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Jungkook passò l'intera notte in ospedale, seduto su una scomoda sedia al fianco di Taehyung.
Non era stato in grado di chiudere gli occhi neanche per un istante, il suo sguardo era sempre fisso su Taehyung, che durante la notte non si era mosso di un solo millimetro.

Erano da poco scoccate le otto quando, all'improvviso, entrarono all'interno della stanza quattro figure che Jungkook, per fortuna, conosceva.

Jin, Jimin, Yoongi e Namjoon erano lì, gli occhi sgranati, il fiatone, e l'aria sconvolta.
Ma nessuna parola era uscita dalle loro labbra, avevano tutti gli occhi fissi sul corpo del più piccolo.

Il primo che riuscì a spiccicare parola fu Jin, era sempre stato particolarmente protettivo nei confronti di Taehyung, e voleva sapere.

«Cosa...cosa è successo?»

Jungkook si passò le mani sul viso, nuovamente sul punto di piangere.

«Forse è meglio parlare fuori... » suggerì Yoongi, a bassa voce.
Aveva notato lo stato di Jungkook, e non voleva che scoppiasse a piangere lì dentro, avrebbe potuto svegliare Taehyung.

«No.
Io non esco da qui.
Non ho intenzione di lasciarlo solo» rispose Jungkook, puntando nuovamente lo sguardo su Taehyung.

Restarono tutti in silenzio dopo quelle parole, sentendosi anche un po' in colpa.
Era giusto così, probabilmente.

«Ieri sera...» iniziò il moro a bassa voce, tenendo sempre lo sguardo su Taehyung «...mi ha chiamato, dopo aver lasciato Soyeon da Jin... E mi ha chiesto se potevo andare da lui, era solo... E a quanto pare Bogum in questa settimana non ha lasciato la città.
Lo seguiva ovunque, abbiamo trovato tantissime foto di Taehyung nel suo cellulare e nel suo computer, è impazzito...», sospirò nuovamente con gli occhi lucidi.

Si prese un attimo per cercare le parole esatte per spiegare ai quattro presenti cosa fosse esattamente successo, e loro restarono in silenzio.
Jin, Jimin e Yoongi avevano gli occhi lucidi, i primi due si stringevano le mani, mentre Namjoon restava dietro Yoongi, con il capo basso e le mani sulle spalle di suo marito.

«Taehyung aveva ordinato una pizza, e pensiamo che Bogum sia entrato quando è andato via il fattorino, non c'era alcun segno di effrazione, ed il fattorino aveva visto Bogum avvicinarsi all'abitazione di Taehyung mentre andava via...ovviamente lui non poteva sapere, pensava fosse una semplice visita da parte di un amico... » a quel punto accennò una risata, una nervosa ed arrabbiata.
Si sentiva in colpa, e Jimin parve capirlo subito.

«Non è colpa tua, Jungkook. Nessuno poteva immaginare una cosa del genere» disse infatti, in un mormorio basso.

«Dovevo immaginarlo, sembrava decisamente troppo insistente...» sussurrò il moro, abbassando per qualche istante lo sguardo.

«Avranno sicuramente litigato, ma non conosciamo esattamente le dinamiche della situazione, dobbiamo aspettare che Taehyung si svegli... Lo abbiamo trovato al piano di sopra, la porta della camera era a terra, Bogum deve averla buttata giù con la forza...il mobile che stava accanto alla parete era spostato, probabilmente Taehyung voleva metterlo davanti la porta, ma non ne ha avuto il tempo...» continuò, con la voce che tremava sempre di più.

«Spero non lo abbia toccato, ma Taehyung ha comunque cercato di difendersi. Lo ha ferito con una bottiglia rotta, solo che Bogum è stato più forte, e l'ha ferito a sua volta.
Per fortuna la circonferenza della bottiglia era piuttosto larga, e non ha intaccato il cuore, ma ci è andato vicino... La ferita è profonda, ma il dottore ha detto che starà bene...» concluse, strizzando gli occhi per evitare di piangere ancora.

I quattro restarono in completo silenzio ancora una volta, decisamente sconvolti.

Nessuno osava fiatare, e quel silenzio era troppo pesante da reggere, eppure nessuno aveva il coraggio di spezzarlo.
Probabilmente a causa della paura di dire qualcosa di sbagliato o fuori luogo.

Per fortuna in quell'istante entrò un'infermiera all'interno della stanza, con un carellino pieno di disinfettanti e garze varie.

«Signori, vi prego di uscire, dovrei medicare il paziente» disse lei, con tono dolce.

I quattro annuirono, ma Jungkook non si mosse.
E non provarono neanche a parlargli, semplicemente si incamminarono verso l'esterno della stanza.
Seokjin era l'ultimo dei quattro, e prima che potesse uscire Jungkook parlò, sempre con lo sguardo sul minore.

«Seokjin, all'uscita di scuola puoi portare a casa con te anche Hyeonmi e Soyeon? Manderò mia madre a prenderli, questo pomeriggio»

E Jin ovviamente non tardò a rispondere, accennando anche un leggero sorriso.

«Certo, nessun problema.
Se si sveglia facci sapere qualcosa...»

E Jungkook in risposta annuì soltanto.

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Boh.

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A quanto pare mi sono spaventata per niente, ma si sa, prevenire è meglio che curare, quindi ho messo tutte le storie nelle bozze.
Ora, lentamente -lol- le pubblicherò nuovamente tutte.
A quanto pare la legge non è stata approvata. Ma, si c'è un ma, da quanto ho letto hanno deciso di modificare la legge e votare nuovamente a settembre, quindi dovrò tenermi aggiornatissima.
Speriamo bene. ✌💜

Dad || KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora