You're a lie (pt.1)

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Ciao Chris,
Ti scrivo una lettera perché ricordo che ti piacciono molto. La scrivo a te che sei l'unica persona "sana" in quella maledetta casa e non ho proprio voglia di parlare con qualcuno che molto probabilmente non riuscirebbe nemmeno a leggere.
Ho parlato con Slash, so che ti ha detto il motivo per cui mi sono allontanato, mi dispiace moltissimo per non averti detto niente ma stai tranquilla, sto già meglio.
Spero veramente che tu stia bene. Tornerò tra pochissimo.

-Izzy

P.s. Hai ragione, scrivere lettere è davvero figo.

Chris sorrise posando il foglio di carta su cui l'amico aveva scritto quelle poche parole, come suo solito, che l'avevano però fatta sorridere. Lui almeno stava bene, ed era ciò che le importava. Ormai era andato via da qualche settimana e subito dopo la sua partenza Slash era riuscito a mettersi in contatto con lui e gli aveva detto, nonostante lui lo sapesse, che Chris aveva scoperto tutto. Izzy si era era limitato a sospirare e dirgli di non fare il testardo e, per una buona volta, di ascoltarla.
Una delle caratteristiche di Slash però era proprio quella di voler fare sempre di testa sua, non voleva ammettere di essere in torto.
Chris, preoccupatissima, sperava che il grande successo che aveva riscosso il disco appetite for destruction lo avrebbe allontanato dalla droga per dedicarsi interamente alla musica, anche se i grossi guadagni dovuti a questo non facevano altro che fargli permettere le sostanze in quantità sempre maggiore.

Anche le feste aumentavano sempre di più e a Chris capitava troppo spesso di vedere i suoi amici "all'opera". Ormai la casa sembrava un raduno per tossici, amici dei ragazzi, che frequentavano assiduamente l'abitazione. Fin troppe volte la ragazza si era sentita dire dietro alcuni commenti ed avances abbastanza spinti a cui rispondeva con qualche insulto o con dell'ironia, nel suo stile insomma.
Comunque sia lei odiava quando i Guns davano le loro feste, finiva sempre per fare da balia a uno di loro, spesso Steven, e sopratutto litigare con Slash. Durante i festeggiamenti il ragazzo dava il "meglio" di se, mentre Chris lo osservava da lontano.

Era un venerdì piovoso e di certo non si poteva stare con le mani in mano. Chris era nella sua stanza e piegava alcuni vestiti. Slash entrò silenziosamente e di sedette sul letto vicino a lei.

-Ti aiuto?- Le chiese gentilmente sapendo già la risposta.

-No no! Faccio io grazie.- Si affrettò a rispondere lei spostando la mano del ragazzo da una maglietta. Conosceva il suo disordine e probabilmente non aveva mai piegato un paio di calze in tutta la sua vita.

-Stasera diamo una festa.- La informò.

-Che sorpresa, qual è il grande evento di stavolta? È il compleanno del vostro parrucchiere?- Ironizzò sul fatto che ogni volta trovavano una scusa assurda per festeggiare.

-Parrucchiere? Non ne ho mica bisogno i miei capelli sono perfetti così.- Chris roteò gli occhi.

-Credo che passerò la notte a casa di Erin.- Quest'ultima era la fidanzata di Axl, le due ragazze avevano stretto subito amicizia e il rosso ne era molto felice.

-Perché? Non mi va che passi la notte senza di me.- Slash si era ripromesso di non lasciarla conoscendo il suo problema, ma Chris preferiva di gran lunga affrontarlo piuttosto che rimanere con lui dopo una festa.

-Senti, sarà solo per questa volta, sapete stare senza di me solo per una sera o farete saltare in aria la casa?

-So che non ti piacciono le persone che potrebbero venire qui stasera ma starai vicino a me, nessuno ti darà fastidio te lo prometto.- Lei lo ascoltava senza guardarlo, girando per la stanza cercando qualcosa da mettere in ordine.

-Sai benissimo che non potrei mai stare con te, sai bene cosa succede durante queste serate e non mi va di vedere quello che fai.- Disse alludendo alle sostanze di cui faceva uso il ragazzo.

-È questo il problema quindi? Ma Chris, sai che la situazione non è diversa da quella di tutte le altre sere.- Slash aveva ragione, ogni notte lei lo aspettava per addormentarsi insieme e lui quando arrivava era palesemente ubriaco e fatto. Però durante le "occasioni speciali" esagerava ed erano state diverse le volte in cui lei l'aveva trovato appartato in qualche stanza con una ragazza, o anche più di una.

-Vuoi dirmi cosa c'è che non va allora?- Si alzò ad un tratto mettendosi davanti a lei.

-Proprio niente.- Sorrise falsamente.

-Dio Chris! Ti aspetti che lo capisca da solo? Te lo dico sinceramente, non ho idea del perché tu sia così infastidita!- La ragazza sospirò.

-Mi dà terribilmente fastidio che tu scopi con qualche ragazza e pochi minuti dopo vieni a dormire qui con me.- Ammise lasciando di stucco lui. Insomma, non erano niente, ognuno era libero di andare a letto con chiunque, eppure questo la faceva state male.

-Sei gelosa quindi.- sorrise alzando un sopracciglio.

-Schifata più che altro.- Ribattè lei facendolo ridere.

-Beh, se la ragazza con cui fare sesso fossi tu non ci sarebbe nessun problema giusto?- Le strinse un fianco facendole l'occhiolino.

-Il problema è che io non voglio.- Gli fece la linguaccia ridendo.

Slash rimase a guardarla sorridente prima di chinarsi appena e darle un bacio. "Sta tranquilla" Avrebbe voluto dirle. "Ho solo te nella testa."

-Fidati di me.- Disse.

E lei si fidò.


Apocalyptic Love - Slash (In Pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora