Bacio

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<<Quindi da quello che ho capito, meglio non farla incazzare tua mamma, altrimenti ti tira un destro che ci rimani secco>> Diego ride e io con lui, non abbiamo mai parlato molto da quando sono qui ed è il ragazzo con cui ho legato meno eppure, tra tutti quelli del posto, se potessi scegliere lo vorrei come mio fratello, sarà che nonostante sia più grande di me è molto basso di statura, biondo, con gli occhi azzurri e quello sguardo un po' da bambino, che ti viene voglia di proteggerlo, di difenderlo da tutti, come se fosse tuo fratello.

 <<Diciamo che da quanto ho potuto vedere oggi, sì, è decisamente meglio non farla arrabbiare>> tira fuori una sigaretta e me la offre, non accetto perchè so che mia madre mi ucciderebbe se sapesse che fumo <<Senti ma, come mai tuo zio non c'è più?>> dallo sguardo che si abbassa e si intristisce, capisco che non è stata una cosa giusta fare questa domanda, ma io ho seriamente bisogno di capire e poter dare una spiegazione a quella foto.

<<Non lo sappiamo con certezza, un giorno ci disse che doveva scendere in città per fare degli acquisti e parlare con una persona, ci disse che non sapeva per quanto tempo sarebbe rimasto via e dopo un paio di giorni ci chiama l'agenzia funebre dicendo che mio zio era morto in un incidente stradale perchè ubriaco e che avevano già preparato la bara, non ci hanno mai lasciato vedere il corpo, secondo loro perchè era malandato, io son convinto perchè c'era qualcosa di strano, ma ormai sono passati due anni e chi s'è visto s'è visto.>> aspira una boccata di fumo dalla sigaretta, mi guarda e alza le spalle <<Mio zio aveva iniziato a bere molto da dopo che sua moglie se n'è andata via con un forestiero di Milano, non si è mai ripreso da quella storia, nonostante non andavano d'accordo e pareva non si amassero, quella storia lo ha proprio distrutto.>> 

<<Ehi ragazzi, ho finito.>> mia mamma esce dalla porta e solleva la sua mano fasciata, è molto pallida in viso e pare aver sudato parecchio <<Allora cosa ti hanno detto?>>

<<Mi sono lussata il pollice e rotto un paio di nocche, ma per fortuna nulla di grave, devo rimanere un mese fasciata e poi esercizi per riprendere la mobilità>> si volta verso Diego e con la mano sana lo accarezza in viso <<Grazie davvero per averci portato, senza di te non so come avremmo fatto>> lui arrossisce e a me viene da ridere perchè sembra proprio un bimbo.

<<Grazie mille ancora, ciao Diego!>> lo salutiamo dall'uscio di casa e rientriamo, mia mamma si sdraia sul divano e io vado a riprendere la foto, continuo a osservarla e continuo a vedere due amici di circa vent'anni che ridono e sono felici <<Mamma, mi puoi spiegare perchè ti sei arrabbiata così tanto quando hai visto questa foto?>> entro in salotto e lei si gira verso di me sorpresa che io dopo tutta la scena di questo pomeriggio, abbia trovato il coraggio di chiederglielo.

<<Perchè come al solito tuo padre non mi dice la verità, quando mi ha detto che ci saremmo trasferiti qui mi disse che non conosceva il posto, non c'era mai stato e che non conosceva nessuno ma che sicuramente ci sarebbe piaciuto, sai Brenda, io non so nemmeno più se è vero questo matrimonio o è una delle sue mille bugie>> mi spiace così tanto per mia madre, penso che abbia amato mio padre alla follia e adesso vedere quanto male lui le ha fatto, mi fa così intristire e mi fa così tanta rabbia che vorrei non si fossero mai sposati e che io non fossi mai nata, almeno lei si sarebbe sentita libera di andarsene qual'ora avesse capito quanto stronzo è mio padre.

