Capitolo 3. "Le promesse" II parte

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Qualche attimo dopo sento bussare alla porta, sono in intimo, rifletto qualche istante se mettermi qualcosa addosso, infondo potrebbe essere uno degli ultimi giorni in cui lo vedo, quindi, in fin dei conti, quale migliore accoglienza? Mi catapulto alla porta e con sguardo malizioso la apro, "Emma?" O mio Dio , quello non è Simone, ma Filippo! Cosa mi è venuto in mente! Potevo almeno guardare dal buco della serratura! Sprofondo nella vergogna, sento la faccia bruciare e capisco di essere diventata completamente rossa dall'imbarazzo, così, istintivamente, sbatto in faccia la porta a Filippo e rimango davanti ad essa come una stupida, lasciando che il senso di rimorso e vergogna mi assalgano. "Ero venuto per cercare Lauren, comunque!" Sento urlare da fuori dalla porta, a seguito di questa frase percepisco una risata "Non ci trovo niente da divertente! Lauren è da Daniele!" "Dai Emmina non ti preoccupare, lo so com'è fatto il corpo di una ragazza, non sei la prima che vedo" esito un po' e poi dico "ti prego non dirlo a nessuno" "non ti preoccupare, comunque complimenti!" E un'altra risata accompagna quest'ultima frase, arrabbiata tiro un calcio alla porta sperando che questo momento, forse uno dei più imbarazzanti della mia vita, finisca al più presto "e va bene e va bene, ho capito, me ne vado, grazie per l'informazione su Lauren!". Inizio a tirare pugni alla porta "stupida! Stupida! Stupida!" Sono nel bel mezzo di una crisi isterica quando sento vibrare il cellulare "Emma? Che non mi rispondi? Posso venire o no? -Simo" mi ritorna il sorriso, infondo Filippo ha promesso di non farne parola con nessuno, non è successo niente. "Certo che puoi! Ero a farmi la doccia scusa... ti aspetto -Em". Vado in bagno, mi metto un po' di correttore e di mascara, pettino i capelli che nel frattempo si sono asciugati, mi guardo e mi riguardo, un reggiseno rosa e delle mutande verdi? E io che pensavo di accogliere Simone così, perlomeno Filippo ha risparmiato questo terribile completo al mio ragazzo. Mi dirigo verso l'armadio e cerco invano qualcosa che sia adatto per l'occasione, metto a soqquadro tutti i cassetti, non ho trovato niente, così passo nella parte della stanza di Lauren, apro il suo cassetto e dopo un paio di minuti, eccolo lì, un completo di pizzo nero, bellissimo, lo indosso e mi guardo nuovamente allo specchio, sembra che tutto sia apposto. Qualche attimo dopo sento bussare alla porta, faccio un bel respiro, e, questa volta, sbircio dal buco della serratura e controllo che sia Simone, è lui, mi sistemo un'ultima volta i capelli e apro la porta. Un "wow" soffocato esce dalla sua bocca, io lo prendo per la maglia e lo trascino dentro la stanza, poi chiudo la porta, "a cosa devo questa accoglienza?" "Una ragazza non può farsi bella per il suo fidanzato?" Lui ride imbarazzato, si morde il labbro e mi sussurra "sei bellissima" mi afferra i fianchi e un brivido mi percorre tutta la schiena, lo bacio e lui mi mette una mano sulla guancia, amo quando fa così, mi fa sentire protetta, al sicuro. Continuiamo a baciarci in modo passionale, amo le sue labbra, le mordo, lui mi sorride e sussurra "ahi", mi prende e mi butta sopra al letto, mi inizia a baciare il collo, per poi scendere sul petto, poi sulla pancia, e poi vicino al mio intimo,torna su, vicino alle mie labbra. "Amore... Lauren potrebbe arrivare a momenti.." dico sottovoce "Non mi interessa, ti voglio, adesso più che mai", mi lascio convincere dalle sue parole e inizio a togliergli la maglia, mi posiziono sopra di lui, lo guardo "sei mio" "e tu mia", ridiamo, lo bacio, scendo sul collo, che inizio a mordere e succhiare, nel frattempo lui mi accarezza la schiena, per scendere poi sui miei glutei. Mi abbasso, sgancio la cintura, poi i pantaloni, mordo i boxer e lui si lascia scappare un gemito, siamo sul punto di ritrovarci completamente nudi quando sentiamo bussare violentemente alla porta, ci rivestiamo il più velocemente possibile e Simone sbuffa. Vado ad aprire, Lauren in lacrime entra in stanza e si butta sul suo letto con la faccia sopra il cuscino, io chiudo la porta e vado da lei, "Che succede?" Le chiedo con il tono più dolce che posso, lei singhiozza e mi dice "Daniele, Carmen" le parole sembrano non voler uscire dalla sua bocca, così le accarezzo la testa e le dico "tranquilla Lauren, se vuoi parlarne io sono qui, altrimenti ti lascio un attimo qua, magari ti vado a comprare qualcosa" lei alza la testa per la prima volta dal cuscino e mi dice con gli occhi gonfi di lacrime e la voce strozzata "si grazie, un caffè" "certo tesoro, vado subito, aspettami qui okey?" Le lascio un bacio sulla fronte e vado via. Mi dimentico completamente della presenza di Simone che è fuori nel corridoio "Allora riprendiamo da dove avevamo lasciato?" Mi dice con un sorrisetto e le mani trai miei capelli, "Simo.. Lauren sta male, devo pensare a lei, ti scrivo dopo" lui sembra moto deluso da queste mie parole, e così se ne va in camera sua senza dire nulla. Lo guardo per un po' mentre cammina, sperando che pure lui si giri verso di me, ma non succede, così scendo le scale dell'hotel per andare al bar a prendere un caffè a Lauren. Incrocio Daniele, faccio finta di niente e continuo ad andare avanti, "Emma! Aspetta!" Sento mentre sto camminando, è Daniele, mi giro e lo guardo totalmente schifata "non voglio spiegazioni da te" gli dico in maniera secca, faccio per girarmi quando mi sento prendere il braccio, mi libero velocemente ma Daniele sembra insistere "cosa ti ha detto?" Mi chiede, "niente, era così sconvolta che è riuscita solo a dire il tuo nome e il quello di lei, ha lasciato intendere comunque, complimenti a tutti e due" rispondo all'ormai ex fidanzato della mia migliore amica "io non volevo" insiste lui "te lo giuro io la amo più di ogni altra cosa al mondo" "non volevi? Carmen ti ha obbligato o cosa? E poi non hai forse sentito cosa ti ho detto? Non voglio spiegazioni da te, Lauren mi sta aspettando non ho tempo da perdere, sopratutto con te", dopo quest'ultima frase me ne vado, dopo qualche passo però mi giro di nuovo e dico "Tu non ti meriti nemmeno mezza delle sue lacrime", mi giro, e questa volta, vado al bar senza ripensamenti. Chissà perché Daniele non mi era mai andato a genio, ho sempre saputo che c'era qualcosa di strano in lui, non mi sbagliavo. Arrivo al bar e prendo un caffè e una brioche, faccio per pagare quando mi cascano tutti gli spiccioli a terra, mi accovaccio a terra per raccoglierli e delle mani piene di tatuaggi ed anelli si sfiorano con le mie, alzo lo sguardo e vedo degli occhi color ghiaccio, Filippo, mi alzo e impacciata dico "cosa ci fai qui?" "Potrei farti la stessa domanda" mi risponde lui "sono venuta a prendere due cose per Lauren, a proposito, mi starà aspettando, devo andare, ciao" liquido così la conversazione, sono ancora imbarazzata per i fatti successi poco prima. Torno in hotel e salgo velocemente le scale, arrivo alla nostra stanza, la numero 213, infilo le chiavi e trovo la mia compagna di stanza esattamente come l'avevo lasciata, ripiegata sul letto, con la testa sul cuscino, mi dirigo verso di lei "Ei Lau, ti ho preso il caffè e anche una brioche" "non la voglio" risponde duramente lei "ma è alla crema, la tua preferita" la mia amica alza lo sguardo e borbotta "va bene..." afferra il caffè e il dolce e inizia a mangiare "allora.." inizio io "ne vuoi parlare?" "Non c'è niente di cui parlare, mi ha tradita, e basta, non potrei essere più delusa" risponde con voce affranta lei "lo so.." la stringo a me e continuo "cerca di non pensarci" "grazie Emma" mi risponde lei, vederla così mi spezza il cuore, ma sono felice che lei si fidi di me, ci saremo sempre l'una per l'altra, e trovo che sia bellissimo.

"I baci soffocanti e le promesse dette sottovoce"Onde histórias criam vida. Descubra agora