Capitolo 6

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-ANDIAMO A GIOCARE A CALCIO!- propose urlando Mark.
-SIIII- fu la risposta di Arion e J.P. che si misero a saltellare entusiasti.
-Io passo- rispose Martina.
-Anch'io- continuò Caleb, mentre finiva di lavare i piatti con la sorella.
-Io non ne ho voglia- disse Aitor stendendosi sul divano, accanto a Xavier che riposava.
-Ma... Mamamama... Ma daiii- dissero sconsolati Arion e Mark.
-E se giochiamo ad obbligo o verità?- propose Liria e la maggior parte acconsentirono.
-Io no- risposero in coro Caleb, Aitor, Michael e Gazelle.
-Invece si- controbatté Martina.
-Perché Caleb e Aitor mi devono un favore, Michael mi aveva promesso che durante questa vacanza non si sarebbe isolato e avrebbe partecipato ai giochi e Gazelle, tu devi aiutarmi ricordi? Quindi devi giocare-
-Muori male- dissero in coro i quattro, prima di acconsentire sconsolati.
-Valgono tutti i tipi di obblighi e tutti i tipi di domande- disse subito Valentina sedendosi a terra, vicino a Martina e Liria. Stavano seduti in cerchio, e al centro c'era la bottiglia. La prima a girare fu Liria, visto che aveva proposto il gioco.
-Bene. Giro e... Lucian! Obbligo o verità?-
-Mi fai paura... Ehm... Io... Ver... Obbligo- scelse infine. Le tre ragazze parlottarono tra loro, prima di annuire insieme.
-Ti obbligo a tenere Aitor tra le gambe- disse Liria, mentre Martina e Valentina, senza farsi notare, si concentrarono sulla reazione del turchese e su quella di Gabi. Il primo si sedette tra le gambe di Lucian senza batter ciglio, il secondo cercava in tutti i modi di non guardarli. Il giovane Dark, leggermente rosso, girò la bottiglia che puntò David.
-Verità- disse subito il pinguinomade.
-È innamorato di qualcuno del gruppo?-
L'azzurro si strozzò con la sua stessa saliva, prima di annuire imbarazzato. Il gioco continuò per una buona mezz'ora, finché Valentina non dovette girare la bottiglia, che puntò su Caleb.
-Obbligo- disse lui indifferente. La ragazza, a differenza delle altre volte, non disse nulla alle altre. Disse solo poche parole.
-Fai sesso con Jude-
I due chiamati in causa sbiancarono, gli altri rimasero a bocca aperta e Liria e Martina scoppiarono a ridere.
-Vale ti sposo- disse la prima, con ormai le lacrime agli occhi.
-Non sono obblighi da fare!- intervenne il rasta, ormai rosso in volto.
-Io all'inizio l'avevo detto che valeva ogni tipo di obbligo, e tutti avete acconsentito-
-Non scoperò con lui solo per un obbligo- disse Caleb alzandosi. Uscì di casa senza dir nulla, e Martina sussurrò qualcosa alle due ragazze.
-Credo sia meglio finire qui- commentò Xavier.
-Decisamente- acconsentirono gli altri.

Caleb, dopo circa tre ore, non era ancora tornato. Eppure le uniche a non preoccuparsi erano Martina, Liria e Valentina.
-Chissà dove sarà- borbottò Mark continuando a giocare a carte con Nathan. Il turchese aveva fatto i salti mortali per convincerlo a fare un gioco diverso dal calcio, a differenza di Arion che aveva trascinato metà squadra fuori.
-Caleb è adulto, sa badare a se stesso- disse Jude, anche se tutti sapevano che neanche lui ci credeva.
-Rilassatevi. Conoscendolo, starà facendo tardi perché sarà andato al poligono di tiro- disse Martina finendo di scrivere qualcosa su un quadernetto.
-Liria, Vale, l'ho finita- disse poi, e entrambe andarono a leggere. Anche Jordan si sporse, curioso, per poi allontanarsi ridacchiando.
-Che hai scritto?- chiese Victoria.
-Una storia-
-Su cosa?- chiese Hurley.
-Non posso dirlo davanti a una certa persona, avvicinatevi-
Il rosa lo fece, insieme a Victoria, e Martina sussurrò qualcosa. Poi i due si allontanarono divertiti.
-Stai scrivendo su loro?- chiese ingenuamente Fey.
-Si, vieni coniglietto-
La ragazza passò la storia al ragazzo, che sorrise intenerito.
-Ma che cosa dolceee. Sei brava col fluff-
-Grazie-
-Ora scrivo io qualcosa- disse Vale iniziando la sua storia.
-Leggeremo un porno- disse ridendo Liria.
-Probabile- confermò l'altra ragazza.
-Ma non dovremmo chiamare Caleb?- chiese Jude cercando di sembrare impassibile.
-Se sei così preoccupato vai da lui, no?- chiese Liria in tono innocente. Il rasta annuì ed uscì, mentre le ragazze trattenevano gli scleri.
-Si inizia- ridacchiò la maggiore prendendo il suo tablet. Martina le si avvicinò, mentre Valentina finiva la sua storia. Chissà che avranno in mente.

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