<<Non capisco perchè non ha voluto raccontare nulla di questo posto e di questo ragazzo, io credo ci sia sotto qualcosa di strano>> vorrei dirle quello che ho sentito ieri sera da quelle due smorfiose, ma non voglio darle ulteriori preoccupazioni <<Sai Brenda, dove c'è tuo padre ci sono sempre stranezze>> si alza e va in cucina a preparare la cena, mentre io rifletto sulle sue parole.

Il telefono vibra, guardo ed è un messaggio di Pietro "Ehi, ho visto Diego e mi ha detto di tua mamma, come sta? E tu, ti sei ripresa dallo spavento?"

"Sisi, mi sono ripresa però è stata tosta, per fortuna c'era Diego"

"Mi è molto spiaciuto non esserci per aiutarti, stasera ti va se ci vediamo?"

<<Chi è? Il nostro bel ricciolino oppure il nostro uomo dagli occhi azzurri?>> mia mamma torna e si siede sul divano porgendomi un piatto con un panino e chiedendomi scusa con lo sguardo per l'ennesimo triste pasto <<E' il ricciolino, detto anche Pietro>> addenta il panino e annuisce con la testa <<Non molla il ragazzo eh? Ti ha chiesto di uscire?>> annuisco e riguardo il messaggio <<Vai pure, io non ho bisogno della badante se è questo che ti frena dall'uscire>> 

<<Sei sicura? Per una volta posso rimanere a casa, non è un problema>> 

<<Vai vai, che voglio godermi questa casa in solitudine finchè posso>> e come sempre mi fa uno dei suoi bellissimi sorrisi, che bella donna è mia madre, peccato sia sprecata accanto a quel viscido uomo.

Mi avvio come sempre verso il bar con le cuffiette e mi lascio cullare dalla canzone Keith Moon di Axos, mi piace proprio tanto questo artista, sarà forse che me lo ha fatto conoscere Nigel?

Arrivo al bar e stranamente c'è solo Pietro, non so ma la cosa i fa agitare, mi aspettavo che come ieri sera c'erano tutti e invece a quanto pare sarà un vero e proprio appuntamento!

<<Ehi, allora com'è?>> ci avviciniamo e lui cerca di baciarmi la guancia ma io mi scosto e prendo una sigaretta dal pacchetto <<Ora bene, però mi sono presa un bello spavento.>> mi giro e noto che il bar è chiuso <<John non sta bene?>> dico indicando il bar <<Nono, sta bene, ha solo deciso di prendersi una serata libera e di uscire con una sua nuova fiamma.>> mi giro e lo guardo perplessa <<Davvero? Non sapevo che uscisse con qualcuno>> ci avviciniamo alle sedie esterne del bar e ci sediamo mentre fumiamo <<Lo ha conosciuto un paio di settimane fa, durante il suo turno al bar, ma il ragazzo è della città, si sono sentiti un po' per telefono e oggi è stata la prima volta che sono usciti.>> sorrido e immagino Johnathan e il suo spasimante.

<<Perché ridi?>> mi volto e Pietro mi sta guardando, sorride e si avvicina verso di me con la sedia, io di scatto, senza pensare mi alzo e guardo l'interno del bar dalla vetrina <<Ho chiesto a John di assumermi>> Pietro si alza e mi si avvicina, appoggia la mano sulla mia spalla e la cosa mi infastidisce molto, mi giro e faccio per andarmene e lui invece mi prende anche con l'altra mano <<Sei veramente bella Brenda e fottutamente diversa da tutte le altre>> mi scrollo di dosso le sue mani e ridendo dico <<Bè per fortuna che sono diversa, non accetterei di essere una copia di tutte le altre>> non so nemmeno come tutto sia successo, una frazione di secondi, forse neanche e mi ritrovo Pietro incollato alle labbra, cerco di scansarmi ma non ci riesco.

Musica cicatreneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora