Le lacrime di Luke scendevano copiose, bagnando tutta la felpa di Ed che lo aveva abbracciato vedendolo in quello stato disastroso. Il giovane si era commosso per la storia appena raccontata, lui, il piccolo Luke che non piangeva mai per nulla.
Ed si era intenerito quella vista, così lo aveva stretto forte a sé cercando di consolarlo con qualche parola di conforto.
Dopo qualche minuto, Luke riuscì a riprendersi, scusandosi per la felpa bagnata.
"Dovevi avvertirmi all'inizio che sarebbe finita così male." disse, mollando un pugno sulla spalla del rosso che sussultò per il dolore. "La prossima volta non ti racconto niente, stai tranquillo!" rispose col braccio sofferente, fingendosi arrabbiato.
"Come hai fatto ad avere questa sinfonia allora? I fogli erano rimasti nella stanza di Thomas e Newt." aveva chiesto curioso il biondo, con la fronte corrugata.
"Si vede che qualcuno ha avuto il buon senso di recuperarli e tramandarli ai posteri."
"Ma tu come la sai allora questa storia? Non è che te la sai inventata di sana pianta?" lo accusò Luke, imbronciandosi e incrociando le braccia.
"Vai a casa Hemmings, si è fatto tardi."
Luke sbuffò, guardando l'orologio: si era fatto davvero molto tardi, così senza neanche pensarci più di tanto scappò via dal negozio, per evitare l'ennesimo rimprovero di sua madre. Eppure, Ed Sheeran lo sapeva.
Sapeva che Luke era stato profondamente colpito da quella storia e che sarebbe tornato per risentirla. Sapeva che quella melodia che aveva sentito, l'avrebbe segnato per sempre e magari avrebbe voluto anche suonarla da sé.
Chiuse la tastiera del pianoforte, così come chiuse gli occhi, rispondendo mentalmente all'ultima domanda posta da Luke.
Giugno 1918, Ekaterinburg."Caro Diario,
Questa prigionia mi sta uccidendo dentro. Preferirei che mi uccidessero subito piuttosto che farmi soffrire in questo modo. Siamo tutti distrutti da questa situazione, non c'è speranza. Ma ormai ci siamo arresi alla cruda realtà e la sottoscritta Anastasija Nikolaevna Romanova di certo non ha paura di morire.
Forse un po', ma tanto tu caro diario, rimarrai segreto.
Sai una cosa? Oggi voglio raccontarti una storia bellissima. Gli altri dormono, quindi posso scrivere tranquillamente.
C'era una volta un soldato di nome Newt e un pianista di nome Thomas e.."

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sinfobie | newtmas
Fanfiction"Vedi Luke, questa storia parte da molto lontano. Però devi sapere una cosa. La melodia che hai sentito non è stata scritta a caso, né per scopi economici. Thomas scrisse quello spartito per una e una sola persona a questo mondo: il suo amato Newt."