Capitolo 9: Red cheeks and Audi R8.
"Non penso di doverti delle spiegazioni sul motivo per il quale io sia qui." Lo guardo di sottecchi, lasciando cadere più volte lo sguardo sulla sua camicia oramai inzuppata dalla sostanza rossa.
"Ma sei sicura che quello fosse vino? Sei più antipatica del solito." Ghigna, squadrandomi dalla testa ai piedi.
"Vuoi una foto con sopra l'autografo? Magari la puoi fissare di continuo." Esordisco e noto che inizialmente rimane sbigottito, ma poi scoppia a ridere.
Ma è serio? Dovrei ridere io, viste le condizioni della sua camicia.
"È stato davvero un piacere incontrarti, ma..." continuo, utilizzando un certo tono sarcastico. "ora ho altre cose da fare." Lo saluto con la mano e senza guardarlo ulteriormente, mi congedo. Continuo la mia fatidica ricerca per il bagno, salendo al piano superiore. Appena arrivata, apro porta dopo porta sperando di indovinare quella giusta e quando sto per aprire quella che sembra la ventesima porta, mi sento strattonare non tanto delicatamente da dietro. Non appena mi volto, mi ritrovo attaccata alla parete ed il viso del rincitrullito di Harry è a pochi centimetri da me. Non so se dare più conto a lui che è a pochi centimetri da me, alle mie mani sporche di vino o alla musica frastornante che tra poco mi bucherà entrambi i timpani.
"Non si bagnano le camice altrui con il proprio drink per poi lasciarle così." Si avvicina ancor di più, sussurrandomi all'orecchio.
La sua voce rimbomba nella mia testa come fosse una cantilena, sembra l'unica cosa che io riesco ad udire nonostante i rumori provenienti dal piano inferiore, la sua presa sui miei polsi è ferrea e l'unica cosa a cui riesco a pensare in questo momento è la bellezza infinita dei suoi occhi verdi.
Lo guardo accigliata, ma al contempo ammaliata. Non riesco a negare che sia talmente attraente da mandarmi su di giri, sentire il suo fiato sul collo mi ha destabilizzata. Passano pochi secondi e sospirando gli rispondo.
"Lasciami Harry, immediatamente." Stringo i denti e continuo. "Non vuoi mica che succeda come la scorsa volta?" Lo istigo, sorridendo sotto i baffi.
"Ti lascerò solo se mi aiuterai con la camicia. Ne ho un'altra nella mia auto." Mi risponde, continuando a guardarmi negli occhi. Non capisco le sue intenzioni, ma non replico e al contrario mi lascio trasportare dalla sua mano.
"Vieni con me."Lo seguo questa volta senza proferire parola. Credo che voglia raggiungere la sua auto nel parcheggio, poiché usciamo fuori dalla villa e pochi minuti dopo ci fermiamo davanti ad un R8 nera.
Suppongo che il suo lavoro gli permetta di comprarsi altre venti di auto come questa e per di più anche due navi.
Apre il portabagagli ed afferra una camicia, anch'essa bianca e mi sto seriamente chiedendo perché porti con se dei cambi.
"Ora possiamo andare." Mi afferra nuovamente la mano e ci riavviamo all'entrata della villa di Niall.
"Potresti smetterla di trascinarmi come se fossi il tuo cane personale attaccato al guinzaglio?" Gli chiedo con un tono quasi supplichevole che inizialmente lo fa ghignare, ma fortunatamente dopo qualche secondo mi lascia la mano. Lo seguo quindi in silenzio fino al piano superiore e quando lo vedo aprire una porta che poi è quella del bagno mi guardo intorno confusa. Perché io ci ho messo anni e alla fine non l'ho nemmeno trovato?
"Sono già stato in questo posto, Niall è un mio amico di vecchia data." Dice voltandosi verso di me. Perfetto, ora mi legge anche nel pensiero!Entriamo nel bagno, che assomiglia più ad una reggia che ad un bagno, e io mi dirigo verso il lavandino. Valerie mi avrà data per dispersa e chissà cosa starà facendo Zayn.
Apro il getto dell'acqua e mi sciacquo le mani, quando alzo lo sguardo e noto Harry dietro di me intento a sfilarsi la camicia. Strabuzzo gli occhi, è impazzito per caso?
I muscoli delle sue braccia sono ben definiti, così come i suoi pettorali. Continuo a guardarlo ammaliata, dimenticandomi del getto d'acqua aperto.
"Vuoi una foto con sopra l'autografo? Magari la puoi fissare di continuo."
Vengono così interrotti i miei pensieri riguardo il suo fisico, poi questa storia che riutilizza le mie parole contro di me deve finire.
"No.. non ti stavo fissando." Balbetto ed abbasso lo sguardo imbarazzata, chiudendo poi il getto d'acqua. Fortunatamente lui si limita a ridersela sotto i baffi e non replica, così faccio finta di niente e mi asciugo le mani.
Mi specchio nuovamente e mi sistemo i capelli arruffati, ho appena realizzato che dovrò comprare una nuova piastra.
Nella distrazione più totale, non riesco ad accorgermi del suo avvicinamento, fin quando non sento le sue mani sui miei fianchi e la sua testa appoggiata sulla mia spalla.
Non so cosa dire e non so più cosa fare, mi ritrovo a corto di parole. Le mie guance si coloriscono di rosa, forse più di prima ed il mio cervello in questo momento non riesce ad elaborare e comporre una vera e propria frase fondata e fattibile.
Lo guardo allora dallo specchio e fortunatamente noto che si è infilato la camicia pulita, quando lui mi volta ed i nostri visi si ritrovano a pochi centimetri di distanza. Sarà ubriaco?
I miei occhi purtroppo sono incastrati nei suoi e non ho idea di cosa stia succedendo. Pensandoci, non mi riconosco. Ce ne vuole per zittirmi, per mandarmi in trance ma nonostante questo, sembra che adesso a questo ragazzo non risulti per niente difficile.
Lo sento avvicinarsi impercettibilmente ancor di più, così faccio un passo indietro. Devo riutilizzare le mosse di Karatè di Valerie, devo starmene qui impalata o devo scappare via?Harry compie un altro passo in avanti verso di me, mentre i miei occhi non hanno intenzione di staccarsi da suoi e quindi non hanno intenzione di collaborare. Poggia le sue labbra, che sembrano fatte di seta pregiata, all'angolo delle mie labbra e prima che io possa reagire o spiaccicare qualsiasi parola al mondo, lui va via lasciandomi impalata. Mi porto subito la mano destra al labbro ed esco a mia volta dal bagno dopo qualche secondo, avviandomi al piano inferiore.
Ogni santa volta che incontro questo Harry, la situazione diventa sempre più ambigua. Questa è la quarta volta che lo incontro e posso dire che i nostri incontri sono alquanto insoliti.
La prima volta gli ho fatto fare una figura di merda memorabile; la seconda volta me lo sono ritrovata nell'ufficio; la terza volta gli ho sferrato un calcio nelle parti basse e la quarta, ovvero questa, mi ha quasi baciata. Cosa c'è che non va in quell'essere?•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
Hello! We're back! :)
Eccoci pronte con un nuovo capitolo tutto per voi.
Iniziano a verificarsi le prime situazioni imbarazzanti..... ;)Speriamo che vi piaccia e che continuiate a sostenerci.
Ci vediamo al prossimo capitolo,
All the love
RiLess28 Xx
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Vogue |H.S.
FanfictionOrmai quello che aveva sempre desiderato fare stava per diventare realtà. Audrey Hamilton, 26 anni, stilista, immagine e futura direttrice della "Hamilton Imperium" nonché l'azienda di moda di famiglia, conosciuta in tutto il mondo. Lei, ragazza det...