Non ci avrei rinunciato

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Sergio.

Lea.

Lexie.

Uno più sospettabile dell'altro.
Sergio avrebbe potuto inviare il messaggio per conto di Andrea visto che tra noi c'è un evidente odio reciproco fatto da occhiate omicide e tentativi di far perdere una gamba a uno dei due.

Lea avrebbe potuto farlo per 'vendetta' da parte di Lexie o a insaputa di Lexie stessa,visto che è la sua migliore amica,avrebbe potuto vendicarla per avergli 'rubato' il fidanzato anche se non è andata proprio così.

Lexie dice già tutto solo dal nome,ed è decisamente la più sospettabile.
Ma non posso saperlo,visto che non ho prove.

Sbuffo e butto l'ennesimo foglio nel cestino.È da mezz'ora che sto cercando di fare uno schema sulla mia disastrosa situazione attuale,senza molti risultati.
Il significato del messaggio era chiaro,non dovevo avvicinarmi ad Alex.
Chiaramente l'anonimo,così ho deciso di chiamarlo,non sa che stiamo insieme.

Ma sento che qualcosa è sbagliato,perché dovrebbe essere Lexie la più sospettata e non Sergio?

Se c'è una cosa che la vita mi ha insegnato è che la gente si nasconde dietro milioni di maschere.

Ma c'è anche da dire che mi complico la vita da sola con queste paranoie sulla troppa semplicità su chi possa essere.
Scesa dal pullman ho scritto ad Alex quello che mi era successo e dire che si è incazzato è dire poco.Mi ha promesso che mi avrebbe aiutato a capire chi era,e ha promesso che non se lo sarebbe fatto scappare.

Devo scoprirlo al più presto,prima che succedano cose che non devono assolutamente succedere.

Mi alzo dal pavimento e mi butto a peso morto sul letto.
Perché non potevo essere una ragazza con una vita completamente normale?!
Una ragazza che non si deve nascondere per stare con la persona che le piace.
Una ragazza che passa tranquillamente la sua giornata senza la costante paura che qualcosa possa andare storto per le troppe bugie che ha detto.
Una ragazza che non deve preoccuparsi del fatto che i suoi amici potrebbero finire in carcere.
Una ragazza normale,una ragazza che non deve nascondersi o essere due persone diverse per essere sé stessa.

Perché io in fondo non sono mai completamente me stessa.
Non sono stronza come Devil Girl,non sono scema come la 'normalissima' Brooklyn.

Sono tutte e due le cose.Sono tutte e due le persone.

Be ma cosa mi lamento a fare?L'ho scelta io questa vita.La colpa è solo mia.

A interrompere i miei pensieri è un messaggio di Alex.

Ti devo parlare,è importante.
Alex,09.45 p.m.

"Che cosa c'è adesso?"borbotto mentre gli chiedo dove incontrarci.

Sono vicino alla scala di camera tua.
Alex,09:47 p.m.

Mi alzo borbottando e metto una felpa di Aiden che mi arriva sopra le ginocchia e esco dalla finestra canticchiando 'not your Barbie girl'.

Ora che ci penso sono in giro proprio come una barbona.
Pantaloncini dell'Adidas neri,felpa larghissima,scarpe spaiate e un nido in testa.

Io te l'avevo detto che non ti avrei più detto se eri in giro ridicola.

Seriamente,mi rifiuto di credere che dovresti essere la mia coscienza.

Io cerco di non crederci da ormai 16 anni!Direi che qui quella che soffre non sei tu.

Salto gli ultimi quattro gradini e finisco addosso alla schiena di Alex.

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