#Capitolo 17

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Mi tremavano le gambe, ed ero in confusione. Insomma in un giorno ho ricevuto due baci surreali.
Era così bello averlo così vicino, guardare i suoi occhi di ghiaccio che risultavano come fari.
Tutto quello che ho sognato per anni era diventato realtà.
<<Dammi una possibilità, cercherò di farti capire chi sono realmente>>
Mi spostò la ciocca di capelli dietro l'orecchio e mi tremavano le gambe.
<<Jared io... Non ci credo>>
Grandioso Lilith, hai questa scena impressa da anni e l'unica cosa che riesci a fare è balbettare.
<<Credici Lil, tutto questo è reale>>.
E lo era davvero, è tutto reale. 
<<Mi sento come se avessi dodici anni al primo bacio. Io.. Certo che ti dò la possibilità, non potrei esserne più felice>>.
Lui mi prende il viso tra le mani e mi stampa un dolce bacio.
<<Sei una calamita per me. Ecco perché mi distruggerai, non riesco a staccarmi da te>>.
Ma nel momento in cui pronunciò queste parole un attacco di panico si impossessò di me.
Dai Lilith, non fargli capire nulla, respira lentamente, calmati.
<<Piccola Lil, tutto bene? Non so, sembri.. strana>>.
Era visibilmente preoccupato.
<<No J, sto bene. Solo che tutta questa situazione mi fa paura>>.
Ero terrorizzata. L'ultima volta che è successa una cosa del genere non è andata a finire bene e ancora mi porto dietro le cicatrici.
<<Che succede?>>
Mi teneva la mano.
Forse è arrivato davvero il momento di dirgli tutto, di capire se resta. È la prova del nove.
<<Sicuro di volerlo sapere?>>
<<Certo Lil, più che sicuro>>.
<<Ok, sediamoci allora... È una storia un po' complicata e riaprire certe ferite non mi è facile>>.
Così ci buttiamo a terra, di fronte il mare e lo vedevo attentato, cercava di capire.
<<Sono qui da un anno. Ho sempre fatto avanti e indietro da Nizza a qui per mia madre. Tutta la mia vita però aveva centro in Francia ed ero felice di vivere lì.
Caratterialmente ero molto diversa... Ero davvero molto sicura di me, davvero molto stronza e mi sentivo onnipotente. Avevo quella strafottenza che faceva invidia a chiunque, ero piena di amici. Poi mi misi con un ragazzo, Alexandre. Storia d'amore perfetta, ma avevo sedici anni e non ero ancora pronta per certe cose. Dopo tre mesi, stufo di aspettare, durante una festa in cui io presi qualche cocktail lui di approfittò di me.. Nel peggiore dei modi. Ero uno psicopatico e non contento, dato che opponevo resistenza, per punirmi prese un coltellino per minacciarmi. Quel coltellino sfiorò tutto il mio corpo ma colpì solo un punto>> e gli mostrai il fianco destro dove appunto c'era quella cicatrice.
<<Lilith...>> Era sconvolto. Guardò quella cicatrice e la sfiorò come se l'avesse lui.
<<Da quel momento tutto cambiò. Inizia ad essere più insicura e più trasparente, una specie di formica in mezzo ai giganti. Preferivo rimanere nella mia ombra e non guardare nessuno. Oltre a sentirmi sporca a causa di quel viscido rischiavo pure la morte. E ora mi chiedo come potessi essere io così stupida a credere alle sue parole, a essermi fidata così di una persona. Diventai philofobica, apatica, depressa e anche dipendente dall'alcool. Il bastardo mi fece anche delle foto che girarono per tutta la scuola. Inutile dirti le conseguenze, sono facilmente intuibili. Il pensiero del suicidio non è mancato nella mia vita, finché mia madre non decise di trasferirsi qui per me, ed ora ho iniziato questa nuova vita>>.
Ero così felice di essermi liberata, di essermi tolto questo masso di dosso.
<<Lilith cavolo.. Io non credevo che tu... Insomma. Mi dispiace che a soli diciassette anni tu ancora debba scontare tutto questo.
E lui? Alexandre? Che fine ha fatto?>>
<<La giustizia francese fa schifo. È ancora in libertà vigilata.. Il padre è avvocato ed è facile corrompere qualcuno>>
Dissi volgendo lo sguardo lontano da lui. Ero frustrata da questa cosa. Involontariamente mi scese una lacrima, queste cose fanno e faranno sempre male..
<<Vieni qui>> e mi fece appoggiare sulla sua spalla.
<<Jared adesso la vita con me è difficile. Convivo con attacchi di panico, molto spesso sono giù a causa della mia depressione e spesso mi sento vuota per la mia apatia. Comunque adesso hai la risposta al mio voler stare sola...>>
<<Lilith, dopo tutto quello che hai passato io non posso far altro che starti accanto sempre di più. Sarà difficile? Probabilmente. Ma ti svelo un segreto: a me le cose semplici non sono mai piaciute!>>
Mi sorrise e quel sorriso mi riempì il cuore. Gli sorrisi per ricambiare e poi sentì vibrare il cellulare.

*Ma dove sei? Sei sparita!*

Cazzo, Brian.

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Buonasera!
Ve lo aspettavate?
Vi ricordo che il contest per scegliere il volto di Lilith è ancora aperto!
Grazie per tutto!
~Lav🌙

Hurricane ~Jared LetoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora