Dad || KookV

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«Mh...Jungkook?
Cosa...cosa è successo?» la voce di Taehyung riempì l'intera stanza, anche se era ancora piuttosto rauca e profonda.
Il suo viso appariva confuso, ma la sola vista del moro era stata in grado di calmarlo, per fortuna.

«Non ricordi niente?
Sei in ospedale, Tae... » sussurrò il moro, allungando una mano ad accarezzare il viso del più piccolo in una dolce carezza.

Taehyung scosse il capo, in segno di negazione, prima di lasciarsi cullare da quella carezza, socchiudendo anche di poco gli occhi.

Ma a Jungkook in quel momento non voleva vedere i suoi occhi chiusi, erano stati per troppo tempo chiusi, ora voleva vederli aperti e brillanti come erano stati prima di quello che era successo.

«Ehi, Tae, piccolo...guardami... » sussurrò, passando adesso la mano tra i suoi capelli, spostandoli in questo modo dalla sua fronte.

Il più piccolo acconsentì alla richiesta e subito schiuse gli occhi, puntandoli così in quelli di Jungkook.
Erano umidi adesso, gli occhi del più piccolo.
E subito Jungkook si allarmò.

«Ehi, no...non piangere. Va tutto bene» cercò di rassicurarlo, prendendo ad accarezzargli il viso con entrambe le mani.

«S-solo...solo perché t-tu sei arrivato in tempo...» singhiozzò Taehyung, allungando poi una mano ad afferrare debolmente la maglia di Jungkook per provare ad avvicinarselo un po'.
Aveva ricordato tutto all'improvviso, era stato come un brutto sogno, e adesso aveva bisogno di sentirsi un po' al sicuro.
E quale modo migliore poteva esserci se non stare tra le braccia dell'uomo che amava?

Jungkook sentì lo stomaco stringersi a quelle parole, si sentiva in colpa, non era stato in grado di proteggerlo, ma non gli avrebbe mai negato nulla, non in quel momento. Per questo si lasciò tirare a lui, abbracciandolo poi come meglio poteva, stando ovviamente attento a non fargli male data la ferita ancora profonda che il piccolo aveva al petto.

«Hai dormito per due giorni, sai?» sussurrò il moro con il viso nascosto per metà nell'incavo del collo di Taehyung.

«Ora si spiegano le tue occhiaie...» mormorò in risposta l'altro, accennando anche una breve risata tra i singhiozzi.

E quella breve risata fu abbastanza per alleggerire l'atmosfera in quell'istante.
Anche Jungkook ne accennò una, e poi si tirò lievemente in su, riuscendo così a stare con il viso proprio di qualche centimetro di distanza da quello dell'altro.

«Tu invece non ne hai neanche l'ombra, sei sempre perfetto»

«Kookie, non provarci con me mentre che sono in un letto di ospedale!» disse con l'accenno di un broncio, portandosi poi una mano sul viso per scacciare via le lacrime.

«Ho detto solo la verità, non ci sto provando»

E, dopo essersi scambiati un breve sguardo, entrambi si misero a ridere.
Non una di quelle risate divertite, ma una di sollievo. Erano di nuovo insieme, andava tutto bene. Ed erano entrambi incredibilmente felici.

Poi, all'improvviso, ecco arrivare la domanda che Jungkook aveva temuto più di tutte.

«Dove...dove si trova lui?» domandò piano, Taehyung, abbassando anche lo sguardo.

Jungkook si prese del tempo per osservarlo prima di rispondere.
I suoi capelli che erano diventati ancora più lunghi, il neo sul suo naso, quello sul labbro inferiore, le sue guance, gli occhi. Stava per perdere tutto quello. Ed ogni volta che ci pensava aveva voglia di prendere la sua pistola ed andare ad uccidere quell'essere senza ripensamenti, ma sapeva bene di non poterlo fare, purtroppo.

«L'hanno portato via questa mattina, subirà un processo, ma farò di tutto per tenerlo dentro fino alla fine dei suoi giorni, stanne certo» rispose finalmente, rimettendosi in piedi normalmente prima di afferrare la mano di Taehyung.

«G-grazie Kookie, davvero...non so come avrei fatto senza di te» sussurrò, ricambiando la stretta della sua mano, riuscendo anche ad alzare lo sguardo sul più grande in un modo che l'altro trovò adorabile.
Tant'è che si abbassò all'improvviso a lasciargli un bacio sulla fronte prima di sorridergli.

«Vado a chiamare il medico, okay?
Stai tranquillo qui, torno subito»

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Hi.