Sto tornando in albergo da Emma, ho le mani nelle tasche e mi sono messo in testa il cappuccio della felpa, quasi per voler sparire, da tutto questo casino che sono consapevole di aver creato. Spero però, che dopo oggi le cosa vadano meglio, voglio concentrarmi solo su Emma, so che dovrò mentirle ancora, non posso dirle niente riguardo a stasera, ne riguardo alla mia vecchia storia con Nicole, ma lo faccio solo per non farla soffrire. Sto camminando quando vedo un piccolo parchetto con una panchina, decido di fermarmi li, mi infilo le cuffiette e mi isolo completamente dal mondo.
Sono nel parco da un po' ormai, la mia playlist è arrivata alla canzone di Emma "alone", Dio quanto è bella la sua voce, sento quelle parole risuonare nelle mie orecchie, e automaticamente mi spunta un sorriso. Non mi era mai successo prima, di non saper nemmeno controllare i miei sorrisi, le mie emozioni, invece questa ragazza mi fa sorridere non appena penso a lei, è assurdo. Dopo qualche secondo vedo il cielo iniziare a schiarirsi, controllo l'orologio, merda sono le 6.00 di mattina, non pensavo fosse così tardi. Emma si sveglierà tra poco, non posso permettermi di tornare in stanza e rischiare di trovarla già sveglia, so com'è fatta, inizierebbe a farmi un sacco di domande e non voglio mentirle così spudoratamente. Potrei andare a comprare la colazione? Così nel caso fosse sveglia avrei la scusa di essere sceso a comprarla. Vado al bar, prendo un cornetto al cioccolato e un cappuccino, i suoi preferiti, e torno in hotel.EMMA'S POOV
Sto aspettando Filippo con le mani incrociate sul letto, non vedo l'ora di ascoltare le sue bugie, una per una, sono così curiosa di sentire cosa si inventerà. Entra dalla porta con un sacchetto di carta bianca in mano, i capelli spettinati ed è così dannatamente bello, ma questa volta non lascerò che mi manchi di rispetto, ho visto tutto e intendo rimanere sulla mia posizione. "Ciao bambolina, ti ho preso la colazione", dice lui dolcemente avvicinandosi a me e provando a darmi un bacio, che però scanso "La colazione? Sei un attore così bravo che se non avessi visto tutto ci avrei anche creduto" esclamo contro di lui, vedo il suo sguardo incupirsi e percepisco la sua preoccupazione "Emma, posso spiegare.." sussurra scuotendo la testa "Puoi spiegare? Puoi sempre spiegare tutto! E invece indovina un po'? Questa volta non puoi spiegare proprio niente, ho visto tutto con i miei occhi, ogni cosa, ogni bacio" queste ultime parole mi fanno stare male, quasi mi viene il vomito al pensiero di quella scena nauseante "Ora sono io che ti spiego una cosa, è finita, qualsiasi cosa ci sia stata tra di noi, è tutto finito. Mi hai solo preso in giro per tutto questo tempo Filippo, mi fai schifo" urlo contro di lui, prendo la valigia che ho già preparato e corro verso la porta. Sento le sue mani grandi bloccarmi il braccio, mi sta stringendo forte "lasciami andare" "Emma ti prego lasciami spiegare" mi urla lui con gli occhi che si stanno riempiendo di lacrime, vederlo così, vedere il suo sguardo così triste ma allo stesso tempo così bello, vorrei solo baciarlo e perdonarlo, ma questa volta non lo farò, non lascerò che il mio amore per lui mi faccia passare sopra al fatto che lui si è baciato con un'altra ragazza, quella ragazza della foto, quella ragazza che lui mi aveva giurato essere solo un'amica, non scenderò così in basso. Stacco il braccio, "Devi lasciarmi stare, non puoi fare nulla ormai" dico con la voce spezzata, apro la porta e me ne vado, con gli occhi gonfi di lacrime. Sento da fuori Filippo colpire la porta con pugni e calci, scoppio a piangere, sto malissimo, mi sento rotta in mille pezzi in questo momento, tutto mi sembra grigio, e un senso di vuoto mi prevale su tutto il corpo, niente ha più senso adesso.