-N-Non h-ho p-paura- ribattè Byron, tremando.
-Ah-ah. E il fatto che tremi deriva dal freddo, no?- chiese Hera.
-S-Si-
-Byron, siamo in estate e ci sono 30° all'ombra-
-I-Io...- provò a ribattere il biondo, ma un altro tuono lo fece sobbalzare.
-Ho capito. Vieni qui- disse il castano in un sospiro, aprendo le braccia. Byron lo fissò sconcertato, ma all'ennesimo tuono gli si buttò tra le braccia.
-Okay fifone. Adesso andiamo a dormire così non ci pensi-
-M-Ma i-io non r-riuscirò a d-dormire...-
-Si che ci riuscirai. Porta il culo sul letto-
-D-Dormi con m-me...?-
Il castano sgranò gli occhi sorpreso, ma annuì quasi automaticamente. Si staccò dal biondo e lo trascinò sul letto, facendolo stendere, e fece aderire la schiena del biondo al suo petto. Gli accarezzò i capelli facendolo rilassare. I tuoni non lo stavano più spaventando. Byron si girò, così da poter guardare Hera negli occhi. Voleva baciarlo. Voleva assaporare le sue labbra. Ma non riusciva a muoversi.
-Hai intenzione di farmi attendere ancora a lungo per questo bacio?- chiese il castano, e Byron arrossì vistosamente balbettando.
-A quanto pare si...- si rispose da solo Hera con un sospiro, prima di unire le loro labbra. Era un bacio casto, a stampo. Ma ad entrambi aveva fatto venire i brividi.Axel fissò Shawn. Era più pallido del normale, anche se all'apparenza sembrava calmo.
-Cosa c'è che non va?- gli chiese.
-Nulla, perché? -
-Sei più pallido del normale-
-Ho paura dei rumori forti...- ammise l'albino tenendo lo sguardo basso.
-Vuoi che ti abbraccio? Così hai meno paura-
Ed entrambi ringraziarono il buio che nascondeva il loro rossore.
-M-Mi farebbe piacere..-
Axel gli si avvicinò ma, purtroppo, inciampò cadendo addosso a Shawn e bloccandolo sul letto con il proprio corpo.
-Che situazione imbarazzante- commentò il biondo.
-Decisamente-
-Però a me piace- continuò Axel, prendendo il coraggio da chissà dove.
-C-Cosa?-
-Mi piace questa situazione-
-...anche a me--David, giuro che se non ti stacchi dalla mia gamba non rivedrai mai più la luce del giorno-
-Ma Joe! Sai che ho il terrore dei rumori forti!-
-Lo so. Ma stare attaccato alla mia gamba ti aiuta?-
David divenne paonazzo e premette il volto contro la sua coscia per nascondersi.
-David?-
-...mi basta che stai con me per farmi star meglio...- ammise in un sussurro l'azzurro, prima di sobbalzare per via di un tuono. Joe rimase intontito da quella confessione, ma il suo cuore aveva perso una decina di battiti.
-Io so come non farti pensare ai tuoni-
-C-Come...?-
-Intanto staccati-
L'azzurro, dopo un tuono, fece come gli era stato detto. Si sedette sul letto e fissò con gli occhi lucidi l'arancio. Joe gli si avvicinò pericolosamente, unendo le loro labbra. All'inizio David rimase immobile, troppo confuso da ciò che stava succedendo, ma poi ricambiò. Joe approfondì il bacio, e iniziarono a limonare pesantemente.Martina non la smetteva di saltellare con gli occhi a cuoricino. Vedere suo fratello così tenero col ragazzo che ama la esaltava e non poco. Le ragazze avevano piazzato telecamere per tutta casa e, beh, sapevano come far passare la paura alla loro amica.
-Marty, quando scleri diventi un coniglio- disse Vale, guardando la sua futura zia. Ma Liria non era da meno. Anche lei stava sclerando con la sua migliore amica.
-MA DAIII!! SONO STUPENDI!!- disse Liria.
-Va bene, vi do ragione- ridacchiò la corvina. Passarono la serata e nottata a sclerare, e fanculo il temporale.
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Cupids
FanfictionLa grande Inazuma Japan, la Raimon, e qualche amico al di fuori delle due squadre passeranno una vacanza all'insegna del relax. Ma ovviamente c'è sempre chi vuol far nascere l'amore, no? Certe persone impiegano troppo tempo per dichiararsi soli, avr...