Capitolo 12

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Arrivai... Ma lui non c’era ancora, andai sulla casetta e aspettai, ore e ore... Ma non venne.
Allora io mi chiusi dentro.
E scoppiai a piangere.
Il mio cuore non ce la fa a sopportare tutto questo...
Non so cosa mi venne in mente ma... Dentro alla casetta c’erano dei legnetti e io... Non so perché ma... Incominciai ad auto lesionarmi il braccio.
Dopo 2 ore e mezza, arrivò tutto di corsa.
“Sel... Ci sei? Sel?” provò a urlare, a chiamarmi ma non ebbe alcuna risposta...
Così decise di salire ma la porta della casetta era chiusa... Provò ad aprirla con dei bastoni e dopo un bel po’ che ci provava ci riuscì.
Entrò e mi vide a terra con il braccio sanguinante e io che piangevo disperata.
“Selena! Ma cosa hai fatto? Sel!” venne vicino a me e mi mise la mia testa sul suo petto mentre guardava il mio braccio... E lui scoppiò a piangere.
E io gli dissi con poca voce accarezzandogli il viso “mi hai fatto soffrire…” “Selena! Non ti devi più auto lesionare! Se lo fai ancora io mi ammazzo! Capito? Ora io sono il grande e tu sei la mia piccola, e io ci sarò sempre per te.” e mi strinse forte.
In quel momento capii che lui mi amava.
“senti, ora io ti porto in ospedale per farti medicare e poi ti porto a casa.. Ok?” mi disse tranquillizzandomi.
Mi prese in braccio e mi portò all’ospedale più vicino.
Lui mi aspettò fuori con la mia borsa in mano.
Quando uscii vidi che lui era seduto su una panchina... Andai da lui e mi sedetti vicino a lui.
Quando mi vide mi abbracciò forte.
“Grazie... Ma potevi anche lasciarmi sola.” gli dissi piangendo “No! smettila di piangere, sei molto più bella quando sorridi... E comunque Se io ti avessi lasciata sola, sanguinante e sofferente... Io...” lo bloccai e lo baciai sulla guancia.
“non pensare a cose che non sono successe e che non succederanno... Io sono viva” gli dissi tranquillizzandolo.
Ci guardammo negli occhi, e nei suoi occhi vidi i miei sogni, i nostri occhi brillavano come diamanti.
Guardai l’orologio: erano quasi le 10 di sera
“oh mio Dio! È tardissimo !Jace! Devi portarmi a casa... Presto!”
“Ok... Ma perché? È una notte bellissima! Piena di stelle!”
“No, Jace, io devo andare da Stefan! Ricordi?” “ah... Si, giusto... Ok... Allora dai andiamo…”mi rispose con occhi bassi.
Arrivai a casa e lo ringraziai
“Non mi lascerai solo, vero?” “no, non ti lascerò mai solo. Non dimenticarlo. E non dimenticarmi”

Salii in fretta in camera e mi addormentai subito.


“Oh, finalmente Selena!” mi disse Tadù “Scusa Tadù, mi sono successe tante cose oggi…” le dissi “Senti ma cosa ti sei fatta al braccio? Come mai è fasciato?” “Eh... Non ho voglia di parlarne. Dov’è Stefan?” “è là, si è appena svegliato. Dai dobbiamo ripartire.
E abbiamo ancora parecchia strada da fare prima di arrivare su Ellision.”mi disse ansiosa. Io intanto andai da Stefan, e lo salutai. “Ciao Selena... Cosa ti è successo al braccio?” mi chiese preoccupato. “Non è niente di che. Non ho voglia di parlarne”
Ci misimo in cammino verso Ellision.

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