Un buco nella rete

279 33 66
                                    


Che nottataccia. Erano anni che non dormiva così male. Franco si svegliò con tutte le zampe intorpidite e la vista annebbiata. Sbatté le palpebre più volte prima di riuscire ad abbandonare il dormiveglia e prendere coscienza che un altro giorno stava per iniziare.

«Fraaaancooo! Muoviti, che la colazione è pronta»

Con passo traballante si avviò verso l'angolo cucina. Ma come faceva lei ad essere sempre così bella pimpante di primo mattino?

«Sbrigati dai, che oggi abbiamo un sacco di cose da fare» lo rimproverò Gianna mettendogli davanti il pasto.

Franco prese l'ultimo pezzetto di mosca rimasto e lo zuppò nella sua goccia d'acqua.

«Devi riparare quel buco, altrimenti ci passano in mezzo anche i moscerini piccini picciò»

«Posso averne un altro po'?>> chiese Franco ignorandola, riferendosi all'antenna di mosca che stava gustando.

«No, è finita. E' colpa tua, quando pensi di riparare quel benedetto buco?»

Franco sbuffò, poi la guardò con tutti i suoi quattro occhi.

«Che c'è?»

«Niente. Perché?»

«Perché mi guardi così?»

«Così come?»

«Dai smettila. Mi dai fastidio»

«Ah sì? Ora non posso più nemmeno guardarti? E se invece faccio così?» sussurrò Franco stringendola a sé con tutte le otto zampe per non farla liberare.

«Ma come ho fatto a sposare un buono a nulla come te, eh?» rise Gianna baciandolo sulla testa.

«Non è colpa tua, è solo che sono il più figo di tutti. Come potevi resistermi?»

«Sì sì, va bene. Vedi di fare ciò che devi»

«Agli ordini, signora!» e senza ulteriori indugi corse nell'ala più esterna della ragnatela e cominciò subito a tessere per rammendare il buco.

U-Ragno ChroniclesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora