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Shinichi pov's

Ci sveglio principalmente la luce del mattino o, per meglio dire sveglio me.
Non mi mossi dalla posizione in cui ero anzi, mi accoccolai meglio sul petto scoperto di Kaito.
Gli occhi mi caddero sul comodino dove, presi dalla foga, Kaito aveva lanciato il collare nero.
Allunga i un braccio per prenderlo e, stando attento a non svegliare Kaito, melo misi addosso felice.

Un morso vorage interruppe tutti i miei movimenti facendomi genere forte dal piacere, Kaito mi aveva morso proprio vicino al collo :- vuoi farmi impazzire anche di prima mattina-: girai leggermente la testa, con un sorriso birichino in volto e mi alzai, sfuggendo al suo abbraccio. Non so cosa avevo quella mattina ma, di una cosa ero sicuro, volevo farlo impazzire, tanto che mi piegai a novanta mettendo in mostra il mio sederino e, facendo uscire un po dello sperma di Kaito dal mio buchino solo per raccattare la sua maglia enorme per poi infilarmela. Senti dietro di me un ringhio di avvertimento, se lo avessi provocato ancora ci sarebbero state conseguenze "interessanti".
Spero non ci sia bisogno di dirlo ma la cosa mi eccitava.

Mi girai leggermente verso di lui facendogli uno dei miei migliori sorrisi provocanti :- dicevi?-: non lo vidi nemmeno arrivare, semplicemente me lo ritrovai addosso: con il mento appoggiato sulla mia spalla sinistra e con le sue mani appoggiate sul mio culo.

:-sei stato un bimbo molto cattivo-: disse mentre faceva entrare due diti nel mio ano :- e sai cosa succede ai bimbi cattivi? Vengono puniti-: mentre diceva queste ultime parole cominciò a pompare le dita dentro e fuori da me :-Aha-: gemetti dal piacere,le sue dita si sporcarono del suo stesso sperma facendolo gocciolare, cosa che non gli piacque. Mi fece stendere sul letto con il volto attaccato al materasso e il sedere bello alzato :- non muoverti-: non lo feci. Si allontano e prese qualcosa che non riuscì a identificare. Torno dietro di me e appoggiò entrambe le mani sulle mie natiche :-Daddy non vuole che il suo prezioso latte vada sprecato-: disse con voce suadente.

Improvvisamente senti un qualcosa rigido e freddo fare irruzione dentro di me, non era grande, tutt'altro ma era fastidioso :-questo tappo impedirà al latte di daddy di andate sprecato-: detto ciò si allontano, lasciando mi li.
Si rivestì con abiti nuovi presi dall'armadio e disse:- ora io vado, mi raccomando: devi avere ancora il tappo quando torno stasera sera. Intanto gira tranquillamente per la villa-: detto ciò prese le ultime cose e se ne andò.

Quando rimasi solo mi alzai e mi avviai verso l'enorme specchio vicino l'armadio e mi osservai il sederino: uno strano oggetto rosa fucsia era inserito nel mio buco e impediva allo sperma di Kaito di uscire. Dopo averlo un po osservato mi misi dei pantaloni attillate trovati in un'anta dell'armadio e, sempre con la maglia di Kaito uscì.

La villa era a pianta rettangolare, con al centro un'enorme scalinata che portava al piano superiori, in cima ad essa vi era un'enorme vetrata che dava sul giardino. Ormai avevo visitato ogni stanza e non sapevo più cosa fare o guardare. Mentre riflettevo sul da farsi, una mano mi prese la spalla, costringendomi a girarmi. Mi trovai davanti un uomo di mezza eta, pelato e grasso :- quindi tu saresti la nuova puttanella di Kaito? Niente male, magari se glielo chiedo mi Lascia fare un giro-: detto ciò comincio a tocchiciarmi un po. Io cercavo di sottrarmi a quelle nani il più possibile,offeso dalle parole di prima :-Fermo. . . non mi toccare-: esasperato dalla sua insistenza gli girai uno schiaffo per farlo smettere, mai errore fu più fatale. Si giro arrabbiato e mi butto a terra :- come osi toccarmi lurida troia -: comincio a spogliarmi con la forza, io intanto avevo cominciato a piangere dal dolore della sua presa sui miei capelli e dal pensiero di ciò che stava per accadere.

:- cosa sta succedendo qui -: kaito stava sulla scalinata in tutta la sua magnificenza, guardando gelido l'uomo sopra di me. Il suo sguardo cadde sulle mie mani bloccate a forza dall'uomo e sui miei occhi lacrimanti.
Sciocco le dita e almeno cinque agenti armati avevano circondato l'uomo e me. Uno di essi mi prese e mi staccò dal tizzio per spingermi tra le braccia di kaito che, intanto era sceso. Io mi aggrappai forte a lui continuando a piangere. Fece uno strano segnale agli uomini e poi mi prese in braccio a sposa e mi porto nel suo ufficio.



Angolo della pizza
Eccoci tornati seriamente con un nuovo capitolo.
Spero sia piaciuto a tutti

Buona lettura

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