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~Well, it's been a long time
Since you've been together to someone
So what will I do
You are the right one
And I'm just the boy who is looking at you~

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Giunse così la sera, e con lei tutte le ansie e paure del giovane Taehyung.

Aveva letteralmente passato l'intero pomeriggio a pensare come vestirsi e lanciare indumenti per la stanza.
Per fortuna anche quella sera Seokjin l'aveva aiutato con la bambina, tenendola a casa con lui.

Per Taehyung c'era sempre, per fortuna. Anche perché lui non avrebbe di certo saputo come fare con quella bambina senza l'aiuto del suo migliore amico.

Anche grazie a lui aveva trovato qualcosa di decente da mettere.
Ma ormai si guardava allo specchio da un po'. Non era convinto.

Lasciò scorrere più volte lo sguardo sul proprio riflesso: la camicia rossa che, morbida, gli ricopriva il torso e, poi, i pantaloni di un nero intenso che gli fasciavano perfettamente cosce, polpacci e sedere.

Ma non era convinto ancora.
Non gli sembrava di essere così ben vestito, ma dovette smettere di pensarci quando, alle otto in punto, il suono del campanello della porta di casa rieccheggiò in tutto il suo modesto appartamento.

Oddio, oddio, eccolo.

Si passò un'ultima volta la mano tra i capelli argentei prima di correre, quasi, alla porta.
E l'aprì senza neanche pensarci molto, restando immobile, quasi folgorato, alla vista dell'altro.

Era avvolto in un vestito blu cobalto, con camicia e scarpe nere, i capelli un po' mossi e la fronte scoperta. Aveva decisamente un aspetto fin troppo sexy, e tutto quello gli fu sbattuto in faccia quasi come quella folata di vento che andò ad infrangersi contro il suo corpo non appena aprì la porta.

«Ciao, Taehyung» disse, con un dolce sorriso sulle labbra.
Tutto il contrario di quello che sembrava in quell'istante.

Dolce. Ma che, scherziamo?

«C-ciao Jungkook... » si ritrovò a mormorare, adesso un po' impacciato.

«Pronto per andare?»

Aveva salito l'unico scalino che lo divideva ancora dall'entrata della casa, cosa che lo portò ad essere più alto di qualche centimetro rispetto a Taehyung.
E a lui, questo, piaceva da morire.

«S-sì...prendo una giacca e arrivo» e subito si volatilizzò dentro casa per recuperare la giacca nera, che aveva già preparato in precedenza, sul suo divano.

E subito tornò da quel ragazzo adorabile quanto affascinante.

«Andiamo?» domandò ancora una volta, non appena lo vide tornare, con un dolce sorriso ancora fisso sulle labbra.

Dad || KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora