IL GIORNO PRIMA.
Venerdì mattina, la sveglia suona, mi sembra di aver appena chiuso gli occhi, non ci credo che è già arrivata l'ora di alzarsi, mi rigiro più volte nel letto e mi stiracchio una o due volte prima di decidere, effettivamente, di alzarmi. "SVEGLIAAA DORMIGLIONA" Mi urla la mia compagna di stanza, nonché migliore amica Lauren, io le lancio un cuscino "ci sono cose che bisogna evitare di fare la mattina" le dico, "una di queste è urlare, l'altra è svegliare le persone, tu le hai fatte entrambe" la ragazza mi risponde ridendo "Miss acidità si è alzata, cosa ti prende Emma? Hai la luna storta già di prima mattina?" "Scusa Lauren" le rispondo "è che sono molto preoccupata, domani scopriremo chi andrà al serale e le squadre, ho solo paura di non stare con te e Simo, ecco tutto" "ah ora è tutto chiaro! Non devi preoccuparti, male che vada farai amicizia con altre persone! E sono solo due mesi!" Già, "solo due mesi", per lei è molto semplice, tutti la adorano, è estroversa, simpatica, e bellissima, ma per me è diverso, da quando sono entrata nella scuola mi sembra di avere tutti contro, non è che la cosa mi tocchi più di tanto, anzi, preferisco di gran lunga non relazionarmi con la gente, ma l'idea di stare due mesi completamente da sola mi rattrista un po'. Vado a farmi la doccia, l'acqua mi scorre sui capelli e su tutto il corpo, e non posso far altro che pensare a Simone, vorrei averlo qui con me, e sentirlo vicino, canticchio un po' di canzoni, mi insapono velocemente ed esco dalla doccia. Mi metto un asciugamano sui capelli per poi asciugarmi e indossare l'intimo, torno in camera e vedo un biglietto sul letto "Sono in camera di Daniele -Lauren" , bene e adesso che faccio? Sbuffo e mi metto sul letto aspettando che i capelli si asciughino, ricordo di avere un panino in borsa così lo prendo e inizio a mangiarlo, giusto per ammazzare il tempo, accendo la tv ma non c'è niente di interessante, prendo il telefono e vedo un messaggio di Simone "sto venendo in camera tua, aspettami -Simo", non posso fare a meno di sorridere, anche se quel messaggio non diceva niente di particolare, il fatto che lui impieghi del tempo per pensarmi, per pensare di venire a trovarmi, mi riempie il cuore di gioia.