#Capitolo 43

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Non avevo più sue notizie da una settimana. Da quando Shannon mi aveva riportata a casa da quel fatidico giorno, lui era sparito. Di nuovo.
Però questa volta non c'era la sua auto in giro, non c'erano bigliettini lasciati in mezzo alle corde della mia chitarra. Lui non c'era, e lo avevo mandato io via.
E allora cosa sto aspettando esattamente? Sono stata io a lasciarlo, cosa pretendo? Che una persona come lui possa tornare indietro dopo una situazione del genere?
Avevo una voragine nel cuore, e ancora non capivo se avessi fatto bene o male a fare quello che avevo fatto.
Ma è questo quello che odio di lui: non si è mai preso cura dei miei sentimenti! Ha sempre e solo pensato a se stesso senza chiedersi se qualcosa potesse farmi male!

La dimostrazione di tutto questo è stato il silenzio dopo quella frase. Io che giro i tacchi ed esco da casa sua, mentre lui rimaneva lì, fermo, senza dire parola.
E il bello è che ho sempre sognato lui come l'uomo perfetto, dopo anni e anni a fantasticare su ogni cosa che lo riguardasse. E adesso? Adesso mi sento solo un'idiota ad aver perso così tanto tempo con la persona più stronza ed egoista del pianeta!

«Lilith, devi mangiare qualcosa»
Eh già, Janette dopo quel discorso era tornata e mi implorava da giorni di mangiare ma non ci riuscivo. Tutte queste emozioni hanno causato in me una chiusura alla bocca dello stomaco che non so nemmeno come io faccia a reggermi in piedi.

«Ho già mangiato qualcosa, Jane» le dissi mentre continuavo a giocare con la frutta tagliata sul piatto.
«Promettimi che non farai cavolate Lil, per favore. Adesso devi andare o farai tardi» e capivo bene a cosa si riferisse, ma quella Lilith è già morta da un tempo.
Mi alzai, presi lo zaino e uscì fuori di casa. Il mio cervello non riusciva a pensare più a nulla, camminavo per inerzia, facevo le cose solo perché dovevo farle e non perché mi andasse di farle.

«Lilith, come stai?» eccola lì, la mia migliore amica, Sophie.
«Sto» risposi, ma non sapevo come stavo. Non avevo espressioni, non mi era rimasta nemmeno la rabbia.
«Dai su, adesso è Natale, è l'ultimo giorno di scuola e poi settimane di vacanza!» disse entusiasta.
«Sophie, dovresti sapere che non mi piace il Natale» odiavo questa festa. Tutta questa ipocrisia che fuoriusciva in questo periodo mi irritava.
«Si, si, lo so... Però pensa che non dovremo studiare per un po'»
«Si, su questo hai ragione» le sorrisi.

«Allora ragazze, verrete stasera?» chiese Cameron, mentre ci stava raggiungendo.
Stasera ci sarebbe stata la festa per le vacanze di Natale a casa di Hailie, e stranamente mi aveva invitato.
«Oh no, non ci penso proprio» asserì. Dopo tutte le feste che avevo avuto e tutte le conseguenze che avevano portato, preferivo starmene a casa.
«Ma dai, Lilith!» disse Sophie.
«Vedrai che ci divertiremo! E a te servono distrazioni in questo momento» affermò Cam.
«No ragazzi, veramente. Mi guarderò qualche film stasera con mia madre, non mi va proprio di uscire, scusatemi»
Come sarei riuscita a divertirmi col cuore in mille pezzi e una testa che non stava ad ascoltare niente e nessuno?
«Va bene...» disse Sophie.

Era l'ultima ora, e finalmente sarei potuta tornare a casa. Avevo inglese e stavamo facendo un po' di letteratura straniera.
«Ragazzi, aprire il libro a pagina 356. Oggi parleremo di Charles Baudelaire» comunicò la professoressa Sebert.
Fantastico. Ottimo modo per dimenticarmi di Jared. Parlare dell'unico autore che ci univa.
Cercai di non ascoltare la lezione, disegnavo sul banco, mi guardavo in giro... E poi vidi Brian sorridermi. Chissà cosa gli passava per la testa... Ma non mi ci soffermai più di tanto perché sentì la professoressa iniziare a leggere una poesia che conoscevo bene. In realtà conoscevo bene tutto Baudelaire, in Francia è stato uno dei tanti autori già fatti. Fortunatamente la campana suonò prima che potesse arrivare a leggere più di cinque parole e scappai verso casa.

«Jane, sono a casa!»
«Ciao amore, vieni qui. Ti ricordi di Augustus?»
«Si, certo» ma non avevo intenzione di parlare con lui o con mia madre «Janette, non ho fame. Se mi cerchi sono in veranda»
Sapevo che mia madre si stava davvero preoccupando per me, mi vedeva digiuna da giorni, mangiavo solo frutta e mi rintanavo in camera.
Arrivata nel mio posto, mi cadde lo sguardo su quel quadernetto nero, quello che mi aveva regalato lui.
Decisi di iniziare a comporre qualcosa, di dare sfogo alle mie emozioni. Era da troppo che non scrivevo e forse mi serviva per tornare un po' in vita. Ma poi mi vibrò il cellulare.

*Stasera verrai?
-Brian*

*No.
   -Lil*

La conversazione si esaurì lì. Ma nemmeno il tempo di posare il cellulare, mi arrivò una email. Aprendo internet mi spuntarono un sacco di notizie in tendenza, tra cui quella che mi riguardava.
"Jared Leto ritira tutto ciò che riguardava quella che sembrava essere la sua ragazza, Lilith Dobois. Sarà vero oppure no?"

"Il frontman dei Thirty Seconds To Mars smentisce la sua relazione con la diciottenne Lilith Dobois. Paura delle critiche o vera trovata pubblicitaria?"

Ce n'erano altre mille di notizie come quelle. I nostri nomi spuntavano ovunque e sapevo che la mia vita era cambiata. In tutti i social network le persone che mi seguivano si erano triplicate, ricevevo messaggi da persone che non conoscevo.

Aprì l'email ed era da parte della conduttrice Danielle.

*Ciao Lilith Dobois,
Dato lo scalpore delle notizie che riguardano te e Jared in prima persona avremmo l'onore di averti come ospite insieme a Jared nel nostro show.
Jared ha già accettato, aspettiamo la tua conferma.
               -La redazione"

Speravo fosse uno scherzo. Ci ho sperato fino all'ultimo, ma non era così. E poi veramente Jared aveva accettato? Ma cosa aveva nel cervello? Un criceto in prognosi riservata?
Decisi di non rispondere adesso, avrei risposto domani. Adesso dovevo solo riposarmi.

Mi svegliai a causa di mia madre che continuava a dirmi che alla porta c'era qualcuno per me, ma io non aspettavo nessuno. Così scesi tutta assonnata e andai alla porta.
Non potevo credere a chi mi ritrovavo davanti: Brian.

«E tu cosa ci fai qui?»
«Hai due scelte, o vieni fuori o mi fai entrare» disse. Così chiusi la porta e mi avviai verso l'esterno della casa.
«Rispondi alla mia domanda, per favore?» gli dissi.
«Tu verrai alla festa» ma che si era bevuto?
«No Brian, assolutamente. Non portano a nulla di buono queste feste e non sono dell'umore»
«Senti Lilith, io lo so che ancora sei arrabbiata con me ma io non ce la faccio più a vederti così. Sono stato in disparte a guardare la tua decadenza, ma adesso basta. Porca miseria, tutti sanno cosa sia successo, e chi è tuo amico sa che non è così che sono andate le cose. Quindi adesso, invece di non mangiare e scappare da chiunque ti rivolga parola tu alzi il culo e reagisci. Una persona così non ti merita, nemmeno se è Jared Leto. Non posso più vederti così»

Non avevo mai visto Brian così e le sue parole, stranamente, mi facevano bene. È così assurdo quando le persone che credi che non ti stiano a guardare si accorgano del tuo malessere. Era sincero e anche incazzato perché mi stavo abbandonando a me stessa. Mi fece venire le lacrime agli occhi.

«Per favore...» aggiunse.

Camminai verso Brian per abbracciarlo e scoppiare in un mare di lacrime.

«Ci sono io qui adesso Lilith, non ti lascerò in questa maniera. Sta tranquilla»

Brian mi faceva sempre lo stesso effetto, mi sentivo a casa con lui.

«Verrò, solo se starai con me. Non posso farcela da sola» ammisi.

«Infatti ce la farai con me» mi sorrise e continuò ad abbracciarmi, dandomi un bacio in guancia.
Era strano come potevi dimenticarti del dolore nelle braccia di chi ti fa sentire bene. Ma mentre mi stavo godendo tutti i benefici di quell'abbraccio lo vidi.
Era lì, la sua macchina stava passando di lì.
E i suoi occhi incontrarono i miei, per un secondo che mi tolse il respiro.
Jared era tornato.

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Buongiorno!
Che ne dite di questo capitolo?
Lilith accetterà l'intervista?

Ps. Volevo ringraziarvi perché quando iniziai a scrivere questa storia era solo per gioco, non pensavo mai sarebbe diventata qualcosa di serio.
Invece adesso Hurricane è al #170 in "Storie d'amore" e non me lo sarei mai aspettata. Certo non sarà mica il primo posto, ma ci sono tantissime storie d'amore in giro su Wattpad e non pensavo mi sarei ritrovata in una posizione cosi!
Grazie ancora a tutti❤
~Lav🌙

Hurricane ~Jared LetoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora