Promise

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"Now sometimes the world tries to slap you 
And it seems to love watching you fall 
I wont lie to you, it's gonna happen 
You got to pick yourself up and move on 
Promise me 
You won't let them put out your fire"
(Promise, Slash ft. Chris Cornell)

Rimase immobile davanti alla porta a fissare il ragazzo che lentamente si metteva a sedere sul letto, gli occhi socchiusi e il respiro lento e profondo,  poi estrasse la siringa ancora infilata nel suo braccio e la gettò a terra.

-Chris...- Provava a parlare ma non riusciva, la lingua gli si attorcigliava e poi non sapeva proprio cosa dire. Solitamente si bucava perché lo aiutava a non pensare, a rilassarsi per un po di tempo e scaricare completamente l'ansia e non dover affrontare la realtà. Ma quella volta sentì  le sue emozioni moltiplicarsi e cadere su di lui come un macigno.
Vedeva la ragazza in piedi davanti a lui con una mano tra i capelli spettinati, si mordeva forte un labbro, se avesse continuato le sarebbe di certo uscito del sangue, nei suoi occhi si leggeva la paura.
Lei non si sentiva così da tanto tempo, impotente e molto triste, confusa.

-Non può essere vero. Dimmi Saul che è solo un altro dei tuoi fottuti scherzi per farmi incazzare!- Si mise a urlare con la voce che le tremava.

-Dimmi perché, perché l'hai fatto, perché lo fai. Ho sempre saputo che certamente non ti saresti mai fermato a una semplice sbronza o una canna di troppo, ma non pensavo che tu... Sei proprio un coglione!- Lui intanto si nascose il viso tra le mani. Non avrebbe dovuto scoprirlo.

-È stato l'errore più grande della mia cazzo di vita venire a vivere qui, non avrei mai dovuto conoscervi.- Tirò un calcio ad un ammasso di vestiti che stava in terra.

-E allora vattene via! Dimenticati di me e lasciami in pace.- Urlò lui a sua volta alzandosi in piedi barcollando, la testa gli girava.

-Come puoi chiedermi una cosa del genere? Come potrei mai dimenticarti? Apri gli occhi una buona volta e capisci che qualcuno tiene veramente a te, e tu invece che fai? Butti tutto nel cesso con quella merda!- Gli si avvicinò puntandogli un dito contro e singhiozzando.

-Quello che faccio sono solo cazzi miei, per favore vai via.- La sua voce era dura, ma lasciava trasparire del dolore. Non avrebbe mai voluto trattarla così e soprattutto mandarla via. Lei non avrebbe dovuto scoprire ciò che faceva e che in quella casa non era l'unico.

-No. Non puoi entrare nella mia vita, stravolgerla e aiutarmi, perché si Saul, mi hai aiutata, e poi rovinare tutto!- Delle lacrime iniziarono a rigarle il viso, ormai erano anni che non piangeva seriamente e si arrabbiò con se stessa perché non voleva farlo, sopratutto davanti a lui.

-Non ho mai voluto far parte della vita di nessuno, cazzo! Non volevo legarmi a te perché sono una fottuta testa di cazzo e sapevo che avrei mandato tutto a rotoli.

-Da quanto tempo lo fai?- La sua voce iniziava ad abbassarsi.

-Da quando abbiamo messo su la band, ormai è abitudine.- Si poggiò con la schiena contro il muro, iniziava a perdere le forze. -Non sai cosa darei per uscire da questa fottuta situazione.

-E allora smettila! Io voglio aiutarti, hai un futuro davanti a te, pensa al disco e alla band...

-Nel mio futuro non vedo niente.- Sbuffò.

-Io ci sono, e ci sarò.- Le lacrime continuavano a scorrere come mari in tempesta. Slash non riusciva a vederla in quello stato, non l'aveva mai vista piangere e pensò che fosse la cosa più dolorosa di sempre. Provò ad abbracciarla ma lei si dimenava e tirava pugni al suo petto.

-Ti odio Saul, ti odio così tanto.

Lui la teneva stretta e le accarezzava i capelli.

-Lo so piccola, mi dispiace ma non posso smettere, ormai è troppo tardi ne ho bisogno.

-Ma io ho bisogno di te.- Lui sciolse leggermente l'abbraccio e la guardò negli occhi. Le lacrime li rendevano di un viola chiarissimo, sembravano di vetro. Le asciugò le lacrime e le sorrise.

-Non lasciarmi allora. Ma promettimi che se mai ti farò del male, emotivamente e fisicamente, tu andrai via. Prometti Christine.- Le strinse una mano.

-Non posso prometterti niente. Solo che rimarrò qui con te.

-Ma perché? Perché non vuoi starmi lontana?- Slash era esasperato, non voleva ferirla ma stare a stretto contatto con lui e i suoi problemi significava proprio questo. Ma Chris non sapeva rispondere a quella domanda, sentiva soltanto che nonostante tutto non avrebbe dovuto dimenticare quel ragazzo che ormai era diventato un capitolo della sua vita.

-Ho paura per te.- Continuò lui. Si sentiva tremendamente in colpa, aveva aggiunto un dispiacere a Chris, che aveva già abbastanza problemi. Si sedettero sul letto, Slash non sarebbe riuscito per ancora molto tempo a stare sulle gambe.

-Perché lo fai?- Gli chiese e sentì un brivido percorrerle la schiena.

-Non lo so, è iniziato tutto come un gioco, una di quelle cose che prendi ad una festa per divertirti di più. Poi è diventata un'abitudine, mi fa state bene.- Quando disse l'ultima frase lei tolse velocemente la sua mano da quelle del ragazzo.

-Un gioco? Dovresti dare più peso alle parole che dici. E io direi vizio più che abitudine, ti sta facendo soltanto del male. Perché vorresti smettere se fosse una cosa positiva?

-Smetterei per te.- La guardò negli occhi e lei si sentì come se avesse ricevuto un pugno nello stomaco. Rimase in silenzio per un po di tempo, poi sospirò prima di parlare.

-Mio fratello, Adam, è morto per un'overdose. Vedevo quella merda nella sua stanza tutti i giorni, non era più lui. È stato un inferno, non sapevo che fare e ora mi ritrovo nella stessa situazione, è tutta colpa mia avrei potuto salvarlo.- Chiuse gli occhi, non avrebbe mai immaginato di rivivere quel terribile periodo della sua vita.

-Non provare a sentirti in colpa perché non è assolutamente colpa tua. Non voglio sentirti mai più dire una cosa del genere. Ascolta, io non ti posso promettere che smetterò di punto in bianco okay? Ci vorrà del tempo, e per ora devo prenderla. Ma ti prego, se un giorno cambierò, se magari dirò cose che ti feriranno, se ti farò soffrire stammi lontana. Hai già patito abbastanza.

Chris sapeva che nonostante le continue richieste di Slash, non avrebbe mai lasciato quella casa. Non avrebbe mai lasciato lui. Gli si avvicinò lentamente, gli diede un leggero bacio sulle labbra che le scombussolò ancora di più la mente, era evidente che entrambi desiderassero molto di più ma lei si allontanò subito e indietreggiò verso la porta per poi voltarsi ed uscire dalla stanza. Slash si prese la testa fra le mani.  

Ciao a tutti, spero che la mia stupida storia vi stia interessando, vi ringrazio per il sostegno che mi date.

So che questo capitolo è abbastanza brutto ma ci tengo moltissimo ed è stato difficile scriverlo per una ragione personale. Magari più in lo riscriverò.
 

Apocalyptic Love - Slash (In Pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora