CAP.2

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Pov.Stefano
Non ci posso credere, le avevo detto che sarebbe dovuta rimanere a casa ma è uscita di nascosto... e la mamma la anche protetta, ma noi a 17 anni aravamo così ribelli??
Sono dovuto uscire di casa, avevo la rabbia a mille... mi sto avviando verso la mia scuola di danza, apro la porta e vado verso Marcello che sta tenendo una lezione di hip hop.
"Oh buongiorno Stè"
"Ciao Marcè, buongiorno ragazzi"
"Ragazzi per stamattina abbiamo finito, ci vediamo oggi"
"Va bene, ciaoo"
"Ciao"
Aspetto che i ragazzi escono e poi mi avvicino a Marcello.
"Che succede, perchè stai così"?
"Succede che non riesco a gestire Sofia"
"Cosa ha fatto stavolta"?
Inizio a raccontargli tutto ciò che è successo...
"Vabbè dai Ste, tutti siamo stati adolescenti... non essere così duro con lei, prova a capire cosa ha dentro, io adesso non so perchè Gabriele ha appena 11 anni e spero un giorno che mi dica tutto.. ma sono ragazzi Stè, tu hai un unico problema, hai paura della crescita di Sofia.. ma non puoi farci niente, la tua piccola tra un po sarà maggiorenne.. non puoi tenerla stretta per sempre"
"Eh mi sa che c'hai proprio ragione... senti ti posso lasciare da solo per la prossima lezione? Vado a casa.. cerco di rimediare al guaio che ho fatta"
"Ecco bravo che sicuramente dovrai farti perdonare anche da Emma"
"Eh già, a dopo fratè"
"Ciao Ste"
Esco dalla scuola di danza ed entro in macchina, faccio la strada per arrivare a casa... scendo ed apro la porta.
Trovo solo Emma di spalle che cucina il pranzo e i ragazzi seduti a tavola che guardano la tv, saranno usciti  prima da scuola.
"Ciao papà, non sei andato a lavoro"?
"Si Giulia però sono venuto un po prima"
"Ah ok"
Mi avvicino ad Emma e le sfioro le spalle, lei si scansa e ritorna a tagliare i pomodori.
"Possiamo parlare"?
"Non adesso che ci sono i ragazzi"
"Va bene dai vado da Sofia allora"
"Ok"
Salgo le scale e mi ritrovo davanti alla camera di mi figlia, busso e aspetto che mi apra...
"Posso entrare Sofia"?
Non ricevo risposta e allora apro la porta, la trovo di spalle con le cuffiette nelle orecchie che ascolta le canzoni di Emma...
Mi siedo e lei di scatto si alza, ha gli occhi lucidi e arrossati, segno che ha pianto.. non riesco proprio a vederla così.
"Cosa ho fatto adesso"?
"Niente... senti Sofia a me dispiace tanto di averti urlato contro stamattina ma mi è andato in tilt il cervello quando ho saputo che non avevi dormito qui..."
"Ma io volevo solo divertirmi"
"Amore mio lo so ma di notte, da sola e in un locale a te sconosciuto potrebbe succederti di tutto"
"E dovrei camminare con la guardia del corpo cosa dici"??
"Non dico questo ma solo che non ti debba ritirare alle 8 di mattina e che magari mi dici dove stai, facciamo pace ti prego"?
"Mi prometti che non ti arrabbi più come prima"
"Te lo prometto abbracciami dai"
La abbraccio e all'orecchio le sussurro una cosa..
"So che fumi puoi anche evitare di tenere nascosto il pacchetto tra i libri di scuola"
Mi guarda con paura della mia risposta.
"Papà è da poco che fumo te lo giuro, non lo dire alla mamma ti prego"
"Bhe mi sa che lo sa anche lei, avrei voluto farti una ramanzina anche su questo ma ho capito che non siamo le persone giuste, promettimi solo che non ne farai un abuso ti prego"
"Te lo prometto, quello è un pacchetto comprato ieri mattina, è ancora intero, ah papà volevo anche dirti che mi dispiace tu abbia litigato con la mamma per colpa mia.. giuro che ti aiuto a farti perdonare"
"Stai tranquilla e grazie"
Mi riabbraccia e poi mi giro perchè sento Emma che ci dice che il pranzo è pronto.
Ci alziamo e ci sediamo tutti e cinque a tavola, Emma non mi guarda negli occhi, serve a tutti la pasta e poi si siede.
Durante il pranzo non ci rivolgiamo parola ma Sofia cerca di mettere sempre al centro un discorso per farci parlare ma Emma non proferisce parola.
A fine pranzo i ragazzi si offrono di sparecchiare ed Emm sale su in camera ed io la seguo.
"Ehi possiamo parlare prima che  scappi di nuovo"?
"Dimmi dai"
"Mi dispiace tantissimo di essermela presa con te, ma ero pieno di rabbia ed anche di paura... ti prego non litighiamo ancora"
"Hai fatto tutto tu, mi hai urlato contro ma io volevo solo mettere pace, non capisci che tutto quello che faccio lo faccio per noi tutti"
"Hai perfettamente ragione Emm"
"Si, so che ho ragione"
"Dai ho anche fatto pace con Sofia"
"Ci sei riuscito"?
"Si le ho chiesto scusa e ci siamo abbracciati, non voglio mettermi più contro di lei Emma, ma dobbiami essere una squadra"
"Baciami cretino"
Non me lo faccio ripetere due volte e la bacio, la faccio fare una giravolta e la metto a terra...
Veniamo interrotti dai ragazzi che entrano e ci spiano.
"Bhe che fate voi qui"
"Ehmm.. mamma mi dai una mano con matematica ti prego"
"Arrivo Leo, inizia ad andare dai.. anche voi forza..."
"Siete bellissimi comunque" dice Sofia.
Le sorride e quando sta per andare via Emma la ferma.
"Sofi aspetta.."
Si avvicina e l'abbraccia.
"Ti voglio tanto bene piccola"
"Anche io mamma e scusami, stasera film strappalacrime e popcorn"?
"Certo tesò, dai vai anche te a studiare"
"Va bene"
Escono dalla stanza e noi rimaniamo di nuovo da soli.
"Che dici se stasera organizziamo qualcosa con i ragazzi"?
"Certo, io ho appuntamento con Francesca tra mezz'ora tu nel frattempo chiama tutti e prenota anche le pizze"
"Ma che devo fare tutto io"?
"Ovvio amore..."
Mi bacia e va fuori..
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Pov.Emma
Esco dalla camera da letto e chiamo Francesca per organizzarmi, sto scrivendo dei nuovi pezzi per il prossimo album, passano gli anni ma il mio lavoro è sempre questo e non lo cambierei con niente al mondo..
Per fortuna tutto si è risolto nel migliore dei modi...
Non riesco a sopportare che la mia famiglia sia sempre in litigio...

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