Chapter X: happy birthday

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-Da adesso in poi
Questi occhi non verranno più abbaglianti dalle luci
Da adesso in poi
Quello che ho rimandato a domani incomincia sta sera
Comincia sta sera
Lascia che questa promessa cresca in me
Come un inno nel mio cuore
Da adesso in poi
E noi torneremo a casa
A casa, di nuovo -

Storyteller's point of view

Gajeel si legò i lunghi capelli neri con l'aiuto di un elastico, mentre sul volto aveva dipinto un ghigno divertito.

La palla da basket era tenuta saldamente ferma sotto la suola della sua scarpa destra, mentre Lucas fissava lo zio.

Il biondo tossì leggermente, prima di rimboccarsi le maniche della felpa nera che portava, pronto a giocare la partita.

Anna era andata da Nicolas, e lui aveva preferito rimanere a casa. Voleva lasciare a sua sorella e al suo migliore amico i loro spazi, e in più non si sentiva nemmeno molto bene.

Si era svegliato con un mal di testa allucinante che lo aveva accompagnato per gran parte delle ore di scuola, fino a quando un suo compagno non gli aveva gentilmente offerto una medicina.

Ma ormai l'effetto era sparito, e Lucas stava ancora male, si sentiva spaesato e una serie di brividi continuava ad assalirlo, non lasciandogli tregua.

Anche il male alle ossa non scherzava, ma Lucas pensava fosse solo dovuto ai numerosi allenamenti di Basket, che ormai caratterizzavano tutte le sue giornate.

Da lì a poco sarebbe entrato nella squadra di basket di Magnolia, i provini erano ad inizio anno e mancavano solo poco più di due settimane.

Lucas non era preoccupato, sapeva di esser preparato e di avere le capacità necessarie, anche il suo professore di educazione fisica, ogni volta, elogiava le sue abilità e rimaneva a bocca aperta da certe sue azioni.

Il Basket erano l'orgoglio e la soddisfazione più grande di Lucas.

Gajeel, sotto lo sguardo attento di Lucas, raccolse il pallone da terra e lo fece rimbalzare un paio di volte.

Finalmente il Redfox era riuscito a prendersi un periodo di pausa dal suo lavoro di meccanico, che lo assillava giorno e notte.

Era il meccanico più bravo di Magnolia e la sua fama era conosciuta per tutta la città, per questo aveva molto lavoro da fare.

Gajeel e Lucas avevano giocato insieme anche altre volte, uscivano da casa Heartfilia, si posizionavano davanti al garage, al di sopra del quale era appeso un canestro, e giocavano, talvolta anche per ore di fila.

Lucas teneva testa a Gajeel, e anche il corvino lo aveva spronato a continuare a giocare, perché sapeva che Lucas sarebbe diventato qualcuno. Così come era sicuro della carriera di Nicolas.

Quei due ragazzi, rispettivamente nei loro sport, erano dei fenomeni. E Gajeel sapeva, che i loro padri erano orgogliosi di loro.

Almeno, lui lo sarebbe stato dei suoi figli, e, anche se in qualità di Zio, lo era anche lui.

<<sei pronto?>> chiese Gajeel, ghignando.

Lucas sbatté un paio di volte le palpebre, cercando di mettere a fuoco la vista.

Annuì, allargando leggermente le gambe e mettendosi in posizione.

Gajeel sorrise sornione, prima di scattare verso il ragazzo, il quale, in quel momento, stava difendendo il canestro.

Lucas placcò velocemente lo zio, rubandogli la palla facilmente.

Lucas scattò a sinistra, facendo un terzo tempo e facendo canestro, anticipando la mano dello zio, che, saltando, stava cercando di stoppare il tiro.

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