una piccola verita

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Pov's Shinichi

Quando mi svegliai, mi ritrovai abbracciato da Kaito che, mi teneva stretto a se con le sue forti braccia. Inevitabilmente, le mie guance si tinsero di rosso e, lentamente, provai a scivolare via da quel suo abbraccio ma, vengo fermato proprio da lui che , mugugnando qualcosa, mi ristringe più forte di prima :- mmmhhhh. . . Shinichi ?-: chiede con una voce impastata dal sonno, affondando la testa nella mia schiena :- s-si -: Rispondo leggermente balbettando per via del imbarazzo. Con molta calma si alza, lasciandomi libero dal suo caloroso abbraccio :- che ore sono? -: chiede intento a fare uno sbadiglio. Guardo l'orologio sul miro e rispondo :- le 9:30 -: si strofina un po gli occhi per poi dirmi :- forza alzati che devi venire con me -: leggermente confuso mi alzo e lo seguo anche per i corridoi dopo che siamo usciti dalla porta. Non nascondo la mia curiosità e la mia confusione mentre lo seguo :- ehm Kaito, dove stiamo andando ?? -: chiedo mentre cerco di sbirciare la destinazione dalla sua spalla,lo sento sospirare e poi si gira verso di me. Il suo sguardo. Il suo sguardo é . . . freddo. Non come le altre volte in cui era divertito o al massimo scocciato . . no . . ora é freddo e indifferente :- ascoltami bene ragazzino, non ho tempo da perdere ne con te ne con la tua reazione che avrai tra poco, mentre che meno con i tuoi genitori -: il tono con cui lo dice é cattivo e apatico cosa che mi ferisce molto ma. . aspetta. . :- i miei genitori? -: lo vedo sospirare di nuovo :- muoviti -: detto ciò velocemente si avvia di nuovo a camminare in corridoio diretto chissà dove. Cosa centrano i miei genitori ??? E perché si sta comportando così ??? E successo qualcosa ??? I dubbi prendono possesso della mia mente e mi distraggono a tal punto che quando si ferma gli vado a sbattere contro la schiena, guadagnandomi un'occhiata truce. Guardo dove ci siamo fermati: davanti ad una porta bianca, di quelle a cui non avevo accesso. Sto per dire qualcosa quando apre la porta e ci entra dentro ed io sono costretto a seguirlo. L'interno é buio e umido, sento Kaito muoversi e accendere la luce. per quello che mi ritrovo davanti avrei voluto cavarmi gli occhi. I miei genitori bendati e imbavagliati a delle sedie coperti di sangue :- m-ma c-osa . . -: non riesco nemmeno a parlare :- allora ti piace lo spettacolo ?? Ci ho messo qualche giorno a trovarli ma ne é valsa la pena, oh dovevi sentirli urlare dal dolore durante le torture, davvero, era come sentire il tuo cantante preferito intento a cantare -: non riesco a parlare :- beh, dopo tutto é giusto che loro paghino per quello che ti hanno fatto, ti hanno venduto come merce da contrabbando. ah, ma non temere, non li ho uccisi, sarebbe stato troppo noioso, e poi. . . questo onore e tuo -: dopo aver detto cio mi si avvicina e mi porge una pistola ma. vedendo che io non mi muovo mi si posiziona dietro mi prende le mani e mi fa impugnare la pistola, puntandola verso mio padre :- andiamo Shin-chan, non vuoi fargliela pagare per tutto quello che ti hanno fatto ?? -: la sua voce e una cantilena continua che mi fa pensare. É vero, quei due meritano solo la morte per come mi hanno trattato però . . . però io non sono abbastanza forte. Lascio cadere la pistola, mi giro e mi stringo forte a Kaito :- s-scusa, i-io non s-sono abbastanza f-forte -: gli dico mentre piango :- ssshhhh, tranquillo Shin-chan, é tutto okay -: mi abbraccia e mi accarezza i capelli dolcemente :- tranquillo, non li ucciderò, li lascerò andare se é ciò che desideri ora, dai, andiamo a riposare -: sorrido debolmente per poi svenire per la troppa pressione psicologica.

Kaito lo prende in braccio :- siete stati molto fortunati -: dice verso i due corpi svenuti dei genitori, per poi avviarsi verso la sua camera con Shinichi.

Pov's Kaito

Dopo aver adagiato il piccolo corpo di Shinichi sul suo letto aspettai paziente il suo risveglio che, non tardò ad arrivare.

Pov's Shinichi

Mi sveglia lentamente e con un leggero mal di testa. Con molta calma mi girai a sedere scoprendo di essere nella camera di Kaito, con accanto quest'ultimo.
Mi osservava come si osserva una pietra preziosa in una mostra, come se fossi l'unico essere umano degno di quello spedisco sguardo zaffiro.
Non so nemmeno con quale pensiero mi avvicinai a lui e, con lentezza lo baciai.
Inizialmente non rispose al bacio per la sorpresa ma, poi lo sentii ghignare con le mie labbra e, dopo aver appoggiato la mano sulla mia nuca mi spinse voracemente contro di se, rendendo quel dolce bacio un appassionato  scambio di saliva e scontri di lingue che lottavano fra loro per la supremazia.
Ci separammo solo quando dovetti riprendere fiato. A unire le nostre bocche era un piccolo filo di saliva che le mischiava :- vuoi ? -: chiese Kaito, gli occhi già appannati dalla lussuria, lentamente annuii. Senza perdere tempo mi strappò tutti i vestiti di dosso e incominciò a leccarmi e baciarmi ovunque.
Ovunque toccavano le sue labbra io sentivo una scarica elettrica che mi attraversava la spina dorsale mandandomi in estasi :- girati -: obbedì a quell'ordine e gli detti la schiena, mettendo in mostra il mio sedere che, non perse tempo a massaggiare e baciare, fino al punto di morderlo e lasciarvi sopra il segno del morso.
Con entrambe le mani mi aprì il sedere mettendo in mostra il mio piccolo buco rosa.
Fu questione di un attimo che sentii la sua lingua leccarmelo, era ruvida, lunga e umida. Poi, improvvisamente cominciò a scoparmi con la lingua :- AAhh -: un piccolo urletto usci dalla mia bocca. Io ero un ammasso di gemiti, non potevo fare altro succube della sua lussuria.
Si rialzo dal mio buco solo per avvicinarsi al comodino e prendere delle cose che, purtroppo non riuscivo a vedere. Quando si riavvicinò senti qualcosa di fresco circondarmi entrambi i polsi. Erano due manette che aveva attaccato alla tastiera del letto.
La mia sorpresa però non duro tanto perché sentii qualcosa di freddo e liquido colarmi proprio sul mio piccolo buchino :- ahh. . .AAh -: girai appena la testa per vedere Kaito che dall'alto versava quel lubrificante a fiotti sul mio sedere, tenendolo aperto con l'altra mano.
Se ne verso una dose abbondante anche sulla sua enorme erezione.
Mi impanicai leggermente per la mancata preparazione :- tranquillo, va bene anche se ti ho preparato con la lingua -: come a leggere i miei pensieri  e a cercare di rassicurarmi Kaito mi accarezzo la schiena :- AAAHHH -: la penetrazione fu improvvisa e molto dolorosa.
Sentivo qualche lacrima bagnarmi il viso,ma niente in confronto con il piacere che sentivo.
Kaito era enorme, lo sentivo arrivare fino in gola :- aahh -: un gemito più forte lascio la mia bocca quando con una spinta tocco un punto preciso, facendo comparire un ghigno di vittoria a Kaito :- trovato -: disse prima di continuare a spingere con sempre più vigore dentro di me.
Intanto la mia povera erezione strusciava al ritmo delle spinte di Kaito sulla coperta insoddisfatta. Volevo di più, volevo che andasse più forte perciò spinsi il mio culo contro il suo enorme cazzo :- piccola puttanella -: non mi offesero quelle parole perché erano vere, io ero la sua piccola puttanella.
Mi giro il volto e mi diede un bacio appassionato e violento mentre le spinte si intensificano sempre di più.
Mi diede anche qualche sculaccia la sul sedere, lo sentii leccarmi la schiena sul profilo della spina dorsale.
Non ne potevo piu, ero al limite.
Infatti qualche secondo do dopo venni urlando :- TI AMO KAITO -: sentii che intanto lui veniva dentro di me.
Si accasciò sul letto accanto a me, dopo avermi liberato dalle manette  mi abbraccio e, con calma mi addormentai.

angolo della pizza
Allora,siamo finalmente ritornati dove mi ero fermata, permetto che non so quando aggiornero il nuovo capitolo. Quando lo finisco presumo, semplicemente gli aggiornamenti non saranno più regolari come prima

Buona lettura

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