Capitolo 10.

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Capitolo 10: The Walking Dead e colazione a letto.


Muovo i piedi tra le coperte mentre fisso il soffitto. Questa cosa sta andando avanti da circa un quarto d'ora, non ho dormito molto a causa del post-sbornia dato dai bicchieri di vino che ho mandato giù ieri sera una volta raggiunti Val, Zayn e Niall, che si è dimostrato tutt'altro che un ragazzo calmo e pacato.
Mi rigiro tra le coperte, tentando ancora di chiudere occhio ma i miei tentativi sono vani così, con un male allucinante alle tempie, mi alzo e vado in bagno alla ricerca di un'aspirina. Mi guardo allo specchio e date le mie condizioni sto rivalutando seriamente l'idea di prender parte ai cast di The Walking Dead. Non sono una che si ubriaca spesso e c'è una lista di motivi anche per questo. Per iniziare, mi infastidisce tendenzialmente l'idea di non esser cosciente di quello che faccio quando sono sotto l'effetto dell'alcol ed un altro dei motivi portanti per il quale odio bere come se non ci fosse un domani è che poi il domani c'è, eccome. Purtroppo, quando sono in compagnia di Valerie e di Zayn, tutti i miei buoni propositi ed il mio essere pacata vanno a farsi un giro ai Caraibi.

Controllo nei cassetti sotto al lavandino e fortunatamente trovo quello che stavo cercando. Sospiro, mi dirigo a passo abbastanza svelto in cucina e quando arrivo la prima cosa che faccio è diluire l'aspirina in un bicchier d'acqua. La bevo velocemente appoggiandomi con la schiena al lavabo e guardo l'orologio, realizzando che sono le sette e mezzo del mattino. Per mia fortuna oggi è domenica e quindi non devo lavorare, ma se avessi dovuto, non ci sarei ugualmente andata fingendo di essere malata. Dopo aver appoggiato il bicchiere sporco nel lavabo, apro la dispensa sperando di riuscire a mettere qualcosa sotto i denti ma da come pensavo, non c'è nulla al suo interno. Valerie è sempre troppo occupata col lavoro per poter fare la spesa, così come lo sono anch'io, ma credo sia arrivato il fatidico momento di andare a comprare qualcosa da mangiare, se non vogliamo scomparire entrambe in un paio di jeans.

Mi lego i capelli in uno chignon disordinato con l'elastico che porto sempre al braccio e mi dirigo nuovamente in camera, facendo attenzione a non svegliare la mia coinquilina. Apro l'armadio e ne traggo la biancheria intima, un paio di Jeans con una t-shirt blu cobalto ed un paio di calzini puliti. Olga, la nostra domestica, dovrà passarci più ore del solito in questa casa, visto il disordine che abbiamo creato in questi giorni. La mia camera è invasa da fogli del lavoro sparsi qua e là e da vestiti gettati un pò ovunque mentre in quella di Valerie non ci metto proprio piede, intimorita già dall'idea di cosa ci possa essere all'interno.

Apro le finestre per lasciar passare un pò d'aria e mi dirigo poi verso il bagno, chiudendomici all'interno. Dopo essermi spogliata completamente, entro nella doccia e lascio che l'acqua calda mi bagni. Il lavoro in questa settimana mi ha un pò tediata ma la festa e soprattutto quello che è successo con quell'Harry mi ha distratta, anche se in modo minimo, da tutto il resto. Non ho realizzato del tutto i fatti accaduti ma non posso nemmeno negare che ci ho pensato su e che continuo a ripensarci. Neanche ci conosciamo e quel ragazzo è stato così sfacciato nei miei confronti, ieri mi ha persino stampato un bacio all'angolo delle labbra. Stando a quello che dice Val, la domanda che lui mi pose riguardo la mia situazione sentimentale non riguarda assolutamente il lavoro ed una parte di me le dà pienamente ragione, visti anche i suoi atteggiamenti, ma d'altra parte stando a quello che dice Zayn, a questo Harry corrono dietro parecchie ragazze. Quindi formulando un ragionamento logico, la reale domanda è:

"Che cosa vuole da me?"

È anche vero che la maggior parte dei nostri incontri siano stati casuali ma tutte le volte che abbiamo avuto occasione di conversare o altro, lui si è comportato in modo strano. Appena gli ho svelato di essere figlia del capo non ha più replicato, quando avrebbe potuto farlo senza alcun problema vista anche la sua rispettabile professione, ma invece al contrario è letteralmente scappato via. Quando stavo per andare via una volta terminata l'intervista, mi ha afferrata, mi si è attaccato addosso e per toglierlo ho dovuto attuare il mio piano B. Ed infine ieri sera alla festa, quando ha messo a fuoco la mia immagine ed un'espressione indecifrabile gli ha contornato il viso. Per di più, ha voluto che io lo accompagnassi all'auto, si è spogliato in bagno davanti a me ed infine è andato via senza dire una parola, dopo avermi lasciata impalata lì col sapore di un liquore forte all'angolo delle labbra ed il suo profumo sotto al naso. E come se tutto questo non fosse già troppo strano, mi ha fatta sentire la Bella Swan della situazione, ma ovviamente io non riesco ancora a decifrare se lui sia più Jacob o più Edward.

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