Capitolo 11: Long waits and Barbie World.
Valerie ed io siamo in macchina da circa un quarto d'ora ad aspettare che Zayn esca. Avrei dovuto immaginare che i suoi fatidici "cinque minuti ed esco" equivalessero ad una mezz'ora di noi esseri comuni mortali, così una volta realizzato questo, comunico a Valerie di aspettarmi in auto e mi incammino verso la porta di casa del mio amico. Busso insistentemente e successivamente mi allontano di due passi, aspettando che Zayn si degni almeno di venire ad aprire. Fortunatamente questo accade dopo pochi secondi, ma la persona che mi ritrovo davanti non è Zayn.
"Ciao Niall, hai notizie per quanto riguarda l'ora del decesso?" Annuncio riferendomi alla scomparsa di Zayn, ma ovviamente Niall non capisce e mi guarda interdetto.
"Cosa?" Mi chiede poi, ovviamente spaesato.
"È che dobbiamo uscire con Zayn, ma stiamo aspettando qui fuori da circa un quarto d'ora." Gli rispondo, infilando poi la mano destra nella tasca dei jeans.
"Oh nono, è qui. Vieni, entra." Dice spalancando maggiormente la porta e scostandosi di lato, lasciandomi entrare.
Dall'anamnesi che gli ho fatto ieri sera, l'analisi che d'altronde faccio a tutte le persone con le quali vengo anche solo a minimo contatto, ho potuto dedurre che Niall è un ragazzo molto gentile ed educato, oltre ad essere espansivo e festaiolo.Senza proferire parola e senza chiedere quindi il permesso, mi avvento letteralmente verso la camera di Zayn ed una volta arrivata, spalanco la porta credendo di trovarlo lì. Ma questo non avviene e per di più la scena che mi ritrovo davanti mi spiazza. Spalanco leggermente gli occhi, la gola mi si secca improvvisamente, non riesco ad emettere alcun suono, alcun sospiro, alcun niente e sembra che i miei recettori abbiano smesso di funzionare da un momento all'altro, poiché non riesco a muovere neanche un dito. Le uniche cose che mi riescono alla perfezione in questo istante sembrano essere sperare che non sia lui, e quindi sperare di sbagliarmi, e fissare quello che ho davanti, ovvero il letto di Zayn invaso da quella che mi sembra la brutta copia di Cicciobello e dalla Barbie dei poveri seminudi, l'uno accanto all'altra. Ed io che speravo che Zayn lo portasse con se, ma va! Ed ecco anche svelato il motivo della sua scomparsa di ieri sera alla festa, che se avessi saputo, avrei rigurgitato tutto l'alcol molto prima di stamattina. A distogliermi dai miei pensieri è fortunatamente Niall che si dispone al mio fianco e che, una volta vista anch'egli la scena sulla quale stavo rimuginando, richiude subito la porta. Dopo pochi secondi, un colorito roseo si espande sulle sue guance chiare.
"Scusami, Audrey. L'avevo dimenticato.." mi dice passandosi le dita tra i capelli, che suppongo sia il suo solito gesto di imbarazzo.
Così, vedendolo impacciato, replico.
"Non ti preoccupare, Niall. Non è mica colpa tua!" Gli sorrido serrando le labbra, lui mi poggia una mano sulla spalla sorridendomi a sua volta e mi scorta poi in cucina, dove c'è Zayn, che è di spalle rivolto verso i fornelli. Non so esattamente cosa stia facendo, ma vedo che è ancora senza maglietta."Nono, ma vai tranquillo eh. Mica stiamo da un quarto d'ora qui fuori ad aspettarti." Dico appoggiandomi con la spalla al frigorifero e guardandolo, in attesa di una sua risposta.
"Dai, Aud. Sono solo le..." rivolge il suo sguardo verso l'orologio appeso alla parete che indica le ore 12.30.
"12 e 30, Zayn. Sono le 12 e.." non riesco a terminare la frase perché vengo interrotta da una voce che fa eco in cucina, che non credo appartenga alla Barbie ossigenata, così evito direttamente di voltarmi verso di lui.
"E 30." Dice Harry varcando la soglia della porta, e con la coda dell'occhio riesco a scorgere il suo corpo nudo, ricoperto da solo un paio di boxer bianchi. D'improvviso sento un rossore sulle guance che però provo a nascondere, passandomici ripetutamente la mano sopra. Ha potuto notare che non ci fossero solo i ragazzi in casa ed è uscito così ugualmente dalla camera, non è che oltre al cervello ovattato avrà anche le orecchie blindate? Ma poi, alla sua ragazza non infastidiscono gli atteggiamenti che assume?"Harry, ma come esci conciato dalla camera con una donzella che si aggira nei paraggi?" Dice Zayn, ridendo contemporaneamente e riferendosi ovviamente a me.
In questo momento, vorrei possedere un'arma di calibro pesante per poter eliminarlo dal pianeta Terra ma purtroppo quest'ultima non è in mio possesso, quindi mi dovrò accontentare di guardarlo disgustata, come se fosse un piatto stracolmo di broccoli e c'è da dire che io li odio davvero, i broccoli.
Il Ken versione povera della situazione si avvicina al frigorifero sul quale precedentemente mi sono appoggiata e per aprirlo mi spintona con il fianco, facendomi perdere momentaneamente l'equilibrio e facendomi quindi ritrovare attaccata al braccio di Zayn. Chiedermi gentilmente, magari nella nostra lingua, di spostarmi per lasciargli aprire il frigo era troppo complicato per lui?
D'altronde come biasimarlo, tra bambole non si utilizza il metodo del comunicare.
Purtroppo non faccio in tempo a replicare, perché udiamo tutti il suono del campanello e siccome suppongo sia Valerie, mi avvio io ad aprire.
La mia ipotesi era fondata poiché appena apro la porta, mi ritrovo davanti la mia amica che mi osserva, scrutandomi dalla testa ai piedi, con uno sguardo leggermente irritato. Aspetto che parli, anche se già immagino cosa voglia dirmi.
"Ma davvero, grazie per avermi lasciata tre ore in macchina. Se non avessi lasciato il finestrino aperto, sarei morta per asfissia guarda."
Roteo gli occhi, ci manca solo lei che mi fa la ramanzina adesso.
"Ascolta, tu non immagini cos'ho appena visto." Le dico riferendomi ad Harry e a quella che suppongo sia la sua nuova fiamma, viste anche le condizioni del letto in camera di Zayn.
"Ma aspettiamo Zayn ed andiamo via, così poi ti racconto." Concludo sussurrando per non farmi sentire dagli altri e tirandole poi il braccio per trascinarla dentro con me.
Una volta chiusa la porta, ci rechiamo insieme in cucina e non appena Val vede la coppia che scoppia seduta al tavolo, a bere quello che sembra succo di mela, si volta verso di me e mi guarda accigliata. Oh, non sai quanto io possa capirti in questo momento, Val.
Mi siedo accanto a Niall che probabilmente ha preso posto attorno alla tavola quando sono andata ad aprire la porta e picchietto distrattamente le dita sul tavolo, sperando che il tempo passi in fretta e che Zayn si muova.
Dopo un paio di minuti, Ciccio Bello mi lancia un'occhiataccia.
"Potresti gentilmente smetterla?" Mi dice sottolineando, col suo tono arrogante, la parola gentilmente.
"Mi sta urtando con questo continuo picchiettare." Conclude, imitandomi picchiettando a sua volta le dita sul tavolo.
Così lo guardo ed inarco il sopracciglio destro, continuando ma stavolta più rumorosamente.
"Mi dispiace che al Re Enrico Settimo dia fastidio, ma indovini un pò? Non la smetterò fin quando non avrò deciso io di farlo."
Gli rispondo poi utilizzando un tono decisamente non carino e scrollando subito dopo le spalle, in segno di totale (finta) indifferenza.
In questo momento, sto provando un senso di disgusto verso i suoi confronti, che sto cercando di nascondere e quindi di tenere a bada, ma se lui mi rivolge la parola, questo mi riesce difficile. Non riesco a credere che lui sia occupato e che al contempo si comporti in modo così espansivo con le altre ragazze, per così dire.Vedo Valerie e Niall guardarsi tra di loro, forse l'uno confuso più dell'altra riguardo la mia reazione ma non ho intenzione di spiegargli il motivo della mia acidità, almeno non ora. Ed anche se volessi farlo, non saprei come raccontare tutto quello che penso.
Veniamo distratti dal ritorno di Zayn in cucina, che finalmente indossa una maglietta e così mi alzo all'in piedi, quasi mettendomi sull'attenti come fanno i soldati.
"Finalmente Zayn, era ora!" Esclamo sospirando poi ed incitando Val ad alzarsi, dopodiché mi allungo verso Niall e gli bacio la guancia, salutandolo frettolosamente.
Vado poi verso Zayn, afferro anche lui per il polso, senza lasciarlo replicare, e tiro via entrambi i miei amici verso l'uscita. Ma prima di andare, lancio un'ultima occhiata alla bionda seduta affianco ad Harry ed un dispiacere si espande dentro di me."Ciao anche a te, Audrey." Urla il Ken versione povera della situazione, quando ormai siamo già sulla soglia della porta.
"Addio." Ribatto, quasi urlando quest'ultima parola, tentando di reprimere al contempo il vuoto allo stomaco che mi è stato causato dal suono della sua voce roca che pronuncia il mio nome.•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
Eccociii qua!
Scusateci per il ritardo ma speriamo di farci perdonare con questo capitolo nuovo di zecca.
Chi sarà la famosa Barbie ossigenata?
Lo scopriremo presto...Alla prossima,
All the love
RiLess28 Xx
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Vogue |H.S.
FanficOrmai quello che aveva sempre desiderato fare stava per diventare realtà. Audrey Hamilton, 26 anni, stilista, immagine e futura direttrice della "Hamilton Imperium" nonché l'azienda di moda di famiglia, conosciuta in tutto il mondo. Lei, ragazza det...