Capitolo 3

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La moto di Kidd sfrecciava lungo le strade del deserto roccioso, sollevando nuvole di polvere e allarmando i pochi uccelli che volteggiavano temerari in quella zona.

Il sole si stagliava a picco sulle loro teste sprovviste di casco ma era piacevole e serviva a contrastare il vento che gli schiaffeggiava mentre cavalcavano le lunghe strade.
 Erano passati dalla civiltà della città tecnologica alla natura incontaminata e selvaggia del Canyon.


 Mentre macinavano chilometri su chilometri il rosso, immerso nel caos dei suoi pensieri, pensò che era un idiota troppo impulsivo e, come sempre, era stato troppo avventato.
 Solitamente gli stava bene comportarsi così e non si curava delle conseguenze delle sue azioni, ma il rifiuto che era arrivato da parte di Trafalgar Law gli bruciava ancora e temeva di aver rovinato qualcosa.

Quella mattina lui e Killer si erano svegliati con dei terribili postumi della sbornia mentre invece quel medicastro da strapazzo, con quel sorriso strafottente sulle labbra, aveva detto di stare benissimo. Anzi aveva consigliato loro anche dei rimedi per superare facilmente i postumi visto che si sarebbero dovuti mettere in marcia subito dopo colazione.

Comunque si era comportato normalmente e nei suoi occhi non c'era la minima traccia di rimprovero o altro. Kidd aveva così preso un pastiglia con un sospiro e aveva fatto una doccia gelata per cercare di calmare il battuto accelerato del suo cuore. Diavolo, aveva aveva capito che anche lui fosse d'accordo allora perché aveva reagito così?
 Erano ore che ci pensava e ancora non era riuscito a trovare una soluzione a quel rompicapo. Perché il moro si stava rivelando un vero enigma per lui.

Eppure dal modo in cui i suoi occhi grigi si posavano su di lui si capiva che erano inequivocabilmente carichi di passione e lussuria. O forse lo aveva solamente immaginato con la sua mente distorta?
 Forse non aveva ben capito i segnali che il morto gli lanciava... O forse lo rifiutava per altri motivi.
 Tutto quel lavoro di meningi gli aveva fatto aumentare il mal di testa che ancora trapanava sulle sue tempie.

Avrebbe dovuto impedire al quel medico di andare con loro, così da risparmiarsi certe menate e quelli imbarazzi a cui non era di certo abituato. Perché qualunque fosse il motivo che lo aveva spinto a rifiutarlo ad Eustass Kidd rodeva terribilmente il culo.
 Non era da lui ricevere due di picche, solitamente quando qualcosa gli piaceva se la prendeva e basta.
 Odiava quel medico dal ghigno arrogante e ancor di più lo odiava perché lo trovava irresistibile. Non era come gli altri con cui era stato, aveva qualcosa di diverso e unico nel suo genere che lo rendeva irresistibile agli occhi del rosso. Forse era il suo caratteraccio o magari gli occhi plumbei o ancora quelle occhiaie terribilmente sexy, non lo sapeva con assoluta precisione comunque Kidd se lo sarebbe fatto molto volentieri.


 Si morse il labbro cercando di non fare certi pensieri e concentrarsi esclusivamente sulla guida anche se il profumo del bagnoschiuma del moro gli solleticava le narici e sentire la vicinanza del suo corpo caldo metteva a dura prova la poca pazienza che aveva.
 Si fermarono ad un stazione di servizio per rifornire e sgranchirsi le membra intorpidite. Kidd stiracchiò le braccia e si passò una mano nella zazzera infuocata.
 Killer era andato al distributore per prendere da bere e loro lo attendevano appoggiati alla moto.
-Eustass-ya?- lo chiamò Law.
-Mh? Che vuoi?- rispose l'altro senza però voltarsi.
-Niente, volevo solo infastidirti.- sghignazzò il moro.
 Kidd roteò gli occhi al cielo. Ma quanto poteva essere irritante?
 Si sentì addosso gli occhi del moro e, anche se cercava di guardare ostinatamente davanti a sé, e quando si voltò per dirgli di piantarla l'altro gli fece vedere il dito medio.
 Un ringhio nacque dalla gola di Kidd e l'altro scoppiò a ridere divertito. Aveva pensato che dopo il suo rifiuto Kidd si fosse offeso ma era bello vedere che era sempre lo stesso di sempre con i suoi spicci e violenti.
-Giuro che ti spacco quel brutto muso che ti ritrovi.- disse l'altro anche se trovava la sua risata terribilmente eccitante, anche perché non aveva il piacere di sentirla spesso.
-Brutto muso? Pensavo che ti piacesse.- ghignò Law.

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