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istituto superiore SOPA

lunedì mattina

Jeongguk non aveva sentito di Taehyung per tutto il weekend. Dopo aver cercato di calmare il ragazzo e avergli detto che non doveva scusarsi tanto, il brunetto andò casa con la promessa che non fosse arrabbiato. Quando se ne andò, Taehyung sembrava un po' più felice che nelle ore precedenti, ed era quello ciò che importava per Jeongguk.

Quest'ultimo non cercò di contattare l'amico durante la settimana perché pensava che probabilmente Taehyung avesse bisogno di tempo per chiarire le cose con Bastien, e la presenza di Jeongguk probabilmente non sarebbe stata la cosa migliore in quella situazione. 
Anche se il brunetto odiava Bastien (in parte perché era il fidanzato di Taehyung, in parte perché era uno stronzo), voleva che Taehyung fosse felice su ogni cosa. E se quello avesse consistito nel francesino che faceva pace con quella testa di cazzo del suo fidanzato, allora bene.

Jeongguk era seduto vicino a Jimin come al solito, prevenendo l'arrivo di Taehyung.

"Come butta, bello?" borbottò Jimin, il  viso appoggiato sulle braccia incrociate sul banco. Sembrava esausto. "Stai bene? Hai un aspetto orribile." ridacchiò il ragazzo dai capelli color zenzero. "Grazie mio caro Jeonggukie. Sai sempre come farmi sentire soddisfatto di me stesso." Jeongguk alzò gli occhi al cielo, ghignando. "Sai cosa intendo."

"Sì, lo so. Sto solo scherzando." Jimin sbadigliò, "Sto bene, non preoccuparti. E' solo che ho dormito a casa di Yoongi ieri sera e-"

"Whoop, okay, non voglio sapere, non continuare." esclamò il brunetto, mettendosi entrambe le mani sulle orecchie in modo infantile. Jimin scoppiò a ridere, facendo la linguaccia al suo migliore amico.

"Bonjour, ragazzi," mormorò una voce timida da dietro il suo banco. Jeongguk  guardò su, sorridendo, solo per vedere Taehyung che sembrava depresso. Il sorriso del brunetto scomparve immediatamente. Si alzò per riflesso.

"Tae! Stai bene?" esclamò, la preoccupazione evidente nei suoi occhi. Taehyung fece spallucce, il labbro inferiore tremava un po'. Anche Jimin si alzò. 

Il ragazzo dai capelli color zenzero chiese all'insegnante se potessero andare fuori per un po' perché Taehyung non si sentiva bene e lei li lasciò fare, il trio uscì dalla classe con un francesino piangente.

"Cosa c'è, Taetae?" chiese dolcemente Jimin, mettendo il braccio attorno alle spalle del suo amico.

Taehyung tirò su col naso, asciugandosi le lacrime sotto lo sguardo preoccupato di Jeongguk. "M-Me e Bastien n-non è p-più i-insieme."

Il ragazzo più giovane sentì il cuore saltare d'eccitazione, e si sentì immediatamente in colpa. Taehyung stava soffrendo per la sua rottura molto recente e il brunetto era abbastanza egoista per esserne felice.  
Jimin sospirò, abbracciando il ragazzo piangente e dandogli delle pacche sulla spalla.

"Andrà tutto bene, Taehyung."

***

I sette ragazzi erano riuniti attorno al loro solito tavolo, parlando con Taehyung cercando di lenire il ragazzo francese che sembrava inconsolabile. Non piangeva più ma i suoi occhi erano ancora pieni di lacrime e sembrava molto giù di corda.

"Sai Taetae," disse Jin delicatamente accarezzando la schiena del ragazzo. "Credo che andrà meglio in questo modo. Era molto difficile per tutti e due."

Taehyung si asciugò gli occhi ancora una volta, annuendo lentamente. "E' solo strano, vero? Noi siamo insieme per molto tempo."

Jin annuì, sospirando leggermente. Dopo un po' di secondi di silenzio, il telefono di Taehyung squillò e lui rispose velocemente. "E' Laure. Arrivo. Allô, ma belle?" il ragazzo francese sorrise a Seokjin prima di andarsene velocemente, iniziò a parlare francese in modo molto rapido e la sua voce tremò leggermente.

Jeongguk sospirò. "Odio vederlo così triste. Sento come se fosse tutta colpa mia." Hoseok si avvicinò immediatamente all'amico, accigliandosi. "Non è colpa tua, Guk. Se Tae ti si è avvicinato tanto, probabilmente c'era una ragione primaria." Namjoon annuì. "Già, questo Bastien non sembra essere così gentile. Sentivo che era un pezzo di merda, forse così è meglio per Tae."

"Dovremmo provare a fare qualcosa per farlo sentire meglio." Jimin disse. "Posso chiedere a mia mamma se possiamo fare di nuovo una riunione nell'attico. Solo noi sette con della birra e videogiochi." Jeongguk propose, ricordando ciò che era accaduto l'ultima volta che avevano dormito insieme arrossendo leggermente.

"È una buonissima idea. Possiamo farlo mercoledì visto che non abbiamo scuola giovedì," disse Yoongi, "facci sapere cosa dice tua madre."

***

casa di jeongguk
mercoledì sera
10:48 pm

Come aspettato, la madre di Jeongguk accettò che i ragazzi venissero a casa, sempre cogliendo l'occasione per andare ad una cena romantica con suo marito.
Taehyung era molto toccato ed entusiasta per il fatto che i suoi amici avessero organizzato la piccola festa per farlo sentire meglio, e i sette ragazzi stavano passando una bella serata tutti insieme.

Come sempre, i ragazzi erano tutti un po' brilli a causa della birra ed erano molto rumorosi. Anche Seokjin e Namjoon scomparvero da qualche parte in un angolo oscuro, probabilmente non avevano voglia di pomiciare nella stanza degli ospiti di Jeongguk. Hoseok, Jimin e Yoongi stavano giocando a Mario Kart e urlandosi insulti a vicenda mentre Taehyung e Jeongguk erano entrambi stravaccati sulla stuoia da campo piazzata sul pavimento dell'attico.

"Stai sapendo, Gukkie," mormorò il biondino, probabilmente molto più alticcio del suo amico minore. "Sono molto tanto spiacente per tut-tutto." Si avvicinò al brunetto, appoggiando il viso sul forte petto di Jeongguk. "E mi piacendo v-veramente tanto."

Il brunetto non rispose, solamente accarezzando la testa e i capelli del ragazzo francese delicatamente. Sapeva che Taehyung era molto alticcio, se non ubriaco, e che parlava senza pensare. Aveva ancora le ferite fresche dalla rottura e probabilmente aveva bisogno di affetto.

"Okay, Taehyung."

Il ragazzo francese guardò su, accigliandosi. "Perché dici okay? Dico scusa e dico che tu mi stai piacendo e tu dici okay!" alzò la voce, offeso. Jeongguk era un po' preso alla sprovvista dalla reazione dell'amico. "Scusa. Non intendevo offenderti. Anche a me dispiace. Non volevo rovinare tutto tra te e Bastien."

Taehyung si rannicchiò di nuovo sul petto di Jeongguk, gli occhi lucidi, mormorando un delicato "no" prima di chiudere gli occhi e inspirare la risposta del brunetto.

"Non hai rovinato. Non colpa tua, Jeonggukie."

Jeongguk sospirò, chiudendo gli occhi anche lui e strigendosi Taehyung al petto. Con il corpo del francesino accoccolato vicino a lui e la sensazione del delicato respiro del ragazzo sul suo collo, Jeongguk pensò che forse, e solo forse, tutto sarebbe andato per il verso giusto.

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porca merda questa storia mi sta uCCIDENDO OKAY-
~M

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