Un nuovo,spiacevole inizio

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New York,U.S.A.

«CI VOGLIAMO SCUSARE PER IL RITARDO,L'AEREO PER LISBONA PARTIRÀ FRA CINQUE MINUTI.ALLACCIATE LE CINTURE DI SICUREZZA E BUON VIAGGIO»

Ma se sto cazzo di aereo non partisse proprio invece?
E poi Lisbona?Non so manco dove sia la Russia figuriamoci Lisbona.
Mi giro verso mio padre e Susan,sua moglie.Non è male come persona,voglio dire,mia madre non la sostituirà mai nessuno ma è una a posto.
Li guardo con fare indagatorio e mio padre mi fa una faccia come per dire di contenermi.
Contenermi.
Facile dirlo per lui,non gli cambia nulla...è come se secondo lui New York sia la stessa cosa di Milano!sì avete capito bene,quel genio di mio padre ha accettato un cazzo di fottuto lavoro come avvocato a Milano quando ne aveva già uno a New York.
New York...
Per molti è solo una città,per me è la mia casa.E pensare di andare a vivere in un attico grande 3 volte la Casa Bianca,con tanto di palestra,piscina e sauna e frequentare una delle scuole migliori dell'Europa mi fa seriamente incazzare.In altre circostanze sarei ben felice...ma ora no.
A New York ho i miei amici,ho il mio unico vero migliore amico,ho la mia gang,ho il MIO quartiere,ho le mie auto e sì...lì ho la mia vita.

In quel momento arriva una signora sulla quarantina...mi guarda come se avessi la lebbra

Se vai in giro come una barbona...
Ma taci tu
Ah giusto,la mia coscienza,l'esserino più insopportabile del mio cervello.

La signora,dopo aver constatato con tristezza che non ci sono più posti,di malavoglia si siede vicino a me.

È la classica snob dei quartieri alti...Manhattan presumo.

Vorrei chiamare Xabi,il mio migliore amico,ma poi ricordo che non ho credito.
"Che palle"sussurro sbuffando
Probabilmente la tipa qui di fianco a me mi ha sentito e comincia a guardarmi.

Ma cazzo guardi?!?vuoi un autografo,una foto...non lo so

Calma Brooke,respira...

"È di qui signorina?"

No guarda sono del Sudafrica...

"Sì,sono di qui"

"Come si chiama?"

Ma che è un interrogatorio?O merda...e se è una della polizia?!

"Che...che lavoro fa lei?"
Mi guarda con sospetto ma infine risponde
"Design d'interni"
Tiro un sospiro di solievo il che le fa assumere un espressione tra lo stupito e il confuso.

"Sono Brooklyn Walker"

"Brooklyn?"

"Sì...mia madre amava come me questa città,così mi hanno chiamato con il nome di un suo quartiere"

"Bel pensiero"

Lo so...non immagina quanto.Perché per me il mio nome mi ricorda due cose bellissime:la mia città e mia madre.Gli occhi diventano leggermente lucidi.Mi manca.
Mi manca tantissimo.
Per fortuna la signora interrompe i miei pensieri con un altra delle sue insistenti domande,altrimenti mi sarei ritrovata sul punto di piangere,ancora.
"Quanti anni ha?"
"Sedici,compiuti un mese fa"

"Scusi di che quartiere ha detto di essere qui a New York?"

Questa domanda mi piace Brooke
Sul viso mi si forma un sorrisetto

"O non l'ho detto"faccio una breve pausa"Sono del Bronx"



Primo capitolo! Si lo so è abbastanza corto,ma è lungo abbastanza per raccontare un po' di Brooklyn☀

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