Capitolo 7

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La chitarra di Kidd sembrava essere dotata di vita propria mentre il rosso la suonava come se fossero un tutt'uno. E probabilmente era così che si sentiva lui mentre stava sul piccolo palco improvvisato.
 La sua voce roca riempiva l'intero locale in cui si stavano esibendo lui e Killer.

Shakky, la padrona del pub, era una lontana parente di Rufy, così aveva subito accettato quando le aveva proposto di farli suonare nel suo locale.
 La donna aveva occhio per la buona musica, oltre che per gli affari, e aveva pensato di attirare più clienti giovani con la loro musica. Lei stessa tamburellava con il tacco e ancheggiava leggermente mentre si occupava di preparare le ordinazioni.


 Law stava seduto al tavolino, rapito da quella musica e osservava ammaliato i movimenti dei due chitarristi.
 Il testo della canzone parlava di due fratelli che si erano uccisi a vicenda a causa di un equivoco, nato per colpa di una donna di cui erano entrambi innamorati perdutamente. Descriveva le sensazioni di uno dei due mentre veniva accoltellato dall'altro e allo stesso tempo uccideva anche lui l'altro.


 Law non aveva mai sentito niente di così strano ma allo stesso tempo quelle parole avevano significati pesanti e potenti e se tutte le loro canzoni erano così, doveva ammettere che la loro musica era qualcosa di davvero serio.
 Il plettro delle loro chitarre sembrava accarezzare le corse e inondavano la sala con le loro note chiare che facevano vibrare il pavimento e i vetri.

Ogni tanto Rufy interrompeva la sua contemplazione con il suo chiacchiericcio allegro e a tratti ingenuo.
 Aveva chiamato anche un suo amico, che viveva proprio in quella città, con lunghi capelli ricci, labbra carnose ed un lungo naso che lo rendeva buffo e quasi caricaturale e che sicuramente attirava parecchio l'attenzione.
 Insieme a lui c'era la sua ragazza, ovvero una biondina di poche parole che si stava specializzando in oncologia.


-Torao invece è un cardiochirurgo sapete?- disse Rufy battendo energicamente una mano sulla spalla del moro.
-Sul serio?- chiese Kaya voltandosi verso di lui. Il moro annuì, poco entusiasta di stare al centro dell'attenzione, poi focalizzò la sua attenzione nuovamente sul palco improvvisato. Non aveva proprio voglia di parlare del suo lavoro ma voleva solo guardare Kidd che in quel momento gli parve più bello che mai.


 -Tu e Kidd state insieme?- gli chiese Rufy gettando tra le sue fauci una manciata di arachidi e masticando con la bocca aperta come se niente fosse.
 Law si era voltato di scatto verso quel ragazzetto insolente e lo fissò come se volesse incenerirlo.
-Da dove ti escono queste puttanate?- sibilò con gli occhi ridotti a due pericolose fessure.
 -Dai, ormai siamo amici e puoi dirmelo. Non ho mica pregiudizi io.- disse serio il ragazzo con il capelli di paglia.
-Non è questione di pregiudizi, è che dovresti imparare a farti un po' di cazzi tuoi.-
Rufy reclinò la testa per niente ferito dalla risposta acida dell'altro e continuò a fissarlo come se veramente aspettasse una risposta alla sua domanda.
 Law resse il suo sguardo prima di sospirare. Aveva l'impressione che non avrebbe avuto pace fino a quando non avesse dato una risposta convincente a quel ficcanaso. Era in queste occasioni che capiva perché Kidd non lo sopportava.


 -No, non stiamo insieme.-
-Perché?-
 -Che cazzo vuol dire perché? Non dobbiamo mica stare insieme solo perché lo hai deciso tu.-
Rufy si grattò il mento pensoso. -Ma vi piacete quindi dovreste stare insieme.- disse infine con un sorriso ampio.
-Non puoi stabilire tu con chi dovrei stare. E poi le cose non sono così semplici.- disse Law passandosi una mano tra i capelli corvini.


 -Allora spiegati meglio.-
 Law non sapeva per quale strano motivo ma sentiva che poteva parlare tranquillamente con quel ragazzetto così ingenuo. In fondo era una brava persona, magari un po' ficcanaso e dalla mente semplice, però sentiva che si sarebbe potuto confidare con lui senza essere deriso o altro.
-Io ed Eustass-ya abbiamo un rapporto... complicato. Non si può certo dire che siamo due persone normali. Io sono...-
 -Innamorato di lui?- terminò la frase Rufy.
 Law annuì e buttò giù un bel sorso di rum.
 -E non credi che lui lo sia di te?-
 -Non lo so...-
-Io credo che dovresti chiederglielo o non lo saprai mai.- spiegò l'altro come se fosse la cosa più normale del mondo.
 -Fosse semplice. Non conosci il caratteraccio di Eustass-ya.- rispose Law non un sorriso storto sul viso. Rufy non fece in tempo a rispondergli che Kidd e Killer li raggiunsero al tavolino.
-Siete davvero bravi!- si complimentò con loro Rufy, seguito da Usop e Kaya.

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