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casa di Jimin 
seconda e ultima settimana delle vacanze di primavera
5:08 am

Jimin e Jeongguk erano nella sala del maggiore (ora coi capelli rosa) per uscire solo loro due, come ai buoni vecchi tempi. Parola di Jimin, non di Jeongguk - anche se al minore mancava passare del tempo da solo insieme al suo migliore amico. 
Erano andati al centro commerciale perché Jimin voleva comprare un regalo per Yoongi, apparentemente per nessuna ragione in particolare. Visto che Jimin era Jimin, avevano passato più tempo del necessario ad andare in giro per negozi e Starbucks prima di (finalmente, come disse Jeongguk) tornare indietro a casa di Jimin e giocare ai videogiochi. 

"Quindi, come vanno le cose con Taehyung?" chiese Jimin mentre buttava il controller sul pavimento, stanco di perdere. "Molto bene," disse Jeongguk arrossendo leggermente, pensando a come fantastico fosse stato alle Hawaii: la loro prima volta, come tutto fosse romantico, come avesse dovuto dormire nello stesso letto di Taheyung per una settimana. "Voi due siete fidanzati ora, vero?" disse Jimin.

"Non ne sono molto sicuro..." disse il minore, facendo imbronciandosi leggermente. "Non abbiamo ancora stabilito cosa siamo veramente."

"Eddai, Guk. Sei stato tutto zuccheroso per quasi due mesi e hai svegliato tutti con i tuoi gemiti alle Hawaii-"

"Stai zitto Jimin oh mio Dio sei così imbarazzante!" esclamò Jeongguk mentre si lanciava contro Jimin per farlo zittire. Il ragazzo più piccolo fece un gridolino, strisciando sul pavimento per allontanarsi dal suo amico psicopatico. "Non puoi negarlo, comunque. Lo ami, vero?"

Jeongguk stette in silenzio per un po', prima di mormorare esitante un timido "Sì" e nascondere il viso tra le mani.

"Ugh, che cosa gay!"

"Jimin, stai con un ragazzo da più di un anno-"

"E dove vuoi arrivare?"

Jeongguk gettò la testa all'indietro, ridendo ai capricci del suo amico. Gli era veramente mancato.

"Seriamente comunque, Guk. Dovresti veramente chiederlo a Tae. So per certo che gli piaci molto e che non sta cazzeggiando - cacchio, tutti quelli con gli occhi funzionanti potrebbero dirlo. Quindi, per piacere? Prima che ti scappi da sotto il naso." Jeongguk sorrise al suo migliore amico, sentendo quanto gli volesse bene. "Lo farò, Jiminie. Lo prometto."

"Non voglio che perda la tua occasione, Gukkie." 

Il suddetto Gukkiep pensò per un momento, prima di alzarsi precipitosamente. "Sai cosa? Hai ragione. Andrò ora a casa di Taehyung e gli confesserò come il cazzuto figlio di puttana che sono." Il brunetto si stava già mettendo la giacca, pronto per uscire dalla casa. 

"Guk, fermati, non sai nemmeno se è in ca- ed eccolo che va," Jimin sorrise leggermente, ancora fiero del suo migliore amico.

***

casa di taehyung
25 minuti dopo

Jeongguk suonò il campanello di Taehyung, asciugandosi i palmi sudati sui jeans e cercando di mettersi a posto i capelli. 

"Oh ciao, Jeongguk come stai?" disse la madre di Taehyung, apparentemente non aspettandosi di vedere il ragazzo. "Oh salve, Mrs Kim. Mi scusi per essere venuto così inaspettatamente. Taehyung è in casa?"

"Non ti preoccupare, Jeongguk," disse Mrs Kim con un accento forte quasi come quello del figlio. "Sei sempre il benvenuto qui. Taehyung non è a casa ora, comunque. Il suo ragazzo Bastien è venuto a visitarlo questa settimana!"

Mrs Kim pronunciò quelle parole con un enorme sorriso sulle labbra, ovviamente eccitata che Taehyung avesse ricevuto la visita di un amico dalla Francia - non immaginando neanche per un secondo che aveva spezzato tutte le speranze del brunetto. Il sorriso di Jeongguk crollò su sé stesso e il suo cuore sprofondò. Aveva appena detto fidanzato? Non era finita tra Taehyung e Bastien? Perché Taehyung non aveva detto a Jeongguk che Bastien lo sarebbe venuto a trovare?

Il sangue stava scorrendo alle orecchie di Jeongguk, il brunetto si sentiva veramente imbarazzato da quella situazione. "Puoi aspettarli qui se voi, sì?  Taehyung sarà felice se incontrerai il suo ragazzo." disse Mrs Kim - solo per essere gentile, ma Jeongguk voleva scappare come un fulmine via da lì.

"No, fa lo stesso Mrs Kim, io-" 

"Jeonggukie?"

Jeongguk si raggelò, non volendo affrontare Taehyung in quel momento. Specialmente se fosse con-

"Oh, quindi questo è il famoso Jeongguk?" disse una voce sconosciuta ma molto seccante. Il brunetto si voltò, rigido, e vide un Taehyung dall'espressione colpevole che teneva la mano ad un ragazzo ghignante.

Aspetta- gli tiene la mano?

Il respiro di Jeongguk aumentò di velocità, e si maledisse mentalmente quando sentì la familiare sensazione delle lacrime solleticargli gli occhi. "Sì- eh, io," cercò di balbettare il brunetto, prima di scappare via dalla porta e dai gradini d'ingresso, oltrepassando il francesino e il suo fantomatico ragazzo. "Io stavo- uh. Stavo andando via. Volevo- okay, lascia stare. Ci vediamo in giro, forse," mormorò il brunetto, le lacrime minacciavano di rotolargli sulle guance. 

Sentì Taehyung chiamare il suo nome da dietro di lui, ma non riuscì a voltarsi.

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ehhh, angst a go-go proprio! comunque questo è l'ultimo capitolo che ha scritto l'autrice originale, pubblicato in marzo: spero veramente che continui, perché questa storia è PORCA PUTTANA
~M

𝐅𝐑𝐄𝐍𝐂𝐇𝐈𝐄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora