Back off bitch

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Era una bella serata, c'era un po di fresco ma era piacevole. Chris camminò per molto tempo abbastanza velocemente senza mai fermarsi, però fin da quando era bambina soffriva di asma e perciò quando era affaticata le mancava il respiro. Di solito, quando ancora c'era suo fratello, lui la prendeva sulle spalle per evitare che si stancasse troppo. Si avvicinò a un muretto rossastro davanti a una scuola elementare e si sedette per riposare. Chiuse gli occhi e iniziò a fare respiri profondi per poi espirare lentamente. Si massaggiò le tempie che avevano iniziato a farle male, era molto stressata, aveva decisamente bisogno di una pausa.

-Qualcosa non va?- Chiese una voce.

Chris aprì gli occhi e trovò davanti a se Sebastian che le sorrideva.

-Sono solo un po stanca.- Rispose sorridendo a sua volta.

-Cosa ci fai da queste parti?

-Passeggiavo, in realtà non so nemmeno come ho fatto ad arrivare qui.- Disse facendo ridere l'altro. -E tu?

-Abito qui vicino, se vuoi potresti venire a prendere un caffè da me, hai l'aria di una che non dorme da giorni.- La ragazza accettò e dopo essere saltata giú dal muretto si mise vicino all'amico camminando verso la casa di quest'ultimo.

-Come mai tutta sola?

-Beh ogni tanto credo sia meglio cambiare aria, stare un po da soli e svuotare la mente.

-Non ti trovi bene con i ragazzi?- Alzò un sopracciglio.

-Sto benissimo con loro, sono tutti fantastici e mi trattano tutti come se fossi la loro sorella minore. O forse quasi tutti.- Disse l'ultima frase più a se stessa che al ragazzo che però sentì.

-Posso fatti una domanda?

-In realtà mi hai riempita di domande oggi.- Ridacchiò. -Chiedi pure.

-Non sei voluta stare con me perché ti piace uno di loro, vero?

-Come? No ma che dici! Figurati, li conosco da troppo poco tempo e Axl è praticamente come un fratello, chi dovrebbe piacermi?- Entrarono nella casa, era abbastanza grande, si sedettero sul divano e Sebastian versò del Whiskey in due bicchieri.

-Sta tranquilla so che tra noi non potrà esserci niente di più di una bella amicizia, ma volevo solo dirti di stare attenta a chi ti innamori.- Prese un sorso della bevanda. -Oggi ho visto Slash con una tipa, come dire, non esattamente una brava ragazza.

-Si, lo so. E non sono innamorata, l'amore non fa per me e io non me ho bisogno.

-Dico solo che meriti di meglio.- Le sfiorò una guancia con il dorso della mano, un instante dopo lei fu sulle gambe del ragazzo e prese a baciarlo con foga mentre affondava le mani nei suoi folti capelli chiari. Molto probabilmente era uno sbaglio, un grosso errore, ma sentiva un forte bisogno di sfogarsi. Provò a non pensare mentre il ragazzo le toglieva i vestiti in fretta, prima che potesse cambiare idea, ma il pensiero di Saul con quella ragazza la mandavano su tutte le furie, strappò la maglietta a Sebastian e cominciò a lasciare una scia di baci sul suo petto.

•••

Camminava tranquillamente in una strada illuminata dal sole estivo, vuota. Ai lati era tracciata da uno steccato bianco e sebbene provasse a vedere oltre quello, non ci riusciva. Poi vide in fondo alla strada un albero, un pino molto alto. E da dietro ad esso spuntarono due figure, due ragazzi. Il primo somigliava molto a lei, aveva i suoi stessi occhi viola. Erano due gocce d'acqua in tutto, tranne che per i capelli, che aveva rasati. Dell'altro vedeva solo la sagoma, alto e con una folta chioma di capelli, probabilmente ricci.
Dopo averli riconosciuti lei si mise a correre. O almeno ci provò. Non riusciva ad avvicinarsi a loro. Più tentava di correre più si allontanava.

Una mano le accarezzava lentamente i capelli spostandoli dal suo viso su cui si erano attaccati a causa del sudore.

-Non so cosa le sia preso, ha iniziato a urlare ed agitarsi. Non sapevo cosa fare.- Disse una voce che la ragazza riconobbe come quella di Sebastian. Come un flash il ricordo della serata precedente fu nitido nella mente di Chris, che spalancò immediatamente gli occhi col timore di essere vista nuda dalle persone presenti nella stanza. Fortunatamente era nuovamente vestita, coricata sul divano con Duff vicino che  continuava ad accarezzarle i capelli. Un po più lontani, Axl e Sebastian la guardavano preoccupati.

-Hey piccola come ti senti?- Le sorrise il Duff.

-Bene, credo. Cos'è successo?- Si mise a sedere.

-Mentre dormivi hai iniziato a gridare, eri molto spaventata, così Seb mi ha chiamato. Te la senti di tornare a casa?- Le spiegò il rosso.

Dopo essersi rinfrescata il viso e aver salutato il padrone di casa con una leggera sensazione di disagio andarono nella macchina del bassista. Chris poggiò la testa al finestrino dell'auto e respirò profondamente. Era da parecchio ormai che non faceva quell'incubo, ora si sentiva più indifesa rispetto a qualche tempo prima, sentiva che la protezione che aveva trovato l'aveva abbandonata e avrebbe dovuto affrontare i suoi mostri da sola, anche se sarebbe stato difficile. Non era più abituata a sentire quella forte paura che sembrava volesse mangiarla da dentro, si espandeva sempre di più come una grossa macchia nera che ci intrappola e solo uno spiraglio di luce potrà liberarci.
Arrivarono a casa alle prime luci del mattino. Non appena spalancarono la porta notarono qualcuno seduto sul divano, con la testa fra le mani, che appena si accorse della loro presenza scattò in piedi e gli andò incontro.

-Dove cazzo eri finita?- Chiese Slash con un mix di rabbia e sollievo.

-Dove cazzo mi pare.- Rispose secca sorpassandolo ma lui la fermò prendendola per un polso.

-Non puoi uscire e non tornare a casa senza avvisare, e se ti fosse successo qualcosa?- Lei tirò via il braccio.

-Non vedo cosa potrebbe importare a te di quello che  disgraziatamente  potrebbe capitarmi.- Ironizzò.

-Infatti parlo per loro, erano preoccupati.- Disse indicando gli altri due che assistevano alla scena. -A me di te non importa proprio un cazzo. Probabilmente eri a fare la puttana con quella checca del tuo ragazzo giusto?

A quelle parole Axl si scagliò contro di lui pronto a prenderlo a pugni, ma Duff lo afferrò in tempo e lo convinse ad uscire dalla stanza.

-Chiamala un'altra volta puttana e ti giuro su Dio, Saul, che non sarà Axl a farti uscire del sangue.- In quel momento Slash si sentì voltare le spalle dal suo migliore amico, e questo gli fece male, ma soprattutto provò un forte dolore nel chiamare in quel modo Chris, capì di aver fatto un grosso errore, di quelli irreparabili. Si sentiva appesantito dalla frustrazione e dai rimorsi.

-Mi fai proprio schifo.- Disse la ragazza andandosene e lasciandolo solo con le mani trai i capelli.

Apocalyptic Love - Slash (In Pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora