Don't look back in anger

800 39 12
                                    

Slash si svegliò e sbadigliò poco elegantemente stiracchiandosi. Respirò profondamente e sentì un odore diverso dalla puzza di fumo e alcool che invadeva la sua stanza, c'era un fresco profumo di lavanda e miele. Strinse piú forte il cuscino inalando quella fragranza inebriante.
Poi aprì lentamente gli occhi facendoli abituare alla luce e diede uno sguardo alla piccola sveglia sul comodino affianco al letto e vide che era già ora di pranzo. Si mise a sedere e si guardò intorno capendo che quella non era decisamente la sua stanza.
Si passò una mano sul viso stropicciandosi gli occhi e finalmente si ricordò della serata precedente, della confessione di Chris, di come le era sembrata indifesa e non la solita rompiscatole, si ricordò della serata passata insieme e sorrise con un lato della bocca. Si alzò e dopo aver fatto una doccia raggiunse i suoi amici nel salotto che mangiavano ali di pollo fritte sul divano. Steven cercava di raggiungere il contenitore del pranzo mentre lo spilungone di Duff lo teneva lontano da lui.

-Buongiorno bestia, credevamo fossi entrato in coma.- Scherzò Axl mentre il nuovo arrivato si sedeva afferrando il pollo mentre i due litiganti lo guardavano male.

-Chris?

-È andata a lavoro, torna stasera, ti saluta.- Disse Steven.

-Sul serio?- Alzò un sopracciglio.

-No.- Il batterista si mise a ridere mentre tentava di riprendersi il cibo ma svelto il suo amico lo ripassò a Duff.

-Credo che andrò a fare due passi.- Affermò Slash alzandosi e andando a mettersi una maglietta.

-Puoi passare a prendere le sigarette?- Ne approfittò subito Izzy.

-E a me un paio di bacchette nuove per stasera, almeno passi a salutare Chris. Sai stanotte vi ho visto- Disse Steven ridendo e facendo l'occhiolino al suo amico che gli lanciò un'occhiataccia e mentre Axl chiedeva cosa intendesse  uscì subito di casa pensando che forse aveva bisogno di un vinile nuovo.

Al negozio di dischi era arrivata una nuova commessa e a Chris era toccato il compito di istruirla su ciò che avrebbe dovuto fare. Per il poco tempo che avevano passato insieme avevano capito entrambe di non sopportarsi affatto. Bernadette, così si chiamava, era la classica figlia di papà ricca sfondata costretta a lavorare perché la cara famiglia gli aveva tolto una delle numerose carte di credito. Il contrario di Chris insomma.  Il negozio era abbastanza vuoto quel giorno, c'era solo una ragazzina che cercava di scegliere un disco. Stavano spolverando il vecchio jukebox e intanto la riccia ballava a suon di Rocks degli Aerosmith, album scelto da lei stessa. Si sentiva allegra e carica, forse perché era riuscita a dormire quella notte o forse era felice e basta.
Notò che la sua collega si era fermata e fissava con un sorrisino irritante qualcuno che era appena entrato e si guardava intorno con le mani in tasca. Subito corse sculettando a chiedere in cosa potesse essergli utile.

-Grazie mille ma pensavo di chiedere aiuto all'altra commessa, però potremmo andare a bere qualcosa una di queste sere.- Le disse facendole l'occhiolino e lei quasi si sciolse.

Il ragazzo la superò e andò verso Chris che era rimasta a guardare la scena roteando gli occhi a braccia incrociate.

-Nuova collega?- Chiese indicando la sua conquista.

-Ti sta mangiando con gli occhi.

-Gelosa?- A quella domanda lei si mise a ridere scuotendo la testa.

-Cosa ti serve Saul?

-Devo prendere un paio di bacchette nuove per Steven, penso che ne abbia rotte un altro paio.- Disse per poi lanciare uno sguardo al jukebox.- E vorrei anche quel vinile.

-Anche a te piacciono gli Aerosmith?

-Già, e non so perché ma sospettavo che avessi scelto tu che album ascoltare.- Non sapeva perché lo stesse comprando dato che lo possedeva già da anni, era molto importante per lui ed era felice del fatto che anche a lei lo apprezzasse. Dopo aver preso gli acquisti si avvicinarono alla cassa.

Apocalyptic Love - Slash (In Pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora