Capitolo 14. "Fumo"

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Siamo tutti al tavolo a cenare, sto conoscendo meglio questi ragazzi, con cui prima di oggi avrò scambiato forse due parole, e mi sto trovando bene, sono inaspettatamente tutti simpatici e carini con me. Sono accanto a Filippo che più volte mi guarda, o mi sorride, o mi accarezza la gamba, e, improvvisamente mi sento strana, mi sento in colpa, perché io sto con Simone, ma se tra me e Filippo non c'è niente, perché mi sento in colpa? Scuoto la testa, come per mandar via tutti questi pensieri "Emma?" Sento una voce che mi chiama, è di Luca "mi potresti passare il sale? Te l'ho chiesto almeno 16 volte" mi dice il ballerino scoppiando a ridere, e io torno sul pianeta terra "si, scusa..avevo la testa da un'altra parte" gli rispondo io, Valentina, per rendere il tutto ancora più imbarazzante, se ne esce dicendo "Ma a lei manca il suo biondino!" Io faccio un mezzo sorriso forzato e abbasso la testa, ma queste parole mi seccano, tanto che mi giro di scatto verso Filippo , che ha la testa bassa e la mascella serrata "Io vado a fumare" dice lui freddo, se ne alza ed esce in giardino "Ho detto qualcosa che non va?" Chiede Valentina, ma io scuoto la testa per dirle "no", per tranquillizzarla. Noi finiamo di cenare, io cerco di mangiare il più velocemente possibile, per andare da Filippo, e in quattro e quattr'otto, finisco la mia pasta per poi correre a mia volta in giardino. Sono uscita, vedo Filippo appoggiato al muro con la gamba alzata, immerso in una nube di fumo, vado da lui "Me ne dai una?" Gli chiedo, per rompere il ghiaccio, ma lui non mi risponde, mi indica il pacchetto sul tavolino di vetro come per dirmi "prenditela", afferro la sigaretta, l'atmosfera è decisamente imbarazzante, ma io non demordo "hai anche l'accendino?" gli chiedo nuovamente, lui lo tira fuori dalla tasca, io faccio per prenderlo ma lui, prima che io possa afferrarlo, gira la rotellina che, però, non lo fa accendere, e mi dice "È finito", io mi guardo intorno e mi sento così stupida, con una sigaretta spenta tra le labra, lui ride e scuote la testa per poi dirmi "e che fai la tieni spenta?" rimango interdetta da queste sue parole "mi hai appena mostrato che non fa l'accendino" rispondo io, lui ride un'altra volta, poi mi dice "ah emmina emmina, devo proprio insegnarti tutto", si stacca dal muro, viene verso di me e avvicina i nostri visi, così tanto che riesco a vedere, per la prima volta, i suoi occhi color ghiaccio in modo così limpido, e noto che ha delle piccoli lentiggini sul naso. Le nostre facce saranno distanti nemmeno un centimetro, e questo mi fa imbarazzare come non mai, sento il cuore rimbombare nel petto, e mi inizia a far male la pancia, ma non male male,un  lieve, ma dolce,dolore. Lui, al contrario, sembra così tranquillo e rilassato, che mi disorienta, le nostre sigarette sono completamente attaccate "bene ora devi aspirare" mi dice Filippo, io lo faccio, e la mia sigaretta si accende, farfuglio un "grazie" imbarazzato, lui mi rilascia il fumo in faccia e mi risponde "prego emmina", e io mi metto sul divanetto vicino a lui. Aspiro il fumo, poi gli chiedo "Ma cos'è successo poco fa? Sei corso in giardino nel bel mezzo della cena", una parte di me spera che sia geloso di Simone, mentre l'altra spera che non abbia niente a che fare con me e lui, con me e Simone, perché, io, sono fidanzata. Lui mi guarda e mi dice "lascia perdere", io rimango delusa da queste sue parole, perché non vuole mai dirmi niente? Perché non vuole mai darmi risposte? Scocciata, mi alzo dal divano e me ne vado per tornare in casetta "Emma aspetta", sento la voce di Filippo che mi chiama, e, automaticamente mi spunta un sorriso, esito qualche secondo, poi mi giro e dico "Si?" "La sigaretta non la finisci?", adesso la rabbia ha sostituito la delusione, vado via a sbatto la porta dietro di me. Odio quel ragazzo, sa sempre cosa dirmi per farmi innervosire, fino a qualche ora fa stavamo così bene insieme, e di punto in bianco non vuole nemmeno parlare con me, mi fa andare su tutte le furie, ma allo stesso tempo, mi fa costantemente pensare a lui. Vado verso il bagno, e, velocemente mi levo i vestiti e vado in doccia, l'acqua calda scorre su di me, resto qualche secondo sotto il getto rimuginando alla conversazione appena con Filippo, poi dico tra me e me"ma che stai facendo? Pensa piuttosto che tra qualche ora vedrai Simone!", finisco di lavarmi e poi esco dalla doccia. Mi accorgo di non aver preso né i vestiti né l'intimo, così mi lego un asciugamano addosso e vado in camera, arrivo e c'è Filippo sdraiato sul letto, vorrei sparire dalla vergogna, ma non voglio che lui se ne accorga, così, cammino dritta verso l'armadio fingendomi a mio agio e sicura di me. Sto scegliendo i vestiti e sento uno sguardo fisso su di me, mi giro di scatto, e Filippo mi sta scrutando, faccio finta di niente e continuo a cercare, "devo essere bellissima" penso, e, alla fine opto per un tubino rosso, molto attillato, e degli stivaletti neri. Torno in bagno a cambiarmi e a truccarmi, decido di mettere pochissimo mascara, giusto un po' di correttore, e un bel rossetto dello stesso rosso del vestito, mi asciugo i capelli che, lascio mossi sulle mie spalle. Mi spruzzo un po' di profumo ed esco dal bagno, vado in sala dove, tutti mi stanno aspettando "cavolo!" Esclama Zic vedendomi, "sei una bomba!" Prosegue Valentina, io sorrido e rispondo "grazie" imbarazzata dai loro complimenti, "dai andiamo ragazzi, è la nostra ultima sera, niente drammi e divertiamoci!" esclama Daniele, tutti ci dirigiamo fuori, ma, all'appello manca una persona "dov'è filippo?" Chiedo a Vale, che mi risponde "È in casetta,dice che non aveva voglia di uscire" "cosa?!" Esclamo io "ma è la nostra ultima sera!" Non posso credere che abbia deciso di stare a casa, mi fermo di colpo e  dico alla mia amica "Vale! Ho dimenticato la borsa, torno a prenderla" "vuoi che ti aspetti?" Mi chiede lei "nono tranquilla non aspettatemi, vi raggiungo io" le dico stampandomi un sorriso in faccia, il più convincente possibile, "va bene, allora noi andiamo" mi dice lei "a dopo". Aspetto qualche secondo, che tutti si siano girati, poi mi catapulto dentro alla casetta e corro in camera da Filippo.

"I baci soffocanti e le promesse dette sottovoce"Onde histórias criam vida. Descubra agora