Capitolo 14

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“e come mai lei, vive qua da sola?” le chiesi e lei abbassò la testa e scesero due lacrime “mio marito, e mio figlio di 19 anni. Erano entrati nell’esercito e purtroppo morirono. Ed eccomi qua. Sola.”
“ci spiace molto. Lei vuole sapere perché noi dobbiamo andare su Antillia?2le chiesi io interessata “certo!” “praticamente a BlackRose l’armonia vacilla tra Reali e Ribelli… E tra 8 giorni se noi non ritorniamo in tempo inizierà una guerra. Noi dobbiamo andare ad Antillia perché l’isola è sostenuta da una pietra nera molto potente.. Quella fermerà la guerra.” “molto interessante! Ma avete provviste per questi altri 8 giorni?” “si, abbiamo tutto, non si preoccupi” “per favore dammi del TU mi fai sentire vecchia dandomi del LEI, comunque io mi chiamo Marzia. E voi?” “io sono Selena, lui è Stefan, la fatina è Tabù e il cavallo si chiama Uranio.” “siete innamorati voi due?”ci chiese ridendo “no” rispondemmo insieme io e Stefan guardandoci negli occhi.
“ok, dai su.. È tardi andate a dormire o domani non ce la farete ad alzarvi all’alba.” e andammo a dormire.
Finalmente in un letto!
Quella sera non chiusi occhio... Pensavo troppo a Jace... Mi aveva salvato la vita per la seconda volta.
Arrivò Stefan e si sedette nel mio letto.
“cosa ci fai qui?” gli bisbigliai “voglio stare con te.” “senti Stefan... Io non voglio. Vai a dormire nel tuo letto! Io sto bene così, grazie” “Selena, io ho paura del buio. Ecco te l’ho detto... contenta? Puoi anche prendermi in giro se vuoi...” “perché dovrei? Anch’io ho un po’ paura del buio...” “si... Ma io ho proprio paura... È per questo che non mi piace la notte.” “a me si.... Soprattutto se è una notte piena di stelle, che aspettano soltanto di essere ammirate. E poi... Se è una notte piena di fulmini... Beh... Sono due cose diverse... Ma io mi incanto sempre quando li guardo. Sembrano quasi delle spaccature...” “tu sei strana” e se ne andò nel suo letto.
E io mi girai dall’altra parte e riuscii a chiudere occhio.



DRINN! DRINN! DRINN!

Io mi ero proprio dimenticata che ci sarebbe stato il test di spagnolo... Andai in panico!
Mi svegliai e andai a vedere nello zaino e... avevo lasciato il quaderno, con dentro tutti gli appunti, a scuola.
Perfetto!

Arrivai a scuola e vidi Jodi con un ragazzo.
“ciao Sel, lui è Nathan... È il mio adorato cugino che si è trasferito qua, da Miami.” mi disse Jodi con molta euforia “come mai ti sei trasferito qua a New York?” “perché mio papà ha trovato lavoro qua.”mi disse.
Andammo in classe.
E 5 minuti dopo la seconda campanella delle 8.00 arrivarono Jace e Kelly.
La prof non c’era ancora.
“Ciao Sel! Scusami ma sta mattina non ho sentito la sveglia... ahahahah” “non mi devi dire niente Jace?” gli chiesi io titubante “no, amore...” “hm… va bene.”
Arrivato l’intervallo, Kelly venne da me e mi disse “Sel, lo sai perché ho fatto tardi? ahahahah?” “no” “non mi è suonata la sveglia! ahahahah che stupida che sono. Mi ero dimenticata di impostarla alle 6:30. Che sbadata” “già...” c’era qualcosa che non quadrava... Kelly e Jace insieme? No... Mi sembra impossibile. Io e lei ci conosciamo dalle elementari... Lei mi conosceva bene e sa cosa mi piace e cosa No.
Dovevo indagare.
Arrivò l’ultima ora.
Il test di spagnolo... Andrà di sicuro male.
Ma per fortuna la prof non c’era! Si era presa una bronchite!

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