Brunch

240 6 0
                                    

Bronx,New York city,New York

"Ehi,Brooklyn,vieni!"mi urla Bryan prendendomi per il polso e trascinandomi fuori dal locale.

"Noo dai voglio stare qui ancora un po',dai!"dico protestando e cercando di liberare la presa.

Siamo in questo pub del queens da circa tre ore,le quali le ho passate a bere,ballare e...bere.

Sei un po' ubriaca direi...

Neanche tanto.
Riesco ancora a capire cosa mi dice la gente e a camminare.

"Dai Bryan lasciami!"

"Sei la mia ragazza e fai quello che ti dico io"dice rivolgendomi uno sguardo minaccioso.

Mi da fastidio quando fa così

Cioè sempre?

Odio quando vuole fare di testa sua e decidere lui per me.

A volte mi chiedo perché sto con lui.
Forse Avan aveva ragione:non è adatto a me.E non solo per la differenza di età e che lui è maggiorenne mentre io ho solo quindici anni.

Mi manca da morire uscire la sera con i miei amici...invece è ormai da un mese circa che esco solo con gli amici di Bryan,che non mi calcolano per niente.

Non capisco perché devo venire anche io se poi non mi parla nessuno e fanno come se non ci fossi.

Arriviamo alla macchina di Bryan.

È abbastanza vecchia e malandata rispetto alle mie macchine,tutte nuovissime e che vanno perfettamente.

Ora che ci penso anche Josh mi aveva detto di non mettermi con lui...

Ma tu sei sempre la solita cogliona.

Saliamo in auto e partiamo.

"Dove stiamo andando?"

"A casa mia"

"E perché?"

"Nulla...ho una sorpresa per te"dice girandosi verso di me con un sorrisetto malizioso.

Comincio ad assalirmi di ansia.
Cosa intende dire?
Lui non mi ha mai fatto nessuna sorpresa,nessun regalo...ora che ci penso non mi ha mai dato proprio niente.

Mi ha solo fatto innamorare di una parte di lui che in realtà non esiste.
Una persona gentile,premurosa,uno che farebbe di tutto per me....in realtà è proprio tutto il contrario.

Ora che ci penso mi ha solo fatto fare cose che non volevo.

Lui e Liam.

Non volevo fumare.
Non volevo andare in giro come una puttana.
Non volevo andare a vederli fare a botte con dei poveretti.

Arriviamo a casa sua poco dopo.

Scendo dalla macchina lentamente.
Sono le tre di notte.

Fa abbastanza caldo nonostante sia ottobre.
C'è un venticello tiepido che mi muove leggermente i capelli e la luna è coperta da alcune nuvole.

"Dai vieni!"dice con un tono per niente premuroso ma più come un ordine.

Cominciamo a salire le scale,lui velocemente,io molto lentamente e titubante.

Arriviamo davanti al suo appartamento e Bryan apre la porta.

Entriamo in casa e lui comincia spogliarsi restando in boxer.

"Che...che stai facendo?"dico indietreggiando.

"Te l'ho detto che ti sta proprio bene questo vestito?"dice toccandomi la coscia.

American GirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora