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istituto superiore SOPA

lunedì mattina
7:46 am

Jeongguk arrivò a scuola, auricolari nelle orecchie e borse sotto gli occhi. Aveva dormito con difficoltà durante il fine settimana, pensando troppo a cosa era successo con Taehyung per due giorni interi.

Dopo aver detto a Jimin cosa fosse accaduto tra il brunetto e il loro amico francese, il basso ragazzo dai capelli color zenzero gli disse e non preoccuparsi troppo e di messaggiare Taehyung, ma Jeongguk non riusciva a contattare la sua cotta. Si sentiva come se non ne avesse il diritto.

Il brunetto arrivò al bar dove ogni studente che arrivava prima che la campanella suonasse aspettava, localizzando immediatamente il suo gruppo di amici vicino all'entrata. Jimin era seduto sul grembo di Yoongi come al solito, il suo viso era sepolto nel collo del maggiore per cercare di dormire un altro po'. Namjoon era seduto accanto a loro, profondamente preso da qualunque cosa ci fosse sullo schermo del suo telefono. Gli altri non erano ancora arrivati, e Jeongguk si sentì colpevole per aver lasciato uscire un sospiro di sollievo. Non che non volesse vedere Taehyung, era solo molto nervoso perché non sapeva come si sarebbe comportato con lui. 

"Hey, ragazzi." borbottò Jeongguk, togliendosi uno degli auricolari e sedendosi accanto a Namjoon. "Hey, bello", rispose Yoongi. "Come stai?"

Jeongguk deve spallucce e appoggiò la testa sul suo zaino, sentendosi molto più stanco del normale.

"Hey Gukkie", disse Jimin, "Non essere nervoso. Posso sentire i tuoi pensieri ansiosi da qui."

"Come puoi volere che io non sia nervoso? Jimin, abbiamo let-"

"Bonjour tout le monde." disse una voce serena dalla sua sinistra. Il cuore del brunetto mancò un battito quando sentì la sua voce. Guardò su per vedere Taehyung vestito con una felpa nera oversize con la scritta "Feu! Chatterton" e un berretto nero, leggermente baciando (o meglio mettendo la sua guancia su) Yoongi sulla guancia, poi Jimin, poi Namjoon. Quando venne il turno di Jeongguk, Taehyung si spostò imbarazzato prima di mettere la sua borsa sul pavimento e di sedersi dall'altra parte di Namjoon.

La gola di Jeongguk si strinse mentre il tavolo si ammutolì, tutti si sentivano improvvisamente molto a disagio. Il brunetto si mosse sulla sedia prima di parlare.

"Andrò proprio- ehm. Mi sono appena ricordato di dover ridare indietro un figlio a Mrs Ling, io- vado" Con quello, il più giovane del gruppo si alzó, prese lo zaino e corse fuori dal bar, nell'atrio. Cazzo che imbarazzo.

***

E andò avanti così per tutto il giorno. Taehyung non gli parlava o non riconosceva nemmeno la sua presenza (a parte le occhiate timide che Jeongguk  notò anche se il francesino stava ovviamente cercando di essere discreto) quando erano seduti tutti insieme a pranzo e lo ignorò prontamente quando si sedettero insieme alla lezione di matematica.

"Tae?" sussurrò Jeongguk dal suo posto dietro il francesino. Erano a storia, l'ultima ora della giornata, e Jeongguk decise di averne abbastanza.

Il biondo fece finta di non sentire il suo amico, ma il brunetto non lo avrebbe lasciato andare così facilmente.

"Tae!" il maggiore si voltò sulla sua sedia, ma continuò a guardare avanti. "Taehyung Kim, porca puttana!"

Il francesino finalmente reagì, girandosi per guardare Jeongguk, ma il minore poteva vedere che gli occhi della sua cotta erano ovunque tranne che su di lui.

"Quoi?" ("cosa c'è?")

"Posso parlarti dopo scuola per favore?"

"Pourquoi?" ("perché?", sì tae sta facendo lo gnorri)

"Taehyung, sai che abbiamo veramente bisogno di parlare." Taehyung pensò un momento, le sue sopracciglia si corrucciarono. Dopo un breve lasso di tempo, annuì esitante.

"Grazie", disse Jeongguk, sospirando.

***

dopo scuola (4:45 pm)

Jeongguk aspettò che Taehyung uscisse dalla classe, ma sembrava che il francesino se la stesse prendendo comoda a mettere la roba nello zaino. Il brunetto sospirò: ora Taehyung era solo infantile.

Quando il biondo uscì finalmente dalla loro classe, i due amici camminarono verso la macchina di Jeongguk nel più scomodo silenzio che il maggiore avesse mai sentito nella sua vita. Si fermarono vicino al veicolo e Taehyung si guardò i piedi, giocherellando con le maniche del maglione.

"Taehyung. Mi dispiace tanto. Désolé, sì? Mi sono chiaramente approfittato di te e mi spiace. Hai un ragazzo, e altro, e probabilmente sei arrabbiato con me e- sì. Mi dispiace."

Per un momento Taehyung sembrò confuso prima di forzare un sorriso.

"No problémes, Jeongguk. Niente sta succedendo, okay? A posto. Erreur, sì? Errore."

Anche se Jeongguk si aspettava che Taehyung dicesse che era stato uno sbaglio, sentiva il cuore frantumarsi nel petto. Di certo non era significato nulla per Taehyung. Solo un errore da ubriachi.

"Quindi, ehm... Siamo a posto, vero?"

Taehyung annuì lievemente, forzando un altro sorriso che non arrivava agli occhi. Borbottò un piccolo "á plus tard" prima di arrivare alla fermata dei bus.

Jeongguk sospirò.

Solo uno sbaglio da ubriachi.

______________

aaaaaa angst.
~M

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