"Io non perdo mai"

271 10 1
                                    

Poche persone hanno la capacità di starmi sul cazzo ancora prima di averci parlato.

Non giudico le persone per come appaiono e nemmeno per le voci che circolano.

L'anno scorso sul mio conto giravano talmente tante cose...talmente tante che la maggior parte non le sapevo manco io.

All'inizio ci stavo male.
Per colpa di certi pregiudizi quasi nessuno mi parlava.

L'unico era Xabi,l'unico del mio gruppo che andava ancora a scuola,che c'era sempre stato per me.

Dopo un po' però ci fai l'abitudine.
Dopo un po' ignori chi ti urla dietro "troia" senza conoscerti.

Dopo un po' ridi in faccia a chi ti offre dei soldi per andare a letto con lui.

Dopo un po' trovi il coraggio di urlare contro tutti quegli invidiosi del cazzo.

Dopo un po',alla fine,ti trasformi in ciò che dicono.Così almeno avranno qualche motivo per parlarti dietro.

Avranno modo di guardarti e si faranno schifo per il mostro che hanno creato con le loro bugie.

E io ero così.Ero diventata stronza,acida,fumavo qualche canna,stavo alle feste fino al mattino dopo,mi ubriacavo di continuo,spacciavo più del solito.

E finché ero a scuola dicevano quello che volevano,ma incontrarmi per strada facevano retromarcia.sapendo di potersi ritrovare senza un braccio.

Per questo,in genere,nessuno mi sta sul cazzo al primo momento.

Solo pochi,nemmeno Lexie mi stava sul cazzo prima di averla sentita insultare Emma.

Ma questo...

Sono in questo McDonald con Alex da circa mezz'ora,stavamo parlando tranquillamente quando entra il ragazzo che mi è andato addosso sta mattina.

Ecco,sto ragazzo arriva e inizialmente non ci calcola proprio ma ecco che quando ci nota,si siede proprio nel tavolo dietro ed è da ormai venti minuti che mi fissa come uno scemo!

E tu fa qualcosa no?!

E che faccio?

Alex sembra non essersene accorto,continua a parlare ma io non lo sto proprio ascoltando.

Lancio una delle mie occhiatacce peggiori verso il ragazzo che ride divertito.

Cazzo ridi?!se fossimo a New York mi sarei già alzata e gli avrei tirato un bel pugno assestato.

Ma siamo a Milano quindi sta ferma.

Facile per te.

"E quindi...ma mi stai ascoltando Brooke?"la voce di Alex mi risveglia dai miei pensieri omicidi su come potrei ammazzare il tipo.

Sbuffo.È inutile girarci intorno.

"Quel tipo lì..."dico a bassa voce lanciando un occhiata veloce al ragazzo"continua a guardarmi come un ebete"

Alex si gira e la sua espressione non mi piace per niente.

È visibilmente incazzato.

Anche l'altro ragazzo lo guarda e fa una faccia sorpresa seguita da un sorrisetto.

Si alza e viene verso di noi.

"E tu che cazzo ci fai qui?!"dice Alex con fare minaccioso.

"Felice di vedermi Rinaldi?sono stato via per un po'"dice lui in modo
strafottente.

"Non è passata neanche una settimana"

"Per quel che mi hai fatto direi che bastano e avanzano questi giorni"

American GirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora