Appuntamento

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La mattinata la passo a cercare dei vestiti carini da mettermi la sera. Sono ancora agitata e continuo a immaginarmi quello che potrebbe accadere, sperando sempre che nessuno dei due sappia dell'invito dell'altro. 

Il pomeriggio passa in fretta, tra commissioni e chiacchiere con mamma. E' quasi più agitata lei di me per la serata, le ho raccontato tutto e secondo lei non avrei dovuto "sabotare" gli appuntamenti, ma lì sul momento mi sembrava l'idea migliore. 

La cena è lenta e il mio stomaco non ne vuole sapere di assimilare qualcosa. Mio padre non c'è neppure oggi. Non che ne senta la mancanza ma il mio sesto senso mi dice che c'è qualcosa che non va.

Mi vesto, mi trucco e rimango lì, davanti allo specchio del bagno a guardarmi, più mi guardo e più non mi riconosco, un po' come quando ripeti all'infinito una parola e quella sembra perdere senso. Non so cosa mi stia capitando ma mi sento diversa, mi vedo diversa e non so se il fatto che io stia cambiando mi piaccia, voglio dire, ora mi sento felice, sto bene con loro, ma non sono sicura che quello che io stia facendo sia la cosa giusta. Ieri ho fumato una canna! Mi sono sempre detta che drogarsi fosse una cosa stupida e invece eccomi qui, ho fatto la cazzata! Eppure nonostante so che ho sbagliato, non riesco a sentirmi in colpa, perchè? Cosa mi sta succedendo?

Driiin Driiin

Mi "risveglio" da questa riflessione e guardo il telefono: "Pietro", oddio e adesso che vuole?

<<Pronto?>>

<<Hey, ho sentito Nigel, mi ha detto che uscite stasera>> silenzio, lascia così la frase in sospeso e io non so che dire, annuisco con la testa e stupida che non sono altro, ricordo che sono al telefono e che quel cenno non può essere recapitato al mittente.

<<Sì>> ancora silenzio e io sento le guance scottare

<<Vengo anch'io con voi stasera che così, dò una parte degli acquisti di ieri a Nigel>>

<<Ah sì, sisì va bene, allora ci vediamo dopo dai>> ci salutiamo e io vado a sedermi sul mio letto, CHE PALLE! Pietro simpatico sei simpatico eh, però mamma mia, lasciami vivere! E pensare che mi ero immaginata una serata intima, forse anche romantica con Nigel, va bé sarà per un'altra volta.

Scendo le scale di malavoglia, prendo una felpa e vado in salotto dove c'è mia mamma sul divano <<Allora? Sei emozionata di uscire con il bel ragazzo dagli occhi azzurri?>> sorride e si mette a sedere, mi osserva attentamente e io alzo gli occhi al cielo <<No, non sono per nulla emozionata>> lei mi guarda perplessa e appoggia la mano sulla mia <<Come mai? Qualcosa non va? Avete litigato?>> sono talmente arrabbiata e delusa che mi sta venendo da piangere, ma si può essere così stupide? <<Non abbiamo litigato è solo che anche stasera si è messo in mezzo Pietro e quindi usciremo noi 3>> mia madre inizia a ridere e mi sale un terribile nervoso, possibile che io sono in questa sciocca situazione e lei tutto quello che ha da fare è ridere come una bambina? <<Scusami tesoro, non dovrei ridere eppure è assurdo come cambiato aria tu sia diventata una spezza cuori>> e continua imperterrita a ridere, alzo gli occhi al cielo, mi alzo e guardo il telefono, sono le 20.30 <<Bene mamma, ti lascio divertire e prenderti gioco di me, io vado che sono già in ritardo>>

Esco e inizio a correre per arrivare la bar il prima possibile, chissà che magari trovo Nigel solo e passiamo un paio di minuti tra di noi. Arrivo al bar e...ci sono TUTTI, ottimo, proprio la serata che mi immaginavo...

<<Heilà, bella fanciulla>> Pietro ovviamente sempre in prima linea a salutarmi, gli sorrido e vado subito al bancone del bar, questa serata sta andando a rotoli e io sono sempre più di cattivo umore anche perchè, guarda caso, Nigel non c'è!

<<Hey Johnathan, dammi una Coca e Jäger>>

<<Ci vai giù pesante stasera eh? Qualcosa non va?>>

<<La mia vita non va!>>

<<Ahi Ahi, brutta storia la tua allora, senti ma perchè non mi aspetti che chiudo il bar stasera e ci facciamo due chiacchiere?>> annuisco e mi viene da ridere, 3 appuntamenti nella stessa sera e con 3 diversi ragazzi, per fortuna almeno con John son sicura che è un invito amichevole e basta.



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