Dad || KookV

14

Quella mattina fu Bogum ad accompagnare la piccola Soyeon a scuola.
Taehyung stava ancora dormendo, e non voleva svegliarlo.
Cercava un modo per farsi perdonare, insomma.

Il piccolo, infatti, si svegliò da solo, verso le dieci.
Si guardò intorno e subito scattò in piedi nel notare l'orologio sul comodino che segnava quell'orario.

«SOYEON!» urlò, con la voce ancora impastata dal sonno.

Corse verso la camera della bambina ma, ovviamente, la trovò vuota.

Andò subito nel panico.

Scese di corsa le scale, bloccandosi soltanto quando sentì qualcuno ridere alle sue spalle.

«È già a scuola, sta calmo»

Taehyung si girò verso la cucina, e lì davanti la porta trovò Bogum con un sorriso sul viso ed un piatto enorme di pancake tra le mani.

«Fame?» domandò semplicemente, fissando Taehyung.

Lui annuì, confuso, dirigendosi piano verso di lui.

Sembrava di essere tornati indietro nel tempo, e per pochi istanti il cuore del piccolo si scaldò, ma non cedette.

Sorpassò il corpo del più alto, andandosi così a sedere al tavolo, trovandosi davanti anche una tazza fumante di cappuccino.

«Perché hai...fatto tutto questo?» domandò, girandosi a fissare l'altro che, a quella domanda, alzò semplicemente le spalle.

«Ho sbagliato?»

Taehyung non rispose, prese la tazza tra le mani e bevve un sorso di cappuccino.

Era buonissimo.
Esattamente come piaceva a lui.

Non riuscì a trattenere un sorriso, forse a causa dei suoi neuroni ancora mezzi addormentati.

Ma subito dopo il pensiero andò a Jungkook. Chissà se lo aveva cercato, quella mattina.

«Non ho fame, scusa» disse all'improvviso, posando così la tazza sul tavolo prima di alzarsi e correre nuovamente al piano superiore.

Tornò sul letto, recuperando così il cellulare che, chissà come, era finito sotto il suo cuscino.

Lo sbloccò con le mani che quasi tremavano, e sorrise subito nel trovarsi tre chiamate perse e dieci messaggi.

Jungkook.

Lesse i messaggi rapidamente, sorridendo ancora di più nel notare quanto fosse preoccupato il più grande, e subito decise di chiamarlo per tranquillizzarlo ma, soprattutto, per sentire la sua voce.

Non dovette aspettare neanche molto dato che, dopo il secondo squillo, la chiamata venne aperta.

‹Tae! Oddio, tutto bene? Oggi non ti ho trovato da nessuna parte!›

Taehyung rise teneramente, stringendosi una mano all'altezza del petto prima di riuscire a rispondere.

‹Sto bene, sta tranquillo. Bogum ha accompagnato Soyeon, non voleva svegliarmi, credo...› rispose, mordicchiandosi il labbro.

‹Sai, quel tipo non mi piace›

Il tono del più grande era infastidito, e Taehyung non poté fare altro che sentirsi stranamente felice.

‹Invece c'è un tipo che a me piace da impazzire, sai?› rispose subito, ridacchiando piano.

Ci furono diversi attimi di silenzio, ma il più piccolo sapeva che, dall'altro lato del telefono, Jungkook stava sorridendo.

‹Ti va di uscire con questo tipo, oggi pomeriggio? › domandò, d'un tratto.

‹Mi dispiace, ma questo pomeriggio non posso proprio. Sono impegnato con Soyeon ed il tipo che non ti piace, dobbiamo andare a prendere un gelato›

‹A me piace il gelato. Anche a Hyeonmi piace. Mi sto auto invitando›

Taehyung rise ancora una volta, all'udire quelle parole.

‹Mi piacerebbe, davvero. Ma credo sia meglio evitare.
Soyeon vuole passare un po' di tempo con me e Bogum, è...difficile da spiegare› mormorò poi, con tono un po' triste.

Sentì un leggero sospiro arrivare dall'altro capo del telefono, ma per fortuna Jungkook non sembrava arrabbiato.

‹Va bene, però mi devi un appuntamento›

‹Ci sto!›

Risero entrambi, e poi si sentì qualcuno chiamare Jungkook.

‹Scusa piccolo, adesso devo andare, sto lavorando.
Ci sentiamo dopo, va bene?›

Taehyung si passò la lingua tra le labbra, e poi annuì, come se l'altro avesse potuto vederlo.

‹Va bene, sta attento! A dopo!›

E subito dopo chiuse la chiamata.

Sarebbe stata una lunga giornata, quella.

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Sì, vi sto decisamente viziando.

E, AH, visto che sono broke as fuck, mi sono cucita da sola un peluche di TATA.
Lo volete vedere? SJBSJDJJDIS.