Capitolo 2.

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Capitolo 2: Cold Coffee

"Mi scusi, posso esserle utile?" Esordisco col mio solito tono fermo e deciso, che marca la mia professionalità.
Il ragazzo in questione si gira, quasi di scatto, quindi noto che possiede due occhi verde smeraldo che in questo momento mi stanno scrutando dalla testa ai piedi, ed un sorriso improvviso di scherno adorna il suo viso. Nonostante questo, non riesco a non notare la sua bellezza eterea che sembra svanire non appena apre bocca.
"Oh, ora capisco perché Zayn lavora qui." Esclama con tono sarcastico.
Lo guardo inarcando un sopracciglio, sorpresa da quello che ha appena detto.
"Ripeto, posso essere utile? Se è venuto per confermare l'ovvietà della presenza di Zayn qui come fotografo..." lo esamino dalla punta dei capelli fino alle dita dei piedi. "quella è la porta d'ingresso e ci si può recare."
Questo ragazzo, impertinente da quanto posso notare, continua a guardarmi con un'espressione sul volto che non riesco ben a decifrare ed improvvisamente mi prende in contropiede scoppiandomi a ridere in faccia; Che cazzo ha da ridere? E la reale domanda è: Perché un ragazzo così esteticamente bello, mi sta dando l'impressione di essere così idiota?
"Mi scusi Ms. Acidità, ha avuto una giornata storta?" Mi deride ancora, passandosi poi una mano tra la folta chioma riccia.  "comunque chiamami Zayn, baby, che ho un bisogno urgente di parlargli." dice mantenendo un tono altezzoso, schioccando la lingua sotto al palato ed alzandosi leggermente sui talloni. Aspetta, come mi ha chiamata? Baby?
"Mi dispiace ma Zayn in questo momento è impegnato, sa com'è.. sta lavorando, ritenti la prossima volta e magari sarà più fortunato." Mi prendo gioco della persona a me sconosciuta a mia volta, continuando a guardarlo negli occhi.
"Senti cara , chiamami un responsabile.. ho un reale bisogno di parlare con qualche pezzo più grosso che con una semplice stagista." Replica a sua volta alzando gli occhi al cielo. Perfetto, nel momento giusto! Ha fatto centro! Proprio non riesco a spiegare quanto mi infastidisca questo gesto. È come se qualcuno ti spazzasse via senza utilizzare il mezzo della parola, è come se ti dicessero indirettamente di startene zitta, come infatti mia madre Isabelle non riesce a farne a meno, lo fa in continuazione. E comunque, questa specie di energumero sta realmente prendendosi gioco di me, proprio stamattina? Devo proprio farlo? Devo dargliela una bella dritta? Ma sì, se l'è proprio cercata.
"Ah, giusto.. non mi sono ancora presentata" dico riluttante, ridacchiando leggermente sotto i baffi. "Sono Audrey Hamilton, stilista e vicedirettrice della Hamilton Imperium, nonché figlia di Jonathan Hamilton, credo anzi sostengo che di più importante di me non ci sia nessuno qui al momento disponibile per parlarle e mi dispiace deluderla ma se lei è il "famoso" amico..." mimo le virgolette con le dita, supponendo che sia l'ipotetico amico che sarebbe dovuto passare a prenderci per andare all'ipotetica cena.  "che sarebbe dovuto venire a prendere Zayn per quella cena, è pregato di uscire e di aspettarlo in macchina fino a quando non finisce il suo lavoro. Detto questo, grazie mille e la prossima volta che vuole rivolgersi a me" puntualizzo, continuando il mio discorso. "nella mia azienda, usi un linguaggio più consono." 
Concludo ribaltando la situazione e subito lo vedo boccheggiare e sembra quasi impacciato, evidentemente sorpreso dal fatto che io sia la figlia del capo. E così dev'essere, poiché percepisco dal suo sguardo che vorrebbe evaporare e al contempo incenerirmi e quando serra la mascella, ne ho la prova. D'altra parte, non replica ed ancora più spazientito di quando è entrato, gira i tacchi e si dirige verso l'uscita. Fiera di me ma al contempo sorpresa da questo incontro e dalla sua reazione finale, mi giro e noto Rita, la ragazza alla reception che è a bocca aperta.
"E allora? Cos'è quell'espressione? Continui nel suo lavoro!" Sventolo le mani all'aria, sbigottita dalla situazione che mi si è presentata questa mattina e riprendo il caffè che avevo poggiato sul bancone di vetro, andando via a passo veloce. Sento una risposta da parte della receptionist, ma non afferro le sue parole perché ormai mi trovo già quasi dinanzi all'ascensore. Bevo il mio caffè, anche se freddo e lancio il bicchierino in un cestino accanto a me. Dopodiché salgo al terzo piano dove si tiene il servizio e noto che ormai Zayn ha completato il suo lavoro e che se la sta ridendo al cellulare, mentre le modelle si recano ai loro camerini. Mi avvicino al fotografo ed il suo sguardo si punta automaticamente su di me, così lo precedo prima che possa chiedermi qualsiasi cosa riguardante quello che è appena successo, siccome a giudicarsi dal suo sguardo divertito,  è appena stato informato dall'amico.
"Non dire niente, sono troppo stanca per discuterne. Ne parliamo domani e sii puntuale!"  Dopo aver detto questo, mi avvio al mio studio, prendo le chiavi dell'auto ed il cellulare e chiudo la porta.

"Quindi riepilogando, il Brad Pitt della situazione ti ha chiamata ms.acidità?" Farfuglia con tono divertito la mia coinquilina, nonché amica d'avventure dai tempi del liceo, masticando della pizza.
"Esattamente. Avresti dovuto vedere la sua faccia..." alzo le sopracciglia e sogghigno al ricordo.
"una sola parola per descriverla, epica."

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Ciao ragazze,
Eccoci qui di nuovo.
Per oggi avevamo pensato ad un doppio aggiornamento giusto per inaugurare la storia.
Fateci sapere cosa ne pensate.

P.s. si sono incontrati, scintille nella hall della Hamilton Imperium

A presto,
RiLess28 XX

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