Capitolo 8. "Le promesse" VII parte

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Simone mi fa stendere sul letto, apre le mie gambe e posiziona il suo membro vicino alle mie parti intime "hai il preservativo?" domando, lui lo prende, se lo infila e inizia da dove avevamo lasciato. Lo sento dentro di me, e un senso di piacere mi percorre tutto il corpo, siamo abbracciati e lui continua e muoversi al mio interno, lo incito a continuare. Dopo qualche minuto decido di mettermi sopra di lui, voglio essere io adesso a comandare la situazione, mi muovo velocemente sopra di lui, le sue mani afferrano i miei fianchi, ci baciamo e ridiamo. Non posso pensare che potrebbe essere la nostra ultima sera, lo amo così tanto. Ci ritroviamo entrambi sdraiati sul letto ricoperti di rose, ci guardiamo e scoppiamo in una risata, poi lui mi stampa un bacio sulla fronte e io gli sorrido dolcemente. "Ho paura" gli confesso, lui sembra rimanere interdetto da queste mie parole "di cosa?" mi chiede "ho paura di non essere in squadra con te al serale" lui ride, e io rimango offesa da questa sua risata tanto che sfodero la faccia più imbronciata che posso, lui mi prende da dietro la testa e mi avvicina a se, come per darmi un bacio, ma io mi scanso. Simone allora mi dice "piccola mia, anche io ho paura, ma cerco di non pensarci, penso che adesso sono con te e non potrei essere più felice" sa sempre cosa dirmi per tirarmi su di morale, trova quelle parole che mi danno sicurezza, restiamo a guardaci e io mi perdo nei suoi bellissimi occhi scuri, lui mi abbraccia e sento il calore della sua pelle, mi rassicura dicendomi "ti amo, amo te, amo i tuoi capelli, i tuoi occhi, il tuo naso, le tue guance, la tua bocca, la tue mani, i tuoi piedi, amo il tuo modo di camminare, di spostarti i capelli dietro l'orecchio quando sei imbarazzata, amo il modo in cui parli, amo quando mi baci, quando mi abbracci, amo perfino la tua unghia del piede, amo ogni cellula che compone il tuo corpo." Alla fine di queste parole un sorriso spunta in automatico sul mio volto, lo amo più di ogni altra cosa al mondo. Realizziamo di essere ancora completamente nudi e scoppiamo a ridere, Simone mi da un morso sul sedere, io rispondo tirandogli un cuscino "ah si?" Mi dice lui con aria di sfida prendendo lentamente un cuscino "No dai Simo.." replico io con un mezzo sorriso "Troppo tardi!" mi tira un cuscino in faccia spettinandomi tutti i capelli "Come osi!" rispondo io "Fatti sotto se hai il coraggio" prendo un altro cuscino che tiro addosso al mio fidanzato, inizia così una sfrenata lotta di cuscini, in quel momento penso a quanto ami questo ragazzo, non è solo il mio fidanzato, ma è il mio migliore amico, ridiamo e la battaglia continua per qualche minuto "Eh va bene e va bene hai vinto! Mi arrendo! Dai Em!" dice Simone "Ah! Ah! Non avresti dovuto sfidarmi" rispondo io con aria fiera, lui allora mi abbraccia e inizia a farmi il solletico "ah no?" "Dai simo! Smettila! Lo sai che lo soffro tantissimo!" Le parole mi escono a fatica a causa delle forti risate che mi provoca il mio ragazzo. Dopo diversi secondi di pugni e calci il mio fidanzato si decide a liberarmi, così ci rivestiamo e andiamo a mangiare i nostri panini.

"I baci soffocanti e le promesse dette sottovoce"Onde histórias criam vida. Descubra agora