda di moda di famiglia, conosciuta in tutto il mondo. Lei, ragazza det...