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casa di jeongguk
stesso giorno, 10 minuti dopo

Jeongguk sospirò, strofinandosi gli occhi. Non si era mosso da quando Jimin era uscito dalla porta per andare a cercare Taehyung. Il brunetto sperava ardentemente che il suo amico avrebbe fatto pensare il francesino sulla situazione in modo corretto perché onestamente, Jeongguk era sfinito.

Si sentiva male per essersi arrabbiato con Taehyung ma in tutta verità non ne poteva più. Il costante gioco di tira e molla che Taehyung aveva stabilito faceva esaurire Jeongguk.
Proprio quando quest'ultimo si stava alzando per provare ad iniziare una giornata normale, Taehyung entrò nella stanza con un sorriso timido.

"Jeonggukie?" mormorò il francesino, giocherellando con le dita.
Jeongguk non rispose, guardandosi i piedi.

"Mi spiace molto molto, Jeongguk. Io no-non volevo facendoti- uh, farti - sentire triste e turbato." Jeongguk alzò lo sguardo, sorpreso, non aspettandosi delle scuse. Il francesino sospirò piano e si sedette a fianco del suo amico, prendedogli una mano. "Mi p-piaci molto. Non sto giocando con te ma sono perso, oui?"

E, come sempre, il cuore di Jeongguk su sciolse per l'adorabile accento e l'adorabile volto dell'amico. Sorrise, accarezzando delicatamente la mano di Taehyung con il pollice, e borbottò un piccolo oui in risposta. Il biondino du illuminó, stringendo Jeongguk in un abbraccio e affondando il volto nel collo del brunetto.

In qualche modo, mentre Jeongguk faceva sprofondare il viso nei capelli di Taehyung, il brunetto sapeva che tutto sarebbe andato per il verso giusto.

***

istituto superiore SOPA
il giorno dopo
7:43 am

Jeongguk era vicino all'ingresso della scuola con Seokjin e Namjoon, chiacchierando un po' e scherzando mentre aspettavano gli altri.

"Cosa fate venerdì sera?" chiese Jeongguk, solo per soddisfare la sua curiosità e pianificare il suo weekend. "È il nostro terzo anniversario!" esclamò Namjoon, stringendo la presa sulla vita del suo ragazzo. Seokjin sorrise e il minore si illuminó a quella vista. "Già? Wow, il tempo è volato in fretta!"

"Lo so, vero?" Jin sospirò sognante, guardando il suo uomo con occhi pieni d'amore. Namjoon ghignò, lanciando a Seokjin la stessa occhiata appassionata. "Tre anni con questo vecchiaccio, come ho fatto a non annoiarmi?" scherzó il ragazzo biondo. "Mhm, potrei farti la stessa domanda."

Jeongguk guardò, leggermente imbarazzato, mentre la coppia iniziò una giocosa - ma intensa - pomiciata.

"Bonjour, Jeonggukie!" una voce familiare esclamò dalla destra del minore. Si girò verso Taehyung che si lanciò letteralmente contro il brunetto, abbraciandolo stretto. Quell'interazione stuzzicò l'interesse della coppia pomiciante che non aveva visto un Taehyung sobrio aggrapparsi a Jeongguk per circa due mesi.

Jeongguk non fece caso agli sguardi curiosi dei suoi amici, ricordandosi di farli venire a sapere della 'situazione Taehyung' quando avesse avuto tempo. Per quel momento, strinse solo le braccia intorno alla vita del francesino.

"Bonjour, Tae. Come stai?" chiese dolcemente il brunetto dopo che Taehyung ebbe baciatogli la guancia per dargli il buongiorno (aveva baciato anche le guance degli altri due ragazzi, ma Jeongguk decise di concentrarsi sul buono.) I quattro amici iniziarono a chiacchierare felicemente, Seokjin non poté non notare come le mani dei due  minori fossero intrecciate. Prese nota di chiedere più tardi a Jeongguk cosa stesse succedendo.

Quest'ultimo poteva solo godersi il momento, amando la sensazione del palmo di Taehyung sotto il suo pollice. I due amici-o-forse-di-più-Jeongguk-non-ne-era-certo avevano chiacchierato fino a tardi la notte dopo aver passato tutto il giorno insieme, e il brunetto non poteva essere più felice. Se l'erano spassata in casa, coccolandosi e divertendosi senza molte interruzioni (la madre di Jeongguk era comunque una donna curiosa e li infastidì un po' di volte.)

Quando gli altri arrivarono - Hoseok, solo a sorridente come sempre, e poi Yoongi e Jimin, quest'ultimo coccolava il suo ragazzo mentre camminavano - il piccolo gruppo si sciolse per andare nelle rispettive classi. La prima lezione era matematica e sfortunatamente Taehyung e Jeongguk non la facevano insieme, ma improvvisamente il biondino gli sorrise timidamente quando arrivarono davanti alla loro classi e lo abbracciò stretto.

Jeongguk ridacchiò, stringendo la presa sulla vita di Taehyung. "Mi aspetti alla fine della lezioni, sì?" disse il ragazzo francese, guardando il brunetto.

"Certo, Taetae."

E lì Taehyung sorrise luminosamente e lo baciò, di punto in bianco, e sembrava giusto. Non sembrava affrettato, o sbagliato, o strano: Jeongguk si sentiva come se fosse nato per vivere quel particolare momento. E mentre Jeongguk inclinava la testa e approfondiva il bacio, non voleva pensare a quanto fossero incasinati, o alle occhiate sconcertate che tutti lanciavano loro.

Beh, tutti tranne Jimin.

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solo io penso che in questa storia Jimin abbia un bellissimo ruolo? e pensare che in molte storie è la poooootana di turno...
~M

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