speciale 1k !!!

879 44 15
                                    

Ricordi di un passato trascorso

*che noia* pensava il giovane ragazzo che camminava verso la propria casa. Camminava a passi lenti e silenziosi. Aveva indosso una semplice divisa scolastica, i capelli neri indomabili come sempre incorniciavano dei luccicanti occhi zaffiro.
Kaito sbuffo per l'ennesima volta, annoiato da quella lenta camminata, fosse stato per li avrebbe mobilitato una limousine delle sue, ma i genitori gli avevano tagliato i fondi fino al suo diciottesimo compleanno. Poi nemmeno ci fosse qualcosa di interessante per la strada, solo un pavimento di asfalto deserto. Deserto perché nessuno stava passando: ne auto ne persone.
I pensieri del giovane sedicenne vennero interrotti da un singhiozzo dalla voce infantile. Si fermò, non sicuro di aver sentito bene e di esserselo solo immaginato. Il piccolo rumore si ripetè, con più forza di prima. Veniva da destra, dove era il ponte. Kaito si avvicino all'argine e si affacciò venendo intrappolato da un paio di occhi azzurri come il cielo, contornati da degli occhiali rotti. Il bambino era sporco e aveva le ginocchia sbucciate, come le mani e i gomiti :- E-Ehi, che stai facendo lì, dai risali -: Kaito fu leggermente goffo, non abituato a questo tipo di dialogo :- S-s-se s-algo no-non m-mi f-f-farai m-m-male v-v-vero ? -: chiese il piccolo bambino balbettando terrorizzato. Kaito lo guardò stranito :- ma certo che non ti faccio niente. Dai ora sali -: molto lentamente il bambino cominciò a risalire. Quando arrivò in cima comincio a tremare spaventato. Kaito si abbassò alla sua altezza :- ehi, va tutto bene, prometto che non ti faccio niente ok ? -: chiese il ragazzo con una voce più dolce di quanto abbia mai usato. Il bambino annuì leggermente, alzando appena lo sguardo :- come ti chiami ? -: chiese porgendogli la mano :- io mi chiamo Shinichi -: il bambino afferrò ancora leggermente tremante la calorosa mano del più grande, e, finalmente, alzo gli occhi mostrando un azzurro che in confronto il cielo era una cavolata. *wow* penso Kaito, che prima non ci aveva fatto troppo attenzione :- senti Shinichi, mi racconti cosa é successo ? -: domandò il ragazzo più grande. Il bambino sembrava titubante, si gratto leggermente le ferite sulle mani e, prima che potesse rispondere Kaito intervenne :- me lo racconti dopo, ora dobbiamo medicare queste ferite -: dopo aver detto ciò, Kaito prese tranquillamente Shinichi in braccio, e, ignorando lo sguardo smarrito e suoi i lamenti si diresse verso la propria casa per medicare quel piccolo bambino che lo aveva affascinato.
Kaito apri la porta della grande villa, sicuro che i suoi fossero a lavoro si diresse verso la propria camera.
Dopo esservi arrivato posò sul gigantesco letto il bambino che, ancora spaesato si guardava in giro meravigliato dall'enorme camera in cui si trovava :- allora, cosa preferisci fare per prima : medicarti le ferite o cambiarti quei vestiti tutti rovinati o sporchi ? -: il bambino sembro pensarci un attimo poi disse :- i v-estiti -: leggermente balbettando :- okay, e sia -: tolse al bambino la maglietta e i pantaloni ormai da buttare e gli mise addosso una delle sue maglie in cui affondava, letteralmente. Kaito sorrise intenerito alla scena del bambino con indosso i suoi vestiti, trovandolo perfettamente adorabile :- ora le ferite -: Kaito andò velocemente nei suoi bagni personali e prese del disinfettare e dei cerotti.
Tornato in camera medicò con cura tutte le ferite, distraendolo facendogli delle domande. Infatti aveva scoperto che il suo suo colore preferito era il blu, il suo animale preferito era il gufo e che aveva nove anni :- fatto disse Kaito a lavoro svolto -: ora mi racconti cosa é successo -: il bambino abbasso la testa, annuendo leggermente :- oggi, quando sono uscito da scuola dei bambini antipatici mi hanno inseguito per picchiarmi, io sono corso via, ma loro continuavano a seguirmi. Alla fine mi hanno preso, picchiato e buttato nel fiume. Per fortuna é estate e mi sono asciugato velocemente, ma quando sono risalito per tornare a casa mia soni accorto di essermi perso, alla fine sono tornato nell'argine e mi sono messo a piangere -: per tutto il racconto Kaito aveva accarezzato il bambino sulla schiena, stringendo il pugno con l'altra, desiderando solo mettere le mani sui ragazzini che avevano fatto qualcosa di così brutto a un bambino cosi dolce e carino :- i tuoi genitori saranno preoccupati -: :- no, sono andati via tutta la settimana, per un viaggio di lavoro -: Kaito compatì quel piccolo bambino, che già a 9 anni doveva saper sopravvivere da solo a casa :- se mi dai il tuo indirizzo posso riaccompagnarti a casa -: al piccolo Shinichi gli si illuminarono gli occhi :- GRAZIE-: e lo abbraccio sul petto :- ti prometto una cosa : se mai qualcun'altro dovesse darti noia sarò io stesso a fermarlo -: Shinichi sorrise raggiante :- quindi sarai il mio eroe ?? -: chiese come se la sua vita dipendesse da quello :- si, il tuo grande eroe -:
Dopo quella splendida discussione Kaito riaccompagnò il bambino a casa e lo salutò tranquillamente, lasciandoli la maglietta.
Quello che nessuno sa é che per tutto il giorno Kaito si é chiesto perché si sia comportato cosi dolcemente con quel bambino , nonostante lui fosse conosciuto proprio per essere uno stronzo egoista come pochi.
Solo in futuro capirà il perché, Ma non sta a me dirlo.
Intanto Shinichi tené la maglietta di Kaito, pentendosi ogni giorno di non avergli mai chiesto come si chiamasse.

Angolo della pizza
CAPITOLO PIU LUNGO DI QUESTA STORIA.
Spero vivamente che vi sia piaciuto questo speciale, mi raccomando, lasciate tante stelline e commentate

Buona lettura

~Nei tuoi sogni~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora