#Capitolo 28

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Non ci credo.
Non poteva essere.
Ero appena scesa dalla moto e ho avuto paura che le mie gambe non sarebbero state in grado di sorreggermi, dato il tremore.
Volevo piangere, non so se dalla gioia o dalla rabbia, avrei voluto correre e abbracciarlo ma no, non potevo farlo. Non dovevo.
Rimasi ferma, ecco cosa feci.
Non riuscivo nemmeno a proferire parola, perché oltre ad essere felice e furiosa allo stesso tempo ero anche terrorizzata.
Questa persona aveva il pieno controllo della mia persona, delle mie emozioni. Nonostante tutto non lo avessi visto per quasi un mese, lui era sempre nei miei pensieri, capace di rovinarmi la più bella delle giornate. Se avessi dato di nuovo questa possibilità a Jared, mi avrebbe uccisa definitivamente.
Era in lontananza, io ero sul marciapiede davanti casa e lui praticamente davanti alla porta.
<<Jared...>> Uscì un suono debole dalla mia bocca, quasi impercettibile.
Lui iniziava ad incamminarsi verso di me, e più faceva un passo, più il mio respiro si smorzava.
Aveva una maglietta bianca con qualche segno dorato sopra, non so era troppo strana quella fantasia ed io ero troppo incredula per capire cosa ci fosse disegnato sulla sua maglietta, e dei jeans chiari, leggermente larghi.
La sua espressione era quella di uno che si sentiva in colpa, non sorrideva, guardava a terra e i suoi passi erano troppo lenti, quasi avesse paura.
<<Come stai?>> disse ancora con quello sguardo, non guardandomi in faccia, ma voltando lo sguardo verso qualsiasi altra cosa.
<<Bene, tu?>> Mentii. Come facevo a stare bene? La mia vita era sull'orlo del precipizio, tutto non faceva altro che andare male.
Closer to the Edge.
Continuava ad avanzare, ed io iniziavo a recuperare le mie forze da tutte le emozioni che stavo provando.
<<Bene>> disse. Ok, ora era davanti a me e l'immagine nitida del suo viso mi riportava a tutto quello che era successo. Stavo crollando.
E adesso? Che dico? Cosa faccio?
Con la sua mano destra cercò di accarezzarmi ma feci un passo indietro.
<<No, Jared>> Era uscita la rabbia, la sentivo.
<<Lilith, io lo so che...>>
<<Sai cosa, Jared? Cosa è che sai? Sai come mi sono sentita in questo mese? Cosa ho dovuto passare? È stato un inferno. E adesso dovrei fare come se nulla fosse e permetterti di rovinarmi ancora? Jared sono andata in coma etilico per colpa tua, in coma! Nonostante tutte le nostre discussioni e le nostre promesse e quelle possibilità! Quando andavo in giro per strada e vedevo la tua auto, quando speravo tu scendessi e invece sei solo rimasto fermo, e poi sparito. Sono stanca di stare male per te, Jared>> e intanto delle lacrime amare scendevano dal mio viso, anche se non avrei voluto.
<<Lilith, ti ho portata io in ospedale. Per quanto io volessi dirti "addio", alla fine mi ritrovavo sempre a controllarti a distanza perché... Perché avevo paura. Avevo una stramaledettissima paura di perderti e ci stavo riuscendo. Ti ho visto esanime sul quel divano e non ho fatto altro che prendermela con me stesso. Ma non riuscivo a tornare da te, perché cosa penseranno gli altri? Quando uscirà tutta questa situazione? Cosa dirà la stampa? E allora sia per il mio orgoglio, sia per il bene di entrambi me ne sono andato. Ho pensato che fosse la cosa migliore da fare ma... Mi ha solamente ucciso. Io non riesco a starti lontano, Lilith. Per me sei come una droga, come l'ossigeno. Sono crollato, esattamente come hai fatto tu. E all'ennesima notte in cui non riuscivo a dormire perché l'immagine del tuo volto riafforava nella mia mente, sono venuto da te>>
La sua espressione era devastata. Come se non dormisse da giorni, in preda a crisi di pianto che non voleva fare uscire.
<<E adesso? E adesso cosa vuoi fare? Tornare e magari sparire di nuovo? Tu non hai idea della fatica che ho fatto per dimenticarti. E anche se stavo con James, tu eri sempre nei miei pensieri e non riuscivo a fare...>>
<<James?>> Chiese Jared stranito.
Cazzo. Lui non aveva idea di chi fosse James. E ora che ci penso, è proprio uno stronzo.
<<Si... Il mio nuovo vicino di casa>> dissi guardando a terra.
<<Sei stata con lui? Ti è bastato davvero conoscere un altro ragazzo per dimenticarmi?>>
<<Dimenticarti? Ma sei impazzito? Ti ho appena detto che ci ho provato per giorni e giorni, con scarsi risultati!>>
Cosa aveva adesso in mente? Di farmi la paternale solo perché mi sono messa con un altro?
Lui se ne era andato!
<<E tu stai ancora insieme a questo "James"?>>
Chiese quasi infastidito e deluso.
<<No. Era tutta una farsa. A quanto pare gli servivo solo per fare ingelosire la sua ex>>
<<Che coglione>> e cercò di avvicinarsi a me.
Io non lo so, da un lato era tutto ciò che volevo, dall'altro...
<<Ti prego Lilith, io non ce la faccio senza di te. Non sparirò più, e se non sarai pronta per diventare la mia ragazza in maniera ufficiale, ti darò tutto il tempo che vorrai! Ma ti prego... Non mandarmi via...>>
Aveva i suoi occhi di ghiaccio inchiodati ai miei.
E come si fa a questo punto respingere Jared Leto?
Avevo il cuore che batteva a mille e non riuscivo a dire nulla.
<<Non andartene>>.
<<Promesso>>.
E con la sua mano che accarezzava la mia guancia e gli occhi umidi di entrambi, ci unimmo in un bacio che sembravamo aspettare da una vita.
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Hurricane ~Jared LetoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora