Chapter XXV: You can look at me all you want

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-Non posso andare avanti finché non lascio andareMi sento così perso mai a casaBisogno di essere forte ogni respiro speranzaPerché non posso andare avanti finché non lascio andare-

Nicolas

Nicolas non sapeva minimamente cosa dire, cosa fare. Era lì, con lo sguardo fisso su quelle nocche così calde, così familiari.

Il pensiero di Zara gli passò dalla mente, sovrastato dalla sorpresa, dall'incredulità.

Una serie di brividi iniziarono a corrergli per tutta la pelle abbronzata, facendolo smettere nuovamente di respirare.

<<Puoi ripetere? Chi sarebbe una troia?>>

Lucas parlò nuovamente, rivolgendosi a Zara. Nicolas tornò così a concentrarsi sulla ragazza che aveva davanti, bianca in volto, la quale iniziò a balbettare parole confuse, facendo un passo indietro.

<<Ora io ti propongo una cosa: tu alzi i tacchi, te ne vai , non nomini mai più mia sorella e io farò finta di non aver sentito nulla. In caso contrario sappi che io non ho nulla da perdere...non mi frega se sei una donna. Mia sorella non si tocca per nessun motivo al mondo, e non hai idea di quanto io mi stia trattenendo in questo momento dal fare cose di cui poi mi pentirei>> la voce del Dragneel si fece più bassa, minacciosa e seria.

Zara tremò, e Nico, pur non standolo guardando in faccia, sapeva benissimo che sguardo avesse in quel preciso istante.

<<Approfitta della mia gentilezza, perché non succederà una seconda volta>>

A quelle parole Zara si rese conto del pericolo che stava correndo, e, senza farselo ripetere due volte, lasciando da parte il suo orgoglio, se ne andò.

Camminò veloce, a testa bassa, con l'umiliazione sulle spalle e le ginocchia tremanti.

<<Cazzo, amico, ma dove  ti sei cacciato? Questo già è un posto di merda, se poi ci metti anche quella troia la situazione peggiora>>

Il tocco dalla spalla di Nico svanì, e lui, finalmente, trovò il coraggio di girarsi.

Incontrare gli occhi verdi del suo migliore amico dopo così tanto tempo gli fece capire quanto, in realtà, gli mancasse casa sua.

Mai come in quel momento desiderò di non essere mai andato via da Magnolia.

Lucas gli sorrise, e lui avvertì, inevitabilmente, gli occhi lucidi.

Lui, il grande Nicolas Fullbuster, stava seriamente piangendo dopo aver visto il suo migliore amico.

La mano di Lucas si posò dietro al suo collo, spingendo la sua fronte contro alla sua.

Nicolas ridacchiò, e quel colpo gli fece riprendere la ragione, lasciando comunque che l'emozione del momento gli attraversasse le ossa.

Lo abbracciò, mollando per terra il suo borsone. Si strinsero forte, battendosi a vicenda delle pacche amichevoli dietro alla schiena, barcollando insieme. Si strinsero come mai avevano fatto prima di allora, rendendosi conto a vicenda di quanto si fossero mancati.

<<Che cazzo ci fai qui, coglione>> chiede Nico, felice come non mai, con la voce soffocata dal tessuto della maglia del biondo.

<<Sono venuto a trovarti e ho anche fatto bene. So che senza di me sei perso>>

Nicolas non ribatté. Era la verità, dopotutto.

I due migliori amici si staccarono e Nico si asciugò velocemente le lacrime, guardandosi attorno, sperando di scorgere il suo volto tra quelli sconosciuti.

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