Capitolo 5.

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Capitolo 5: piano B

Non può essere vero.
Non può essere lui il direttore di Vogue. Tra l'altro ha usato le mie stesse parole contro di me. La stretta allo stomaco aumenta ed il modo brusco con il quale mi sono rivolta a lui nei giorni precedenti mi balza in mente. Nonostante tutto, non posso lasciarmi intimidire e così, faccio un lungo respiro e gli rispondo.
"Bene, Mr.Styles, vogliamo iniziare?"  Raccolgo la penna che ho lasciato cadere sul pavimento e la poggio sulla scrivania. "ho altri impegni e la mia vita non ruota attorno a quest'intervista." Lo guardo successivamente con fare indifferente e mi siedo su una delle poltroncine davanti alla scrivania, aspettando che lui prenda posto per iniziare questa intervista quanto prima ed andarmene finalmente da qui.
Lo sento muoversi alle mie spalle e in seguito lo vedo prendere posto davanti a me così mi rilasso impercettibilmente, guardandolo in attesa che parli. Ora che ho l'occasione di poterlo osservare meglio e da vicino, quasi mi imbarazza la sua bellezza. I suoi occhi mi intimidiscono, così abbasso lo sguardo verso il mio polso poggiato sulle gambe. Sento però che lui poggia le sue grandi mani congiunte sulla scrivania, segno che la fatidica intervista sta per cominciare.
"Bene Audrey, possiamo darci del tu vero?" Alzo nuovamente lo sguardo ed annuisco. "Come ci si sente ad essere la prossima direttrice di un'azienda così grande e importante come la Hamilton Imperium?" Mi scruta attentamente in attesa di una mia risposta.
"In verità sono molto tranquilla, ho sempre affiancato mio padre nel suo lavoro quindi so molto bene come funziona e sono sicura che, nel momento in cui sarò a capo di tutto, lui sarà sempre al mio fianco." Lo vedo prendere appunti di quello che dico e poi continua.
"Per quanto riguarda la nuova collezione che ci verrà mostrata alla prossima sfilata hai qualcosa da dirci?"
"In verità si, penso sia una delle migliori collezioni degli ultimi anni, sono molto orgogliosa di quello che ne è uscito fuori e non vedo l'ora che voi tutti possiate vederla." La leggera commozione e l'entusiasmo che posseggo a causa del lavoro che ho svolto sono ben percepibili dal mio tono di voce, ma nonostante questo cerco di camuffare le mie emozioni velocemente perché noto che Harry se ne accorge.
L'intervista prosegue in questo modo per un pò di tempo e quando siamo giunti alla fine, Harry mi prende in contropiede ponendomi una domanda inaspettata, che mi lascia alquanto sbigottita.
"Bene, Ms.Hamilton, cosa mi dici della tua vita privata? Qualche povero ragazzo ha avuto l'onore di rapire il tuo animo gelido?" Mi guarda con un leggero sorrisetto, di natura sicuramente maliziosa, e ammicca successivamente verso di me.
Ovviamente stava andando tutto troppo bene, il suo lato demente era stato tenuto a bada per troppo tempo.
"Mi dispiace deluderti, Harry."  Enuncio con fermezza. "ma no, non avrai alcun pettegolezzo sulla mia vita privata." lo fulmino con lo sguardo, passandomi poi la lingua sul labbro superiore. "Si chiama vita privata per ovvie ragioni, non credi?"

Con questo l'intervista si conclude. Mi alzo, raccolgo le mie cose e mi avvicino all'uscita ma quando sto per appoggiare la mano sulla maniglia della porta del suo ufficio, mi sento tirare per il braccio ed automaticamente mi volto. Mi ritrovo quel cretino a due centimetri dalla faccia, che cosa vuole ora?
"Harry, spostati."  Lo ammonisco, tentando di divincolarmi dalla sua presa abbastanza salda, ma noto che la mia forza non è nemmeno un quarto della sua.
"Nah, sto comodo così." Dice guardandomi divertito.
"Harry, sul serio.. spostati o altrimenti.."
"Altrimenti?" Replica con non chalance, attendendo che continui.
"Non sarò più responsabile delle mie azioni." Gli rispondo e spero vivamente di convincerlo, altrimenti dovrò passare sul serio al piano B. Quando lui non accenna a muoversi ma anzi, si diverte nel vedermi dimenare per liberarmi, provo ad attirare la sua attenzione alzandogli il mento con le dita della mano libera. Una volta distratto il mio pollo, gli riservo una ginocchiata, non tanto delicata, nelle parti basse.
Lo vedo contrarsi e ritrarsi all'istante e finalmente mi divincolo dalla sua presa, mentre sul suo viso compare un'espressione di dolore.
"Io ti avevo avvisato, Styles." Dichiaro sorridente.
Lui mormora uno "stronza" ma non ne sono poi così sicura, poiché già mi trovo fuori dal suo ufficio.
Quando sto per schiacciare il pulsante che mi porterà al piano terra, lo vedo affacciarsi dall'entrata dell'ufficio e mi sembra incazzato nero. Così, sorrido con fare strafottente e fiera degli insegnamenti di Valerie e lo saluto con la mano, prima che le porte dell'ascensore possano chiudersi e togliermi dalla vista quel viso sbarazzino che si ritrova.
Mi avvicino alla reception e vedendo Valerie impegnata al telefono, le faccio cenno di chiamarmi più tardi.

Dopo aver chiamato Tyler, torno nel mio stabile sconcertata dalla situazione che mi si è appena presentata. Non mi va neanche di continuare a ripetermi mentalmente quanto possano essere ambigue le circostanze, così le uniche domande che mi pongo sono due:
Cosa credeva di ottenere da me? E perché quel cretino ci prova così spudoratamente, se neanche ci conosciamo?

Lancio il cappotto sul bancone della reception, noto Rita che sta per dirmi qualcosa e la zittisco con un solo gesto della mano.
"Fin quando non terminerà il mio turno, non voglio essere disturbata per nessun motivo al mondo, ho da lavorare e voglio che voi tutti facciate la stessa cosa." Comunico con un tono abbastanza rude e freddo, quasi sembro mia madre Isabel.
Annuiscono tutti e così mi rintano nel mio ufficio. Sono nuovamente sommersa da documenti, bozzetti di abiti, campioni di stoffe e penso che tra poco crollerò. Mi passo nervosamente una mano tra i capelli e inizio a mettermi all'opera.
Dopo circa un quarto d'ora, mi chiama Valerie al cellulare e le avviso che stasera ho intenzione di passare una delle nostre serate rilassanti nella nostra vasca idromassaggio, in compagnia di una fantastica bottiglia di vino bianco e del sushi e infine che ho un bisogno quasi immediato di raccontarle tutto quello che mi è successo oggi.

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Ciao ragazze ecco il capitolo 5,
Speriamo che vi piaccia. :)

Viva il piano B di Audrey,
Alla prossima girls

RiLess28 Xx

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